lunedì 21 novembre 2016

Gita in Trentino


Ebbene sì, questa estate zingara mi ha vista anche cinque giorni nel mio Trentino, dal 29 agosto al 3 settembre 2012. Ho già scritto molto sulla mia terra, ma qualcosina vi racconto ancora. Nella prima parte della gita ci siamo fermati due giorni sul lago di Garda, poi siamo saliti verso Trento. 


Il lago di Garda, o Benàco, è il maggiore lago italiano, con una superficie di circa 370 km². Cerniera fra tre regioni, Lombardia (provincia di Brescia), Veneto (provincia di Verona) e Trentino-Alto Adige (provincia di Trento), è posto in parallelo all'Adige, da cui è diviso dal massiccio del monte Baldo. A settentrione si presenta stretto a imbuto mentre a meridione si allarga, circondato da colline moreniche che rendono più dolce il paesaggio. In epoca romana il lago era conosciuto come Benaco, mentre oggi è meglio noto come lago di Garda.
 
La parte settentrionale del lago è situata in una depressione che si insinua in direzione NE-SSW all'interno delle Alpi, mentre la parte meridionale occupa un'area dell'alta Pianura Padana: si distinguono quindi un tratto vallivo ed uno pedemontano, il primo di forma stretta e allungata, il secondo ampio e semicircolare.
 
All'interno del bacino idrografico i rilievi maggiori sono la cima Presanella (3556 m) e l'Adamello (3554 m), anche se la maggior parte del territorio è compreso tra i 65 ed i 1500 m. Morfologicamente il bacino  è suddivisibile in quattro aree: la pianura di circa 200 km², la superficie lacustre di circa 370 km², la porzione occidentale di circa 500 km² e quella orientale di circa 1040 km². 

Nel lago sono presenti cinque isole, tutte di dimensioni piuttosto ridotte. La più grande è l'isola del Garda, su cui nel 1220 san Francesco d'Assisi fondò un monastero in cui si stabilirono i frati del proprio ordine.



 
A breve distanza si trova la seconda isola per dimensioni, l'isola di San Biagio, anche detta "dei Conigli" in quanto nel XVI secolo vi erano numerose lepri e conigli che offrivano cacce abbondanti. L'isola, situata all'estremità sud-orientale del golfo di San Felice, si trova a breve distanza dalla costa e nei periodi di secca è raggiungibile a piedi. 

Lungo la riva orientale si trovano altre tre isole, tutte di dimensioni modeste, situate nei dintorni di Malcesine: la più settentrionale è l'isola degli Olivi, quindi vi è l'isola del Sogno, anch'essa nei periodi di secca raggiungibile a piedi dalla costa, e infine la più meridionale, l'isola del Trimelone.

 
Il fiume Sarca, le cui sorgenti sono alimentate dall'Adamello e dal gruppo dolomitico del Brenta, è il principale immissario fra i 25 affluenti. Il fiume, che si immette nel lago nelle immediate vicinanze di Torbole, ha formato la piana alluvionale di Arco. L'unico emissario del lago è il Mincio.




 
Passiamo alla cronaca. Partenza il 29/8 verso il lago di Garda. Sosta a Toscolano Maderno, poi Riva.


Toscolano-Maderno è situato sulla sponda bresciana, quindi occidentale, del lago di Garda. Fa parte del parco regionale dell'Alto Garda Bresciano. In questo comune si trova il monte Pizzocolo.
Toscolano e Maderno sono due centri ben distinti, divisi dal torrente Toscolano, che furono comuni autonomi fino al 1928. 
 
Il turismo, specialmente a Maderno, è frequente d'estate, grazie ai bellissimi paesaggi che offre il lungolago. Molti lo definiscono lo scorcio migliore del Garda per l'acqua che circonda entrambi i paesi. Toscolano-Maderno è attraversato dalla Gardesana Occidentale che collega Brescia a Trento. 

 
Riva del Garda fa parte del Comprensorio Alto Garda e Ledro. E’ considerata, da molti esperti, la città più bella del Trentino ( ma non da me). Situata nell'angolo nord-occidentale del Lago di Garda, sul lato ovest si erge a picco il Monte Rocchetta (1575 m) mentre su lato est sorge il Monte Baldo (2218 m). 

La musica è un'attività che ha grande spazio a Riva del Garda. Sede di due corpi bandistici, un coro, una scuola musicale civica e sede staccata del Conservatorio Bonporti di Trento, la città offre durante l'anno varie eventi musicali.
Il turismo è però la voce più importante nell'economia. Esistono anche attività manifatturiere quali l'industria della carta, l'artigianato e l'industria del trasporto su gomma. 


Clima mediterraneo, spiagge ampie e assolate, panorama incantevole sono gli ingredienti per una bella vacanza sul Lago di Garda. Il clima favorisce la vegetazione tipica dell’area mediterranea: limoni, olivi, allori e palme, una vera oasi di Mediterraneo ai piedi delle Dolomiti di Brenta. 


 
Il centro di Riva del Garda affascina per l’arte e le opere d’architettura, testimonianze di storia antica e di un passato ricco di arte e cultura. La dominazione scaligera e poi veneziana del quattrocento è chiaramente leggibile nell’architettura dei palazzi del centro storico. La Rocca del 1124 è diventata la sede del Museo Civico e della Pinacoteca.
Nella foto, la Torre Apponale.

Con i suoi due porti, Riva del Garda è centro importante per gli sport della vela e del windsurf: sono il vento della mattina, il Pelèr, e quello pomeridiano, l’Ora, a garantire ogni giorno il tempo adatto.

Pernottiamo a Riva.




30/8 Partenza verso Malcesine e il monte Baldo.

Malcesine è il comune più a nord della costa veronese del Lago di Garda. Il comune ha un forte dislivello, parte dall'altezza del lago ed arriva sulla cresta del Monte Baldo. Sul suo territorio, nella frazione di Cassone scorre uno dei fiumi che si possono considerare i più corti del mondo: il fiume Aril lungo circa 175 metri. Per noi è stata un punto di passaggio dove prendere la funivia per il Monte Baldo.

La nuova funivia Malcesine Monte Baldo colpisce a prima vista per le avveniristiche forme delle sue stazioni: edifici dagli elementi architettonici nitidi, dove acciaio, alluminio, vetro e pietra si fondono esaltando la luminosità e trasparenza degli spazi interni e si inserisce armoniosamente nell'ambiente esterno.

L'impianto funivia Monte Baldo è diviso in due tronchi: il primo, Malcesine - S. Michele di 1512 m. di lunghezza e 463 m. di dislivello (vedi foto sopra), il secondo, S. Michele - Monte Baldo, di 2813 m. di lunghezza e 1187 m. di dislivello. La novità più importante, che la rende unica al mondo, è rappresentata dalla cabina del secondo tronco che ruota su se stessa, offrendo ai passeggeri una visione a 360°.


Il notevole dislivello totale (1650 m.) viene superato con un tragitto di ben 4325 m. compiuto in soli 10 minuti. La portata è di 600 persone/ora. Si raggiunge così la cima del Monte Baldo, da cui, se la giornata è buona, si ha una vista spettacolare. Purtroppo siamo dovuti scendere poco dopo le 14 perché si è messo a piovere... Rientrati a Riva.




31/8 Partenza verso Trento.

La città di Trento è situata nella valle del fiume Adige, a circa 150 km dalla sorgente del fiume, 55 km a sud di Bolzano e 100 km a nord di Verona. A occidente è dominata dal Monte Bondone (Cima Palon 2.098 m), a nord-ovest dalla Paganella (2.125 m) e dal Soprasasso (1012 m), a nord-est dal Monte Calisio (1.096 m), a est dalla Marzola (1.738 m) e a sud-est dalla Vigolana (Becco di Filadonna, 2.150 m). Nella foto una vista di Trento dal Palon. Sullo sfondo le cime del Lagorai.

Non mi metto a parlare di Trento, perché non finirei più. Lascio solo qualche immagine, come questo scorcio sulla piazza del Duomo di Trento, la cattedrale di san Vigilio e la fontana del Nettuno.



 
Una spettacolare vista delle Dolomiti del Brenta dalla cima della Paganella (nei rari momenti in cui si vedono).



 
Orsi del Parco naturale Adamello Brenta.



 
La pioggia insistente ci ha tenuti fermi a Lavis, dove siamo arrivati nel pomeriggio del 31 per andare a trovare mio fratello e mia cognata. E' iniziata la prima scorpacciata di krapfen.  

Lavìs è un Comune del Trentino sviluppato attorno al Torrente Avisio, da cui trae il nome. Dal nucleo centrale, a ridosso della collina del "Paion", con stradine strette, chiamate "Pristoi", l'abitato si è progressivamente esteso verso la statale del Brennero. Come si può notare dalla foto, Lavis offre una bellissima vista su Bondone, Paganella e, in alcuni punti, Dolomiti del Brenta.

 


Ciucioi è il giardino romantico, unico nel suo genere, che sorge sulle pendici del dos Paion sopra il borgo di Lavis. Il toponimo "Ciucioi" deriva dal tedesco Zu Zoll (Al Dazio: il paese di Lavis, era infatti il dazio tirolese posto sul confine tra la contea del Tirolo e il Principato vescovile di Trento). Il giardino dei Ciucioi fu ideato e realizzato da Tommaso Bortolotti, ricco imprenditore lavisano, tra il 1840 e il 1860. Esso si sviluppa su terrazzamenti e si compone di finte quinte architettoniche legate all'eclettismo architettonico dell'epoca.

2/9 Abbiamo festeggiato l'anniversario di matrimonio di mio fratello all'AGRITUR "LE VALLENE" a Monte Terlago, locale caratteristico e dall'ottimo menù di prelibatezze trentine. Poi siamo andati ai vicini laghi di Lamar.


Situati proprio sotto alla Paganella, i laghi di Lamar, un tempo uniti tra loro, sono stati separati da una frana che ha originato due bacini distinti: il lago Santo a sud e il lago di Lamar a nord.  Entrambi i laghi sono soggetti a fenomeni carsici, proprio come il lago di Terlago, appena un paio di chilometri più a valle.
Il lago di Lamar è uno specchio d'acqua trasparentissima e verde, circondato dal bosco e da rocce cangianti, con un'ampia spiaggia prativa sul lato occidentale. E' un tipico lago alpino della valle dei laghi nel Trentino sud-occidentale; a est i rilievi settentrionali del monte Soprasasso lo separano dalla Valle dell'Adige, a ovest si innalza la Paganella. Si estende per 45000 mq, non ha immissari o emissari importanti ma solo piccoli ruscelli, e, probabilmente, fonti sommerse. 
Nei pressi del Lago di Lamar, sulla sponda meridionale, a circa trenta metri d'altezza rispetto alla superficie del lago, si trova l'abisso di Lamar. Appartiene a un'area interessata da fenomeni carsici ed è una delle grotte più importanti e interessanti della regione. Profonda e ripida spelonca, l'abisso è visitabile solamente da parte di speleologi esperti. Esso scende infatti in verticale nel sottosuolo per alcune centinaia di metri. Non ha una struttura omogenea, bensì unisce più ambienti sotterranei, formando un reticolo nel cuore dei Dossi Alti, piccola formazione rocciosa posta tra la Paganella e la Valle dell'Adige.


Il lago santo dista circa 150 m dal vicino Lago di Lamar, con il quale, come detto sopra, formava in passato un unico bacino, diviso successivamente ad opera di due conoidi torrentizi. Presenta un aspetto meno alpestre del primo, con forma allungata, sponde verdeggianti e boscose. 

3/9 Purtroppo è arrivato il momento del rientro... Alla prossima!

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