Leggo che il clima della Slovenia è piuttosto
diversificato: alpino nella zona montuosa, punto d'incontro delle Alpi,
della catena dinarica e della pianura pannonica, caratterizzato da
inverni molto freddi ed estati fresche; continentale nella
zona centrale ed orientale con inverni lunghi e freddi ed estati calde
con abbondanti precipitazioni; mediterraneo sulla fascia costiera con
estati calde ed inverni miti.
Noi siamo stati fortunati, al mattino c’era persino un’arietta
frizzante eccessiva e la sera era decisamente fresco, il che permetteva
di dormire anche se le abitudini opinabili degli alberghi di fornire
letti con piumino imperversa anche qui, oltre che in Francia.
La Slovenia è stata una gradita sorpresa: è piccola, scarsamente
abitata, offre poco ma quel poco è decisamente meraviglioso, oltre che
turisticamente attrezzatissimo. Autentici gioielli sono la città di Lubiana, con il suo stile spesso sbarazzino
le grotte sia di Postumia
sia forse ancor più quelle di San Canziano.
Affascinante il mondo pulitissimo e organizzato di Lipica.
Atmosfera da sogno e da fiaba a Bled, con il suo magico lago e la sua isola, oltre che il suo castello. A lato la statua della Madonna e del Bambino nella cappella sull'isola.
Unico al mondo per la sua posizione scavata nella roccia il castello di Predjiama.
Il cibo lascia talvolta a desiderare, soprattutto a cena con scipiti brodini di pomodoro,
ma si riescono a fare delle scorpacciate pantagrueliche a colazione e
pranzo. Il pane ovviamente era sempre razionato, ma bastava chiederne e
in genere arrivava...
Ottima la birra, in alcuni posti un po’ cara,
carissima l’acqua, di cui la Slovenia non abbonda. Il caffè si gusta
vicino al confine con l’Italia, poi meglio lasciar perdere.
A differenza dei Francesi, gli Sloveni sono poco cerimoniosi ma sanno essere molto affabili.
Esperienza molto positiva, insomma, nella mia estate zingara.
CIAO!
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