domenica 20 novembre 2016

Gita in Svizzera - Prima parte - Neuchatel, Biel


Dal 12 al 15 agosto  2013 sono andata con la solita agenzia Partiti e contenti a fare una gita in Svizzera.



La Svizzera è il paese delle Alpi, dei laghi e dei grandi fiumi dell’Europa Centrale. Per due terzi il suo territorio è montuoso, la parte rimanente è occupata da un altopiano compreso fra i 400 ed i 600 m di altitudine che si estende dal lago di Ginevra a quello di Costanza.

 
I principali fiumi svizzeri hanno origine nel nodo idrografico del San Gottardo, dal quale si diramano per mandare le loro acque in quattro mari diversi: il Rodano, nel Mediterraneo; il Reno nel Mare del Nord; l’Inn, nel Mar Nero, tramite il Danubio, di cui è affluente; il Ticino, nel Mare Adriatico, tramite il Po.

 
La Svizzera è una Repubblica federale composta da 26 stati, che corrispondono ai Cantoni omonimi e che si estende su una superficie di 41.285 km2. Ogni Stato ha un proprio governo che regola gli affari interni; per gli affari comuni vi è un governo centrale che risiede a Berna. La sua popolazione è di circa 7,5 milioni di abitanti che detengono uno dei redditi medi tra i più elevati del mondo.

Pur non disponendo di materie prime ha un settore industriale molto sviluppato; tra le produzioni storiche più conosciute vi sono quelle dell’alimentare, del chimico e dell’orologeria. L’industria pesante e quella meccanica hanno anch’esse una importanza economica, favorite dalla grande disponibilità di energia idroelettrica (che costituisce circa il 60% dell’energia prodotta nel Paese).

Il punto di forza dell’economia svizzera è il settore terziario. In Svizzera hanno sede alcune tra le principali banche e compagnie assicurative internazionali. Il settore turistico è favorito dall’ottima organizzazione alberghiera e dalla varietà dell’offerta: stazioni invernali (St. Moritz), località di soggiorno sui laghi (Locarno, Lucerna e Costanza), centri di congressi e di affari (Lugano, Zurigo e Ginevra).

Note storiche
Elvetia è il nome antico di questa nazione, dal popolo degli Elvezi, di stirpe celtica, presenti in questo territorio prima dell’arrivo dei romani (15 a.C.). Sotto la dominazione romana il territorio svizzero fu diviso tra la Gallia Bellica e la Raetia. Ai romani si deve: la costruzione dell’ossatura viaria e la fondazione delle maggiori città della Svizzera, Coira (Curia), Zurigo (Turicum), Losanna (Lousanna), Martigny (Octodurus), Ginevra (Genava), Baden (Aquae), Basilea (Augusta Raurica), la costruzione del sistema fortificato lungo i fiumi Reno e Danubio, che favorirono i traffici fluviali e commerciali, e il sentimento di una comunità nazionale e del diritto. A partire dal IV° secolo ha inizio l’evangelizzazione del territorio elvetico.
La crisi dell’impero romano, nel V° secolo, dà inizio alle invasioni barbariche degli alemanni ad est e dei burgundi ad ovest e ha dato inizio alla divisione linguistica che ancora oggi permane.
Nel 538 i Franchi occupano l’Elvetia, introducendo la loro cultura e la diffusione del Cristianesimo, favorendo la costruzione di chiese e monasteri. Trent’anni dopo i longobardi occupano la Lombardia e il Canton Ticino.
Nel 843, con la divisione dell’impero carolingio, la parte orientale venne assegnata a Germanico, mentre quella occidentale verrà assegnata dapprima a Lotario, poi, nell’888, entrerà a far parte del regno dell’Alta Borgogna con capitale Ginevra. Con il Sacro Romano impero il governo del territorio, affidato agli emissari imperiali e ad alcuni vescovi conti, causò, nei secoli XII° e XIII°, le lotte contro i signori feudali.
Nel 1291 gli abitanti di Uri, di Svitto e di Untervarvaldo ( detto anche dei Paesi Forestali Waldstätte) stipularono il Patto Federale contro gli Asburgo. I secoli XIV° e XV° sono segnati da guerre per l’autonomia delle città confederate contro gli Asburgo e i sovrani di Borgogna. Al termine della guerra della Lega Santa (1516), Bellinzona e alcuni territori del Ticinese vengono sottratti al Ducato di Milano ed entrano a far parte del Canton Ticino.
Dopo la breve occupazione napoleonica (1798-1815) il Congresso di Vienna ripristina la Confederazione Elvetica. A seguito della guerra civile (1847) tra i cantoni cattolici e quelli protestanti, si ha la riforma costituzionale e l’istituzione del Governo Federale dei Cantoni Svizzeri (1848). 
⧫⧫⧫


Negli anni ’90 la Svizzera ha realizzato, attraverso la collaborazione di associazioni ed Enti Locali (Comuni e Cantoni), il Progetto “Svizzera – paese della bicicletta”, con 9 Itinerari Nazionali segnalati e protetti, per complessivi 3.300 km, sostenuto da una efficiente rete di intermodalità con le Ferrovie, pullman, battelli di navigazione, rete alberghiera, ospitalità e informativa.



Il nostro itinerario.


12 agosto: partenza dalla Valsusa alla solita ora antelucana, passaggio attraverso il Gran San Bernardo, tappe intermedie. Tempo bello.




Arrivo a Broc, alla fabbrica di cioccolato più famosa, la Cailler.
Grande edificio bianco dallo stile un po' vintage, la maison Cailler è aperta al pubblico e vanta un gran numero di visitatori in ogni stagione.
Anche fuori si può già sentire l'odore del cioccolato che si è ormai infiltrato nei muri della costruzione. Sulla sinistra un atelier di cioccolato, dove alcuni specialisti insegnano ai bambini e ai golosi a preparare formine di cioccolato. Sulla destra, c'è la caffetteria, che offre un'ampia scelta di cioccolato al latte. 

Gli adulti pagano dieci franchi svizzeri; i bambini entrano gratis. All'inizio del percorso un filmato spiega la storia del cioccolato e l'evoluzione di Cailler nel corso degli anni. Alla fine ci è offerto un mega assaggio di ogni specialità. Abbuffata storica, ovviamente.

Dopo pranzo partenza per Neuchatel, situata sulle rive del lago omonimo, che ha la particolarità di essere il più esteso interamente in territorio svizzero,  e sulle pendici meridionali del monte Chaumont. Deve la sua prosperità alla posizione nel punto d'incrocio d'importanti vie di comunicazione e ai numerosi istituti di educazione, molto frequentati da stranieri. Il clima risente dell'azione mitigatrice del lago ed è relativamente mite.  

Nel sec. XIV il lago occupava parte dell'area sulla quale si trova attualmente la città, che si è potuta sviluppare solo in seguito, a mano a mano che si formavano i terreni alluvionali con i materiali trasportati e deposti dal fiume Seyon. Nei tempi moderni i lavori di colmata artificiale, il prosciugamento delle paludi, la deviazione del Seyon, condotto al lago attraverso una galleria, hanno permesso di guadagnare terreno fabbricabile.

Dopo la costruzione della prima ferrovia (1859) Neuchâtel si è venuta estendendo nelle parti più alte; anche la popolazione è notevolmente aumentata. L'università, sorta come accademia nel 1838, riorganizzata nel 1894, ha avuto un ordinamento moderno nel 1909: comprende le facoltà di lettere, di scienze, di teologia e di diritto.

Il centro della città vecchia è dominato dal colle roccioso su cui sorgono il castello e la chiesa della collegiata. Questi edifici conservano parti romaniche (un'ala del castello, e il coro della chiesa con due bassi ambienti laterali di forma semicircolare) risalenti al sec. XII.
Un tempo il castello ospitava i signori di Neuchatel; oggi è sede del governo cantonale e funge da palazzo di giustizia. Neuchâtel fu più volte distrutta e ricostruita. Un incendio del 1450 risparmiò solo una dozzina di case e un altro incendio del 1714 distrusse una sessantina di case nella zona sottostante il Castello. Dopo ogni disgrazia la città risorgeva più solida e più bella.
 
La Collegiata fu probabilmente iniziata nel 1170 per opera del conte di Neuchâtel Ulrico II e di sua moglie Berta di Grenchen o di Granges-Grammont: il portale recava un'iscrizione oggi scomparsa, relativa alla fondazione. 


La consacrazione avvenne nel 1276. Il transetto e la parte occidentale sono del periodo gotico primitivo, il campanile fu finito nel 1428. Nel 1530, durante la lotta iconoclastica della Riforma, la ricca decorazione dell'interno andò distrutta: si salvò soltanto il pregevole cenotafio del conte Luigi (1372), con 15 figure, di cui tre del secolo XV (restaurato nel 1840). Dal 1867 al 1875 la chiesa e il chiostro furono restaurati.
(Un cenotafio è un monumento sepolcrale che viene eretto per ricordare una persona o un gruppo di persone sepolte in altro luogo.)



 
Un po' di storia.
La località dove sorge oggi Neuchâtel era certamente abitata già nell'epoca preistorica; tuttavia la prima menzione sicura di un centro abitato si ha solo nel 1011, quando Novum Castellum appare essere una roccaforte in potere del re di Borgogna. Attorno al castello si sviluppò nei secoli XI e XII l'agglomerato urbano, che nel 1214 era già tanto cresciuto da ottenere dai conti una carta di franchige comunali, confermata ancora nel 1454. Ma nell'intervallo tra la prima concessione e la conferma della carta, la borghesia di Neuchâtel, raffermatasi, cresciuta in ricchezza e potenza, aveva già iniziato la sua lotta contro il potere comitale, cercando di rendersi, di fatto, indipendente: e per assicurarsi un valido aiuto, nell'aprile 1406, i cittadini di Neuchâtel, stipularono un trattato con Berna, che li costringeva a recare aiuto ai Bernesi nelle loro guerre, ma che, d'altra parte, assicurava loro l'aiuto della già potente città.
Per parare il colpo, il conte di Neuchâtel, a sua volta, stipulò un trattato con Berna, ma questo contribuì ancora più a rendere Berna arbitra della situazione di Neuchâtel. Praticamente, dopo il trattato del 1406 l'influsso del conte nella città fu sostituito da quello di Berna, che consentiva tuttavia alla borghesia di Neuchâtel ampia libertà d'azione, soprattutto nelle cose interne, anzi la esortava a cercar di rendere sempre più completa la sua autorità di governo e a costituirsi in città indipendente, come Berna. Passata alla religione riformata, nel 1530, soprattutto per l'influsso bernese, a opera del Farel, la borghesia di Neuchâtel continuò a tenere nelle sue mani il potere per lungo tempo. Solo con la seconda metà del secolo XVIII la sua potenza politica scompare e le vicende della città vengono allora più strettamente collegate con quelle del principato, poi del cantone.


Partenza per Biel (fr. Bienne), città della Svizzera nord-occidentale nel cantone di Berna, situata a 432 m s.l.m. sulla sponda NE del lago omonimo, ai piedi della catena del Giura, dove pernotteremo per tre giorni. Gli abitanti sono per due terzi di lingua tedesca e per un terzo di lingua francese. Già abitata in età preistorica, deriva il suo nome dalla divinità celtica Beleno.




Si chiude qui la prima giornata, ma la cronaca continua.

Nessun commento:

Posta un commento