martedì 29 novembre 2016

Gita in Normandia e Bretagna - Seconda parte - Rouen

13 agosto: Rouen, Etretat, arrivo a Caen.

La Normandia occupa la bassa vallata della Senna (Alta Normandia) e si estende verso ovest fino alla penisola del Cotentin (Bassa Normandia). Era una delle province storiche della Francia, che fu suddivisa nel 1790 in cinque dipartimenti (Calvados, Manica, Orne, Eure e Senna inferiore, divenuta poi Senna Marittima). Nel 1956 i primi tre furono raggruppati nella regione amministrativa della Bassa Normandia e gli ultimi due in quella dell'Alta Normandia. Un soggetto ricorrente nelle contestazioni delle suddivisioni regionali è la richiesta di riunire i dipartimenti normanni in una sola regione. Tale obiettivo è stato raggiunto il 17 dicembre 2014, quando l'Assemblea nazionale ha dato il via libero definitivo alla riduzione delle regioni francesi da 22 a 13, e una di queste è la Normandia.

Tralascio la lunghissima storia della regione, rintracciabile facilmente in rete e propongo solo alcune notizie.
A partire dal 790 si ebbero le prime incursioni dei Vichinghi, che venivano chiamati Northmanni o Normanni, con il significato di "uomini del Nord" (ed è da questa denominazione che la Normandia assunse in seguito il suo attuale nome). Negli anni 790 le spedizioni toccarono le coste occidentali e a partire dagli inizi del IX secolo le coste del Canale della Manica, risalendo le valli fluviali per impadronirsi delle ricchezze dei monasteri, mal difesi. Un'incursione dell'841 provocò grandi distruzioni a Rouen e a Jumièges e nell'845 i Vichinghi arrivarono fino a Parigi. Le prime incursioni erano razzie, dopo le quali i Vichinghi ritornavano alle loro sedi in Scandinavia, ma a partire dall'851 cominciarono a svernare nella bassa valle della Senna.

La Normandia fu inoltre il teatro di una violenta opposizione tra il re di Francia Giovanni il Buono e il re di Navarra Carlo II il Malvagio: questi, nipote da parte di madre del re Filippo il Bello, rivendicava infatti diritti sul trono di Francia. In Normandia possedeva la contea di Evreux e profittò della guerra dei cent'anni alleandosi con l'Inghilterra. Nell'agosto del 1415 il re di Inghilterra Enrico V sbarcò alla foce della Senna, con l'intenzione di conquistare la Francia. Pose l'assedio a Harfleur, che finì con il cadere, e sconfisse i francesi ad Azincourt, conquistando l'intera regione. Nel 1419 cadde il capoluogo normanno Rouen e gli inglesi si impadronirono di buona parte del regno di Francia. Il duca di Belford creò a Caen l'università e tentò di controllare il particolarismo dei nobili normanni. Il malcontento della popolazione, tuttavia, si accrebbe a causa dell'eccessiva pressione fiscale. Nel 1431 ottenne che Giovanna d'Arco, catturata all'assedio di Compiègne, dopo un lungo processo che si svolse a Rouen, fosse condannata a morte e bruciata sul rogo. 

Percorrendo campagne sconfinate, sotto un cielo che poi ci scaricherà addosso un diluvio universale, arriviamo a Rouen, capoluogo del dipartimento della Senna Marittima e della regione dell'Alta Normandia. La città è attraversata dalla Senna e da tre suoi affluenti: l'Aubette, il Robec, e il Cailly.


Rouen è una delle città più antiche della Francia essendo stata edificata sul sito della romana Rotomagus. La Senna divide praticamente la città in due: sulla riva sinistra sorge la parte moderna con le sue numerose industrie, mentre sulla sponda destra si estende la città medioevale con vie strette, case a graticcio e numerose chiese tanto che Rouen è ancora nota come città dalle cento guglie.  
 
Pur avendo subito pesanti bombardamenti durante la fase di preparazione allo sbarco in Normandia nella seconda guerra mondiale, è una delle più importanti città d'arte del Paese tanto da meritarsi l'appellativo di Ville Musée.



Conserva, infatti, un elevato numero di mirabilissimi monumenti, soprattutto gotici, e un centro storico ancora ricco di antiche case a graticci costituenti un importante esempio di complesso medievale nord-europeo.

Appena arrivati sotto un cielo da tregenda ci raduniamo sotto una struttura, il mercato coperto, che ci salva dal diluvio violento quanto improvviso che si scatena. Saremo sorpresi da altri violenti scrosci anche durante la visita della città, ma almeno in parte ci siamo riparati.


L'Atrio di San Maclovio, o Corte di San Maclovio, è un antico cimitero-ossario dove venivano sepolti gli appestati. Sorge nelle vicinanze della Chiesa di San Maclovio. Costruito nel XVI secolo, costituisce uno dei più rari esempi di ossari di questo genere sussistenti in Europa, e un bell'esempio di architettura a graticcio.

Il cimitero di San Maclovio risale alla peste nera del 1348. Dopo una nuova grande epidemia nel XVI secolo fu necessario aumentarne la capacità, così si costruirono gallerie come ossario. In una vetrina, vicino all'ingresso, c'è un gatto mummificato scoperto in un muro. Si trattava di un gatto nero, murato vivo per scacciare il malocchio.

La chiesa dedicata a san Maclovio, era all'origine una semplice cappella situata fuori le mura. Divenuta parrocchiale venne distrutta e riedificata fra il 1203 e il 1210. Gioiello dell'architettura gotica secondo la sua variante dello stile Fiammeggiante, poté dirsi completata e nel 1521 venne consacrata ufficialmente. Durante la seconda guerra mondiale la chiesa venne colpita da due bombe nel giugno del 1944, furono distrutte le volte del deambulatorio e del coro, gran parte delle vetrate e la fastosa decorazione lignea barocca che rivestiva il coro. La torre minacciava di crollare. Dopo la guerra iniziarono i grandi restauri che ridiedero parzialmente la chiesa al culto nel 1965.

La Cattedrale di Notre Dame è una delle più belle e vaste chiese gotiche della Francia; la sua tour lanterne vanta il primato di avere la guglia più alta del paese, con un'altezza di 151 metri dal suolo. Dal 1862 è riconosciuta come monumento storico di Francia.


Costruita tra il 1201 ed il 1514 sui resti di un’antecedente chiesa romanica di cui si conserva la cripta, è famosa per la sua asimmetria (la navata est diversa da quella ovest).
La facciata occidentale è incorniciata da due torri campanarie: la torre nord, detta Tour Saint-Romaine, in stile gotico, risale al 1145 ed è alta 82 metri

 
mentre la torre sud, Tour de Beurre, alta 75 metri, risale al XV secolo ed è in stile gotico fiammeggiante. Ha ispirato la costruzione d'un celebre grattacielo di Chicago, la Tribune Tower, nel 1923-1925.
La torre ha questo nome perchè fu realizzata con il denaro dato dai ricchi normanni che pensavano di poter compensare con le donazioni la disobbedienza al divieto di mangiare il burro in periodo di quaresima.
 
Come la gran parte dei grandi edifici gotici normanni, la  Cattedrale di Rouen è dotata di un tiburio (tour lanterne) sulla crociera del transetto. La guglia, in legno ricoperto di piombo di stile rinascimentale, che la sovrasta, fu distrutta da un incendio innescato da un fulmine nel 1822. Ora la torre è sormontata da una guglia in ghisa, costruita fra il 1825 e il 1876, che culmina ad un'altezza di 151 metri.






 
Della stessa epoca della torre sud, e realizzati nello stesso stile, sono anche il portale centrale (Portail de Notre-Dame), decorato con la raffigurazione di scene della vita di Maria, e il rosone, mentre i due portali laterali sono del XII secolo; il portale a sinistra, di Saint-Jean, presenta sculture raffiguranti scene della vita di san Giovanni Battista e san Giovanni Evangelista, mentre il portale destro, di Saint-Etienne, reca scolpiti sulla lunetta il Martirio di santo Stefano e Cristo in Maestà. La serie di nicchie e statue, sovrastanti i portali, risalgono al XIV secolo.


Ha pianta a croce latina, con tre navate, transetto, profondo coro e deambulatorio. La navata centrale si sviluppa in dieci campate voltate a crociera. Ai lati possenti pilastri a fascio, su cui poggiano arcate ogivali, la separano dalle navate laterali; sopra le arcate la parete si sviluppa su altri tre livelli, in cui si aprono rispettivamente gli archi del matroneo, del triforio e in alto, nel cleristorio, le grandi vetrate. 

La cappella radiale maggiore, al centro dell'abside, è la Chapelle de la Vierge, dedicata alla patrona della cattedrale, edificata  nel XIV secolo. L'ambiente, in stile gotico radiante, è molto luminoso, grazie alle ampie finestre che vi si aprono, ornate da vetrate istoriate del '300. Il sontuoso altare ligneo è in stile barocco. La cappella ospita anche alcune tombe, due particolarmente rilevanti risalenti al XVI secolo, poste a sinistra e a destra dell'altare. La tomba a destra è dei due cardinali d'Amboise, Giorgio I e Giorgio II (rispettivamente zio e nipote), che si succedettero sulla cattedra arcivescovile di Rouen. Nella parete di fronte si trova invece il mausoleo dei Brézé.


Sul fondo del braccio nord del transetto si trova l'elaborata Escaliers des Libraires, una scala che aveva la funzione di collegare la chiesa e l'adiacente biblioteca del capitolo; la parte inferiore della scala, in stile gotico, è opera del maestro Guillaume Pontif e risale al XV secolo, mentre la parte superiore, in stile neogotico, venne completata nel XVIII secolo.
Nella zona est di ciascun braccio del transetto si apre una cappella: quella del braccio sud, dedicata a san Romaine, è abbellita da vetrate, di epoca rinascimentale, in cui sono rappresentate scene della vita del santo, mentre la cappella a nord, dedicata a santa Giovanna d'Arco, ospita vetrate di epoca moderna.



Nel deambulatorio trovano posto le tombe di quattro duchi di Normandia. Sulle tombe sono poste le sculture marmoree che rappresentano il defunto composto sul letto di morte.
 A lato, tomba di Rollone (morto nel 932), primo duca di Normandia; l'effigie scolpita sostituisce quella andata distrutta nel 1944.

Tomba di Guglielmo Lungaspada (morto nel 942), figlio di Rollone; la scultura risale al XIV secolo.
Tomba di Enrico il Giovane (morto nel 1183); la scultura risale al XIII secolo.
A lato, tomba di Riccardo Cuor di Leone (morto nel 1199), re d'Inghilterra; sotto l'effigie è conservato solo il cuore del sovrano. 

Alcune scene rappresentate nelle vetrate istoriate di Notre-Dame ispirarono La leggenda di San Giuliano Ospitaliere e Erodiade, due delle tre brevi storie scritte da Gustave Flaubert, nato a Rouen, e contenute nel libro Tre racconti. La storia parla di un benestante mercante fiammingo dal carattere duro e vendicativo che un giorno, partito per la caccia, non esita ad uccidere il padre e la madre coricati nel suo letto credendoli la moglie e il suo presunto amante. Dopo questo fatto decide di cambiare vita e di migrare per l'Europa in cerca dei bisognosi; è una vita di preghiera e di espiazione.



La facciata della cattedrale è stata riprodotta nei dipinti di Claude Monet diverse volte in un giorno, catturando il soggetto sotto diverse luci. D'estate, vengono proiettate le immagini di questi quadri su tutta la facciata, creando così un gioco d'illusione e di luci che dura fino a mezzanotte. 

Il Palazzo di Giustizia è uno degli esempi migliori dell'Architettura gotico-fiammingo e un capolavoro assoluto dell'Architettura civile dell'epoca. La sua costruzione venne iniziata nel 1499 come sede dell'antico Parlamento di Normandia. Nel 1944, durante la Seconda guerra mondiale, i pesanti bombardamenti del 19 aprile e del 26 agosto causarono la distruzione quasi totale degli interni.


Il Gros-Horloge, o Grand'Orologio, è uno dei monumenti più conosciuti di Rouen. Ne rappresenta il simbolo per antonomasia. La caratteristica costruzione, affiancata dal Beffroi (torre civica) e da una fontana, è costituita da una grande arcata rinascimentale a cavallo dell'antica via principale cittadina, la Rue du Gros-Horloge, sormontata da un orologio astronomico a due quadranti del 1389.
La prima Torre civica venne demolita nel 1382 durante la Rivolta dell'Harelle. Col pretesto di erigere una torre dell'orologio gli abitanti però la riedificarono. L'ultimo livello, in stile gotico fiammeggiante, era sormontato da una guglia lignea, rimpiazzata nel 1711 dalla cupola attuale. L'orologio, col suo meccanismo, all'inizio era infatti impiantato sulla torre, come le campane tramite le quali suona.



A cavallo della principale via della città antica, un Padiglione poggia su una preziosa arcata ribassata. Venne edificato fra il 1527 e il 1529 in stile rinascimentale. Il primo livello, in pietra, è costituito da un grande arco ribassato con una fastosa decorazione rinascimentale. Sulla chiave di volta c'è lo stemma della città, l'agnello pasquale, in sostituzione del vecchio leopardo normanno.
 
L'orologio astronomico è uno dei più antichi d'Europa, realizzato e installato, dapprima sul beffroi, nel 1389. Le due facce, del diametro di 2,50 metri, mostrano un sole dorato a 24 raggi dove una lancetta unica si muove segnando le ore. In cima al quadrante un oculo ospita una sfera di 30 cm di diametro che indica le Fasi lunari completando una rotazione completa in 29 giorni. 

Sotto la raggiera, incastonata nel festone decorativo, è un'apertura quadrangolare che ospita il Semainier, o Settimanale, finemente decorato a soggetti allegorici: "Diana con la Luna" per il Lunedì, Marte per il Martedì, Mercurio per il Mercoledì, Giove per il Giovedì, Venere per il Venerdì, Saturno per il Sabato e Apollo per la Domenica.

 
Alla base del Beffroi, nel lato occidentale, è posta una mirabile fontana del 1733-43 voluta dal re Luigi XV di Francia come segno di benevolenza per la città. Vi è raffigurata la scena mitologica degli Amori del fiume Alfeo e della ninfa Aretusa sui quali vola la figura di Cupido. Alfeo simboleggia la Senna, Aretusa la fontana, e Cupido l'amore del re per Rouen.
Rimpiazza un'altra fontana gotica di forma piramidale del XV secolo che vi sorgeva, e dal 1889 è stata dichiarata, come il gros horologe,  Monumento storico dal governo francese.

 
Superata la torre dell’orologio si prosegue lungo la stessa strada e si raggiunge la piazza del vecchio mercato, piazza in cui nel medioevo venivano eseguite tutte le condanne capitali e dove Giovanna D’Arco poco meno che ventenne venne prima sommariamente processata e poi arsa viva il 30 maggio del 1431. 

Giovanna d'Arco riunì al proprio Paese parte del territorio caduto in mano inglese, contribuendo a risollevarne le sorti durante la guerra dei cent'anni, guidando vittoriosamente le armate francesi contro quelle inglesi. Catturata dai Borgognoni davanti a Compiègne, Giovanna fu venduta agli inglesi che la sottoposero a un processo per eresia, al termine del quale fu condannata al rogo.

 
Beatificata nel 1909 da Pio X e canonizzata nel 1920 da Benedetto XV, Giovanna fu proclamata patrona di Francia. Conosciuta anche come la Pulzella d'Orléans, nel luogo esatto in cui venne uccisa oggi c’è una lapide in mezzo a un prato fiorito. 


Nella Piazza del Vecchio Mercato si trova un’imponente costruzione moderna. Si tratta di una sola struttura che unisce una chiesa con il mercato aperto. L’Eglise Sainte Jeanne d’Arc progettata da Louis Arretche, consacrata nel 1979, è dedicata a Giovanna d'Arco e dovrebbe simboleggiare il rogo che la arse.

 
Giovanna d’Arco viene dichiarata eroina nazionale dal Parlamento francese. La chiesa ha una doppia vocazione: onora la santa e il monumento civile commemora l’eroina celebrata dalla Repubblica. All’interno si possono ammirare le vetrate rinascimentali dell’antica chiesa di San Vincenzo, completamente distrutta durante i bombardamenti del 1944.




Ci rimettiamo in viaggio. La cronaca continua.

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