Le Côtes-d'Armor sono un dipartimento
bretone che confina con i dipartimenti dell'Ille-et-Vilaine a est, del
Morbihan a sud e del Finistère a ovest. A nord è bagnato dal Canale della Manica. La costa è caratterizzata da una splendida e rigogliosa natura, con le riserve ornitologiche situate sull’Île de Bréhat e sulle Sept-Îles.
Le Sept-Iles ospitano la più grande colonia francese di uccelli marini, con 22.000 coppie di 12 specie diverse. La specie più numerosa è la Sula:
offre, da gennaio a settembre, uno spettacolo raro di vita selvaggia in
un ambiente non toccato dalle attività umane. Da lontano, la scogliera
dell'isola sembra formata di roccia bianca, ma il colore è dato dalle
migliaia di Sule posate una accanto all'altra.
La Côte d'Émeraude
("Costa di Smeraldo") è un tratto di costa sul Golfo di Saint-Malo
situato tra il dipartimento della Côtes-d'Armor e il dipartimento
dell'Ille-et-Vilaine. L'appellativo fu coniato nel 1890 sul modello di
"Costa Azzurra" per il colore smeraldo che assume talvolta il mare.
Tra le località principali della costa figurano Saint-Malo (con le frazioni di Paramé e Rothéneuf), Dinard e Cancale.
Questo tratto di costa è molto frastagliato e selvaggio per diversi
chilometri. Porti pescherecci, fari, località balneari e architetture
difensive delineano la costa e l'entroterra.
Barrage de la Rance (1966) è la prima diga
al mondo a produrre elettricità sfruttando le maree. Su un ponte lungo
750 metri che attraversa l'estuario della Rance passa la strada che
collega Saint Malo a Dinard. L'Usine Maremotrice de La Rance è un capolavoro di ingegneria idroeelettrica, genera energia elettrica sfruttando la straordinaria escursione delle maree.
Nella parte occidentale della diga è possibile il passaggio di 18.000 navi all'anno tra il canale della Manica e la Rance attraverso un ponte mobile sulla strada che sovrasta la diga.
Passiamo per Dinard, una
sofisticata cittadina di villeggiatura sul mare che incanta per le
scogliere che la circondano e le splendide residenze d’epoca al punto da
essere soprannominata “Nizza del Nord”: talmente affascinante che gli aristocratici inglesi la scelsero come meta prediletta di villeggiatura nell’800.
Verso Cap Frehel la Bretagna diventa più selvaggia. Grandi distese di brughiera dai colori meravigliosi: il viola dell'erica, il giallo della ginestra, il verde dell'erba e sullo sfondo il blu dell'oceano. Con la loro posizione dominante sul mare da un'altezza di oltre 70 metri, le falesie di scisto e di arenaria rosa regalano agli occhi uno dei più bei panorami della Bretagna.
Il sito è una riserva ornitologica;
le sue falesie ospitano centinaia di uccelli nidificanti. Dalla Pointe
du Grouin fino all'île de Bréhat, si estendono 400 ettari di lande, tra
le più vaste in Europa. Gli uccelli sono abituati alla presenza umana: i gabbiani
non esitano ad avvicinarsi ai turisti per chiedere cibo, spesso imitati
dal Codirosso spazzacamino; lo Spioncello marino è confidente, ma
rimane più in disparte.
Il faro che qui domina sulla scogliera è alto 103 m ed è uno dei 5 fari più possenti in Francia. La sua lanterna arriva a più di 53 km. Fu costruito nel 1946/1950 e ha sostituito
quello che era stato costruito nel XIX secolo e che fu bruciato dai
francesi prima dell'arrivo dei tedeschi durante la seconda guerra
mondiale.
Sables-d'Or-les-Pins è
una stazione balneare francese sulla Manica della Côte d'Émeraude, nel
dipartimento Côtes-d'Armor, situata fra i comuni di Fréhel e Plurien.
Realizzata negli anni 1920, è nota per la sua sabbia fine e le sue dune;
è stata infatti costruita principalmente sulle dune spianate al momento
della creazione della stazione su una spiaggia alla foce del fiume
Islet.
Tréguier è un comune situato nel dipartimento della Côtes-d'Armor. E' il capoluogo storico del Trégor. Il centro storico d'impronta medievale è ben preservato e racchiude vari monumenti storici, tra cui spicca la cattedrale di Saint-Tugdual,
di stile gotico bretone con una parte romanica e dedicata al primo
vescovo della città, san Tugdual. Vi si trova il sepolcro di Sant'Ivo, santo patrono della Bretagna.
La Costa di Granito Rosa, situata sulla Manica nell'attuale dipartimento delle Côtes-d'Armor, prende il nome dalle particolari formazioni rocciose in granito. Il granito rosa
è una roccia di origine vulcanica risalente a 460 milioni di anni fa.
E' molto dura, composta da grani di sabbia (grani di quarzo), riuniti in
un cemento di silicio con una forte concentrazione di ossido di ferro, che genera il colore rosa.
Le località più famose della Costa di Granito Rosa sono Perros-Guirec (con il celebre faro
di Ploumanac'h), Trégastel, Trébeurden, Tréguier. Della zona fa parte
anche la Pointe du Château (luogo famoso per la piccola casetta
racchiusa tra due enormi massi).
Collegato alla città di Perros-Guirec, Ploumanac’h,
l'antico villaggio di pescatori, è divenuto oggi un’importante meta
turistica, per ammirare questi disordinati ammassi rocciosi dalle forme
intriganti: il Cappello di Napoleone, la Capanna degli Innamorati, il Fungo. I più imponenti raggiungono un’altezza di più di venti metri.
Sulla spiaggia di Ploumanac’h si trova l’oratorio dedicato a San Guirec, ben conosciuto dalle giovani donne in cerca di marito. L’usanza vuole che le ragazze infilino uno spillo nel naso della statua del santo: se questo resta conficcato, si sposeranno entro l’anno.
Qui la spiaggia è coperta dall'alta marea.
Abbiamo percorso un piccolo tratto del Sentier des Douaniers
partendo dalla spiaggia di Ploumanac’h: questo antico tracciato a picco
sul mare è lungo ben 1330 chilometri e sorvegliava le coste contro il contrabbandieri e i predatori di relitti. Se fatto nella sua interezza permette di fare il giro della Bretagna,
a piedi o in bicicletta. Inizia infatti al porto di Saint-Nazaire,
nella Loira Atlantica e termina alle porte di Mont Saint-Michel, sulla
Manica.
I "sentieri dei doganieri" sono presenti in quasi tutte le località costiere ma quello di Ploumanach è probabilmente il più bello e il più famoso. Aperto al pubblico nel 1907, lungo il percorso si scoprono tracce di attività umane legate al mare: costruzioni militari del 17° secolo (fortino, polveriera, garitta dei doganieri) e una lancia di salvataggio con il suo pontile munito di rotaie.
Situati tra le spiagge di Trestraou e di Saint-Guirec, gli enormi ammassi di granito rosa sono conosciuti in tutto il mondo. Si estendono su una superficie di più di 25 ettari formando uno scenario grandioso. Sono patrimonio nazionale e proprietà del Conservatorio del litorale, l’Ente francese deputato alla salvaguardia delle coste.
Durante la passeggiata sul sentiero dei doganieri ho catturato alcune immagini che mi sono piaciute, come questa chiesetta...
e il piccolo delfino.
Nel 19° secolo avevano trovato rifugio negli spazi tra i rochers rosa della scogliera popolazioni povere e senza dimora. Accendevano dei fuochi, ingannando così le imbarcazioni che percorrevano il tratto di costa spesso infido, le facevano naufragare e vivevano con quello che il mare restituiva dei relitti.
La cronaca continua.
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