Svizzera, Repubblica federale dell'Europa centrale,
confina a nord con la Germania, a est con l'Austria e il Liechtenstein, a
sud con l'Italia e a ovest con la Francia. Ha una superficie di 41.285
km2 e la sua capitale è Berna. Non ha sbocchi sul mare ma la sua
idrografia è di tutto rispetto.
E' divisa in tre regioni caratterizzate da lingue e culture diverse: tedesca, francese, italiana, a cui vanno aggiunte le valli del Canton Grigioni in cui si parla il romancio.
Fin qui tutto da trattato enciclopedico, ora però scendiamo sulla
terra. Italiano se ne parla poco. Usi e costumi, si sa, variano da zona a
zona. Qui predomina la pulizia maniacale, anche lungo le autostrade, ma in quanto alla gastronomia l'influsso italiano si sente poco.
Vista la particolare geografia territoriale del paese la tradizione
culinaria svizzera è composta da specialità locali che
spesso non valicano neppure la propria regione di produzione. Il primo consiste nel solito brodino, se sei fortunato nel passato di verdure.
Il secondo in compenso contiene talvolta riso o tagliatelle, stramberie
elvetiche, e il riso potrebbe servire ad attaccare manifesti. In compenso chiude il pasto la meringa con la panna.
Niente da dire sul cioccolato, soprattutto sulla degustazione imponente offerta dopo la visita alla fabbrica Cailler.
Mini intervista trovata in rete:
Qual è il segreto del cioccolato svizzero?
“I motivi di tale bontà sono da ricercare innanzitutto nella disponibilità che la Svizzera ha di acqua, fonte primaria per l’impiego delle macchine per la produzione del cioccolato. Inoltre il luogo strategico in cui questa nazione sorge e cioè una posizione favorevole e centrale per lo scambio commerciale: c’è sempre stata dunque la possibilità di rifornirsi continuamente di materie prime per la produzione del cioccolato. Infine la capacità di abbinare il seme del cacao con il buon latte delle nostre mucche che hanno segnato la storia del cioccolato svizzero, rendendolo famoso in tutto il mondo”.
Quali sono le tecniche più utilizzate in Svizzera per la lavorazione del cioccolato?
“Sono certamente da ricordare la tecnica della tempra che evita la formazione di grumi, il miscelatore per amalgamare il cacao e lo zucchero. Sono poi proprio gli svizzeri ad aver creato il cioccolato al latte, alle nocciole e soprattutto quello ripieno”.
“I motivi di tale bontà sono da ricercare innanzitutto nella disponibilità che la Svizzera ha di acqua, fonte primaria per l’impiego delle macchine per la produzione del cioccolato. Inoltre il luogo strategico in cui questa nazione sorge e cioè una posizione favorevole e centrale per lo scambio commerciale: c’è sempre stata dunque la possibilità di rifornirsi continuamente di materie prime per la produzione del cioccolato. Infine la capacità di abbinare il seme del cacao con il buon latte delle nostre mucche che hanno segnato la storia del cioccolato svizzero, rendendolo famoso in tutto il mondo”.
Quali sono le tecniche più utilizzate in Svizzera per la lavorazione del cioccolato?
“Sono certamente da ricordare la tecnica della tempra che evita la formazione di grumi, il miscelatore per amalgamare il cacao e lo zucchero. Sono poi proprio gli svizzeri ad aver creato il cioccolato al latte, alle nocciole e soprattutto quello ripieno”.
Paese abbastanza costoso, per le bevande ma anche
eventuali acquisti (cioccolato e formaggio si trovano anche da noi e
costano molto meno, senza rischiare poi di sciogliersi durante il
viaggio)
Data la diversità del territorio, la Svizzera presenta una grande varietà di climi
su spazi ristretti. La zona a nord delle alpi subisce spesso l'afflusso
di aria fredda attraverso l'altipiano (bise), ed è caratterizzata da
inverni freddi, piovosi o nevosi, estati fresche o tiepide e piogge
abbondanti soprattutto nelle parti vicine ai rilievi. Le regioni a sud
delle Alpi hanno un clima più caldo con inverni più corti e poco
nevosi. Se sei sfortunato quando sali sul monte Pilatus vedi questo interessante mare di nebbia...
In conclusione, posti affascinanti, cascate del Reno
assolutamente da vedere, esperienza in cremagliera suggestiva, città
come piccoli o grandi gioielli
e abitanti che paragonerei a fantasmi, nel senso che
si perdono tra i moltissimi turisti presenti e non lasciano traccia.
Simpatiche e con accenti folkloristici le nostre varie guide.
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