giovedì 15 dicembre 2016

Tour Bretagna - Normandia - Quarta parte - Mont Saint-Michel, Coutance, Bayeux


Entriamo in Normandia.






La Bandiera della Normandia è un drappo rosso con due leoni passanti d'oro. Esistono varianti con tre leoni ed è la bandiera tradizionale di entrambe le regioni moderne dell'Alta e Bassa Normandia.

La Normandia è una creazione storica e non ha una vera unità geografica: si divide tra le due grandi regioni naturali del nord della Francia, costituite dal bacino parigino e dal massiccio armoricano. Nella divisione geografica è suddivisa in due regioni e il confine tra le due zone traversa da nord a sud i dipartimenti del Calvados e dell'Orne. La differenza paesistica è tuttavia poco accentuata, poiché in entrambe le regioni praterie e campi coltivati si ritrovano identici in entrambe.
 
26/7 Siamo a Mont Saint Michel e ci dirigiamo verso l'abbazia. Ieri sera, al nostro arrivo, l'abbiamo già ammirata illuminata.

Tra i tanti video amatoriali, puoi guardare questo

Il culto di san Michele Arcangelo, ampiamente diffuso in tutta Europa fin dall'antichità, ha fatto di Mont Saint-Michel una delle principali mete di pellegrinaggio della cristianità.
Il Mont Saint-Michel è uno dei tre maggiori luoghi di culto europei intitolati a san Michele Arcangelo, insieme alla Sacra di San Michele in val di Susa, e al santuario di San Michele Arcangelo sul Gargano. I tre luoghi sacri si trovano a 1000 chilometri di distanza l'uno dall'altro, esattamente allineati lungo una retta che, prolungata in linea d'aria, conduce a Gerusalemme. 
Il Mont Saint-Michel  è un isolotto tidale situato presso la costa settentrionale della Francia, dove sfocia il fiume Couesnon. Sull'isolotto venne costruito un santuario in onore di San Michele Arcangelo, il cui nome originario era Mons Sancti Michaeli in periculo mari (in latino) o Mont Saint-Michel au péril de la mer in francese. Attualmente costituisce il centro naturale del comune di Le Mont-Saint-Michel (dipartimento della Manica, appartenente al comune di Pontorson).
La notevole architettura del santuario e la baia nel quale l'isolotto sorge con le sue maree ne fanno il sito turistico più frequentato della Normandia e uno dei primi dell'intera Francia. Numerosi immobili che vi sorgono sono individualmente classificati come monumenti storici e l'intero sito è nel suo insieme classificato come tale dal 1862. Dal 1979 fa parte dei Patrimoni mondiali dell'umanità dell'UNESCO

La cittadina sorta sulle pendici della roccia sotto l'abbazia si articola intorno all'unica strada della Grande Rue, che sale al santuario girando intorno alla roccia. Vi si accede attraverso tre porte, la porte del l'Avancée, la porte du Boulevard e la porte du Roi.

La Grand Rue, la strada principale che conduce all’abbazia, è fittissima di negozi. Risalendo la Grand Rue, circa a metà strada verso l'alto, si trova la chiesa di San Pietro, la parrocchiale del villaggio, dove si trova una statua di Giovanna d'Arco di fronte alla porta. Di stile semplice, è stata costruita tra il 15° e d il 16° secolo.  
L'isolotto ha circa 960 m di circonferenza e una superficie di circa 7 ettari. La roccia, una formazione granitica, si eleva ad un'altezza di 92 m sul livello del mare, ma con la statua di San Michele collocata in cima alla guglia della chiesa abbaziale, raggiunge l'altitudine di 170 metri.
 La baia è soggetta al fenomeno delle sabbie mobili, descritte da Victor Hugo, ma è soprattutto nota per l'eccezionale ampiezza delle maree (circa 14 metri di dislivello)
che, anche a causa dell'andamento piatto, montano con grande rapidità (si dice con la velocità di un cavallo al galoppo): questo ha causato talvolta annegamenti e più di frequente disagi per le automobili lasciate parcheggiate nelle parti basse. Le maree della baia hanno molto contribuito all'inespugnabilità del monte, rendendolo accessibile al minimo della bassa marea (via terra) o al massimo dell'alta marea (via mare). 
Le maree si ripetono con alternanze di circa 6 ore l’una dall’altra e sono determinate dalle rispettive posizioni ed allineamenti tra Terra Luna e il Sole. Quando le maree si verificano con la Luna in fase di plenilunio o novilunio, i valori raggiungono le escursioni più ampie, e allora il territorio intorno a Mont-St-Michel si trasforma in modo più pronunciato. Nel caso delle alte maree più intense il mare si estende fino a circondare completamente tutta l’isola: rimane unicamente emersa, per ora, la strada che collega Mont St. Michel alla terraferma, ma parte degli adiacenti parcheggi possono venire sommersi dalle acque. Viceversa durante le basse maree il mare si ritira fino ad arrivare ad oltre 15 km al largo delle coste dell’isola.
Sulla costa delle sistemazioni con dighe dell'epoca della duchessa Anna di Bretagna hanno permesso di conquistare al mare terre per l'agricoltura e l'allevamento.  


In particolare ancora oggi si allevano ovini, i moutons de pré-salé (montoni del prato salato), le cui carni a causa dei pascoli salmastri acquistano un sapore particolare. Il materiale alluvionale dei fiumi, continuamente movimentato dal flusso e reflusso delle maree, mescolato alle conchiglie frantumate, dà origine alla tangue, un ricco fertilizzante che fu a lungo utilizzato dai contadini della regione per concimare il suolo.
Negli ultimi anni si è assistito ad un progressivo interramento delle piane di marea dell’isola di Mont-St-Michel, tanto che il fenomeno dell’alta marea che crea l’isola in mezzo al mare sta scomparendo. A partire dal 28 aprile 2012, i veicoli non hanno più avuto il permesso di parcheggiare ai piedi del Mont Saint Michel, sia in prossimità delle pareti, sulle spiagge o lungo la diga di accesso.
I visitatori devono ora lasciare  le loro auto in un nuovo parcheggio, situato a 2,5 km dalla roccia e sono invitati a camminare a piedi, a cavallo o prendere un bus navetta nei pressi della diga sul Couesnon. Dal 2014, il percorso sarà ampliato da una diga, su un ponte passerella riservando ampi spazi per i pedoni e una corsia di traffico alle navette. 

Granville. Questa bella cittadina normanna costruita dagli inglesi per sorvegliare Mont Saint-Michel è divisa nelle vielle ville, costruita su un promontorio roccioso con case di granito dalle persiane bianche e nella città bassa, che si dice sia stata edificata su una montagna di conchiglie, con la sua vocazione marinara, la spiaggia stretta e le boutique alla moda.

Merita una visita la città alta cui si accede dalla Grand Porte con ponte levatoio con le sue vie pittoresche e i musei. 


Gli amanti della moda potranno visitare il Musée Jardin Christian Dior interamente dedicato alla vita dello stilista nato proprio in questa città: noi preferiamo raggiungere il faro e alcuni appostamenti in cemento armato che proteggevano i cannoni durante la guerra.



Entriamo nel dipartimento del Calvados, che è distinto in due zone geologiche differenti: a sud-ovest i rilievi di antica formazione che appartengono al Massiccio Armoricano (grés, scisto, granito), mentre a est e a nord est le regioni pianeggianti o collinari che fanno parte del bacino parigino con terreni di formazione terziaria o quaternaria.
Verso ovest la regione del Bessin, nei dintorni di Bayeux è costituita da un altopiano percorso da vallate. A sud-ovest il paesaggio diventa più ondulato e intagliato dai fiumi (Orne e Vire) in gole profonde che hanno valso alla regione il nome di Suisse Normande ("Svizzera Normanna"). Verso il centro del dipartimento la pianura di Caen, percorsa ancora dal fiume Orne, si prolunga verso sud in quella di Falaise. Verso est la regione dell'Auge con le valli della Dives della Touques e della Risle.
La costa è a tratti alta e frastagliata e a tratti bordata da lunghe spiagge sabbiose.



Attraversiamo il Cotentin, che è una penisola della Francia (Normandia occidentale o Bassa Normandia, ai confini con la Bretagna). Situata nel nord del dipartimento della Manica, la penisola del Cotentin offre una meravigliosa successione di paesaggi che alternano acquitrini, prati, bocage, lande, falesie e coste selvagge e ci dirigiamo a










 
 
Coutance, interessante cittadina medievale di origine celtica dominata da tre chiese e una meravigliosa cattedrale. Durante la seconda guerra mondiale la città fu distrutta al 60% dai bombardamenti (6 e 13 giugno del 1944). Tra il 1947 e il 1957 la città fu ricostruita mantenendo le funzioni dei quartieri cittadini, modificando tuttavia il tracciato delle strade, allargate e regolarizzate per favorire la circolazione. 
 
Le nuove strade diritte offrivano legami visivi tra le chiese di Saint-Pierre e di Saint-Nicolas e la cattedrale. Per le facciate delle case furono scelte forme tradizionali e spesso l'utilizzo della pietra locale. La città si è successivamente espansa verso nord, con nuovi quartieri e una zona industriale.


Notre-Dame è in assoluto una delle più belle cattedrali della Francia, amata e lodata anche da Victor Hugo: questa meraviglia dell’architettura gotica è stata miracolosamente risparmiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale. Il senso di verticalità con la sua torre lanterna e i suoi archi e vetrate la rendono unica in tutta la nazione. 

Questa cattedrale presenta una profusione di linee ascendenti, che raggiungono la loro espressione massima nelle guglie rivestite di lastre d'ardesia a squame di pesce (78 m) svettanti verso il cielo.
La facciata presenta due torri, che inglobano quelle delle precedente fase romanica, coronate da strette e altissime cuspidi. All'incrocio del transetto sorge la torre-lanterna ottagonale, con uno spazio interno che raggiunge i 41 m di altezza e articolata in tre livelli progressivamente l'uno meno sporgente dell'altro. La torre è inquadrata da quattro torrette che poggiano sugli enormi piloni dell'incrocio del transetto.

Lo slancio verticale era sottolineato dalla mancanza di qualsiasi interruzione nelle colonne, che proseguivano senza soluzione di continuità nelle costolature della volta a crociera ogivale


La chiesa di Saint-Pierre è attestata da un documento del 1056 e fu edificata da una compagnia di maestri costruttori in un modesto spazio compreso tra i due più antichi assi cittadini: è infatti lunga solo 42 m, mentre il transetto raggiunge una larghezza di 25 m e le tre navate di oltre 16 m.
Un campanile in stile gotico fiammeggiante molto simile alla torre campanaria dell'Hôtel-Dieu, sormontata da una piccola cupola rinascimentale. 

L'incrocio del transetto è sormontato da una torre-lanterna ottagonale, della metà del XVI secolo, fiancheggiata da torri più piccole in corrispondenza degli angoli del transetto, che le danno un aspetto quadrato, ed è sormontata da un tetto cuspidato relativamente basso.
Chiesa di Saint Nicolas. Una prima cappella era stata costruita nel XIII secolo e fu sostituita da una chiesa più vasta nel XIV. Fu quindi riparata agli inizi del XV dopo i guasti subiti durante la guerra dei Cent'anni. Fu infine quasi totalmente ricostruita dopo la distruzione subita nel 1562 durante le guerre di religione: dell'edificio medioevale restano solo il campanile sopra un portico e parte della facciata occidentale.
Bayeux, città normanna, è stata risparmiata dai bombardamenti e conserva intatto tutto il suo fascino con le vie medievali, i canali con i mulini e le chiese. E' stata protagonista di due avvenimenti storici tra i più importanti per la storia di Francia: l'invasione dell'Inghilterra da parte di Guglielmo il Conquistatore nel 1066, celebrato nel famosissimo Arazzo di Bayeux  e gli eventi del D-Day durante lo Sbarco in Normandia nel 1944. 
Da questa città (la prima a essere liberata dai nazisti) il 16 giugno 1944 il Generale De Gaulle fece il suo primo discorso sul suolo francese libero. L'antico capoluogo del Bessin è una cittadina piacevole, dove, ai piedi della magnifica cattedrale gotica, si stringono dimore antiche. Bayeux è anche la culla della dinastia ducale di Normandia da quando vi nacque nel 905 il primo dei grandi Bajocasses, il duca Guillaume Longue-Épée.

La cattedrale fu iniziata nel 1077 ma fu poi rifatta in stile gotico – normanno. Ha una stupenda facciata a 5 portali, una splendida sintesi di archi romanici a tutto sesto e archi gotici a sesto acuto oltre a tantissimi fregi sui capitelli che raffigurano strani personaggi, animali fantastici e quadrifogli. 
Uno dei portali è ornato con le storie di san Tommaso di Becket. Una delle torri è in gotico fiammeggiante, l’interno della chiesa è molto ampio e conserva numerose opere d’arte. Sotto la chiesa si può ammirare una cripta del XIII secolo. 

Da notare la presenza vicino alla chiesa di uno degli ultimi Alberi della Libertà: il governo rivoluzionario del 1797 impose di piantare un platano in ogni comune di Francia. 




Arriviamo a Caen, capoluogo del dipartimento del Calvados e della regione della Bassa Normandia. È attraversata dal fiume Orne. Più di tre quarti della città sono stati rasi al suolo durante la seconda guerra mondiale poiché essa si trova su un fronte molto conteso durante lo sbarco in Normandia il 6 giugno1944. Noi vi abbiamo solo pernottato.


La cronaca continua.

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