venerdì 2 dicembre 2016

Gita a Berlino - Prima parte - Tiergarten, Gendarmenmarkt, Bebelplatz


Dal 12 al 16 settembre 2013 sono andata, con l'agenzia Partiti e contenti, a visitare Berlino e dintorni. 

12 settembre: arriviamo a Berlino in tarda mattinata e cominciamo con un giro orientativo della città su un bus riservato. Ci sono mille sensazioni che nascono nel vedere le diverse sfaccettature di questa poliedrica metropoli. Ho raccolto idee e informazioni che non sempre seguiranno un filo logico, ma in questa enorme città ci si perde proprio.


Berlino è la maggiore città e nel contempo un Land della Germania, quindi una città-stato. Capitale federale della Repubblica Federale di Germania e sede del suo governo, è uno dei più importanti centri politici, culturali, scientifici, fieristici e mediatici d'Europa e, dopo Londra, il secondo comune più popoloso dell'Unione europea. E' situata nella parte orientale della Germania, a 70 km dal confine polacco, nella regione geografica del Brandeburgo, ma non fa parte dell'omonimo Land, da cui è peraltro interamente circondata.

La città ha una superficie molto vasta, di 892 km². L'estensione in senso nord-sud è di 38 km, in senso est-ovest di 45 km. Il suo centro sorge sulle rive della Sprea, in un'ampia valle di origine glaciale. Il terreno è composto principalmente da materiale sabbioso, ghiaia e selci.
 
La formazione di terreno paludoso è quindi inevitabile ma a Berlino l’acqua in prossimità della superficie (di media si aggira sui due metri appena sotto i piedi), viene drenata giornalmente attraverso un sistema di tubature colorate. I tubi azzurri contengono acqua drenata, quelli rosa acqua ripulita. Durante gli inverni rigidi le tubature si romperebbero se fossero formate da parti lunghe e lineari: per questo motivo i tubi si snodano e seguono direzioni diverse.

Berlino nacque probabilmente come borgo commerciale di origine slava nel XII secolo, in corrispondenza di un'isola della Sprea. Originariamente vi erano due città distinte: Berlino, ad est del fiume, e Cölln, sull'isola, che vennero riunite nel 1307. Non molto resta di quelle antiche comunità, a causa dei ripetuti rivolgimenti successivi.

Nei secoli successivi, Berlino acquistò sempre più importanza sulle altre città del Brandeburgo: nel 1451 divenne residenza dei margravi di Brandeburgo, dal 1701 capitale del regno di Prussia, dal 1871 capitale dell'Impero tedesco. Nel 1920 vennero inglobati molti comuni e città circostanti, creando la "Grande Berlino". 

Capitale della Germania anche durante l'epoca nazionalsocialista, fu uno degli obiettivi principali dei bombardamenti alleati durante la seconda guerra mondiale, terminata in Europa proprio con la resa incondizionata della Germania l'8 maggio del 1945. 

Alla fine della guerra fu divisa in quattro zone e quindi divisa in due parti concorrenti, i tre settori occidentali (Berlino Ovest) ed il settore sovietico (Berlino Est). Mentre Berlino Est divenne capitale della Repubblica Democratica Tedesca, Berlino Ovest fu un'enclave della Repubblica Federale, e del mondo occidentale, oltre la Cortina di Ferro.
 
La vecchia Berlino corrisponde alle parti centrali dell'odierno quartiere Mitte, con la centrale isola nel fiume Spree e la corrispondente riva orientale. Sul lato orientale della porzione centrale dell'isola si trovava il cosiddetto Castello di Città, la cui storia risale fino al 1443, castello reale fin dal 1701, abbattuto dal governo comunista nel 1950.
Il castello di Berlino sorgeva al centro dell'attuale Schloßplatz. Fu residenza dei principi elettori di Brandeburgo, dei re di Prussia e degli imperatori di Germania.
La costruzione del Castello iniziò nel 1443. Nei secoli l'edificio fu continuamente ampliato ed abbellito, con il contributo dei maggiori architetti ed artisti dell'epoca. Danneggiato in maniera limitata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, fu abbattuto nel 1950 su ordine della nuova Repubblica Democratica, perché considerato "simbolo del militarismo prussiano ".


Approssimativamente nella posizione del castello la DDR costruì – dal 1973 al 1976 – il cosiddetto Palast der Republik, la cui demolizione è stata condotta dal 2006 al 2008, in modo da poter costruire davanti alla piazza del castello – Schloßplatz – un edificio nuovo che almeno nelle dimensioni e nell'aspetto delle facciate principali ricrei l'aspetto dell'antico castello.  
 
Il quarto portale, da cui il 9 novembre 1918 Karl Liebknecht aveva proclamato la fondazione della "Repubblica socialista", fu conservato e inserito nella facciata dello Staatsratsgebäude (edificio del consiglio di Stato della RDT). 


Unter den Linden (ovvero Sotto i Tigli – per via degli alberi di tiglio che si allineano lungo l'erboso percorso pedonale posto tra le due carreggiate) è un viale di Berlino, nel quartiere Mitte. Il traffico automobilistico scorre ai lati della passeggiata centrale. Il viale di tigli, esteso dal castello fino alla porta della città, venne piantato nel 1647 da Federico Guglielmo I di Brandeburgo, il "Grande Elettore", che voleva cavalcare fino al parco di caccia del Tiergarten circondato da un appropriato splendore barocco. Questo tratto divenne la più grande e famosa strada di Berlino. Nel 1935 alcuni dei tigli vennero abbattuti per rendere possibile la costruzione del tratto sotterraneo della S-Bahn.

Il Großer Tiergarten (o semplicemente Tiergarten) è un parco pubblico di Berlino. Si trova nel distretto di Mitte, e dà il nome al quartiere in cui si trova.
Con una superficie di 210 ha, è il più esteso spazio verde del centro della città. È attraversato in direzione Est-Ovest da una grande arteria rettilinea, la Straße des 17. Juni, che parte dalla Porta di Brandeburgo. 
Questo asse è interrotto dalla Großer Stern ("Grande Stella"), una piazza circolare al cui centro sorge la Siegessäule ("Colonna della Vittoria"), e dove si incrociano tre grosse arterie cittadine. Il parco è in gran parte coperto da bosco di latifoglie e qualche conifera. È attraversato oltre ai corsi da molti sentieri pedonali o ciclabili, e al suo interno si trovano prati e laghetti. La parte sud-ovest è occupata dallo Zoo di Berlino.

La Colonna della Vittoria  è uno dei monumenti più celebri di Berlino. Si trova al centro del Tiergarten. Fu progettata nel 1864 per commemorare la vittoria della Prussia nella guerra Prussiano-Danese, e inaugurata il 2 settembre 1873. L'autore si ispirò alla torre faro del cimitero di Brescia, realizzata dall'architetto neoclassicista Rodolfo Vantini e inaugurata nel 1864. Fissata su un pesante fondamento di granito rosso, la colonna si trova al di sopra di una cerchia di pilastri con un mosaico in vetro che rappresenta la nascita dell'impero tedesco. La colonna in sé è composta di quattro grossi blocchi di arenaria, tre dei quali sono decorati con le bocche da fuoco dei cannoni dei nemici sconfitti nelle tre guerre, mentre l'ultimo è decorato con una ghirlanda aggiunta quando il monumento fu ingrandito. Il basamento è decorato con quattro bassorilievi di bronzo, che commemorano le tre guerre e l'entrata trionfale delle truppe a Berlino.

Differentemente dai piani originari, venne aggiunta una scultura di bronzo della Vittoria alta 8,3 m e pesante 35 tonnellate per celebrare le vittorie della Prussia sull'Austria e la Francia. Originariamente il monumento aveva trovato collocazione nei pressi del Reichstag, ma nel 1938-39 il regime nazista fece spostare il monumento all'interno del parco perché potesse essere visto dalla porta di Brandeburgo.

Il Duomo di Berlino è la cattedrale protestante della capitale tedesca. La chiesa originaria venne costruita intorno alla metà del XVIII secolo in stile barocco. Nel 1822 venne rimaneggiata in stile neoclassico su progetto di Karl Friedrich Schinkel pittore e architetto che grazie alla realizzazione di prestigiosi monumenti diede un nuovo assetto architettonico al centro di Berlino.  Nel 1894 l'imperatore Guglielmo II ordinò la demolizione della chiesa e la sua ricostruzione. I lavori iniziarono immediatamente in uno sfarzoso stile neobarocco. Venne ultimata nel 1905.
 
La cattedrale è stata gravemente danneggiata durante la seconda guerra mondiale. Nel corso dei bombardamenti aerei del 24 maggio 1944, venne colpita la lanterna della cupola e si propagò per tutta la copertura un furioso incendio che ne determinò il crollo. In seguito, la cattedrale venne restaurata e la cupola ricostruita fra il 1975 e il 1981, in forme più sobrie con il mancato ripristino delle elaborate lanterne della cupola e dei campanili. 

Il Gendarmenmarkt ("Mercato dei Gendarmi") è una famosa piazza del centro di Berlino, sulla quale si affacciano le chiese gemelle del Deutscher Dom e Französischer Dom, nonché il Konzerthaus. La piazza, che ospita anche la statua di Schiller, è considerata una delle più belle di Berlino per l'armonia dei suoi monumenti.
La piazza fu allestita a partire dal 1688 come parte della nuova Friedrichstadt, la "Città Federiciana" con cui il principe elettore Federico III, futuro Federico I re in Prussia, volle espandere la città sulla sponda sinistra del fiume Sprea. In questo quartiere si stabilirono molti immigrati francesi (ugonotti), ai quali Federico Guglielmo I, il "Grande Elettore", aveva garantito libertà religiosa e pieni diritti civili con l'editto di Potsdam (1685). 

Federico I destinò la piazza alla costruzione di una chiesa per ciascuna delle due comunità religiose del luogo (luterana e francese riformata). Le due chiese vennero edificate a partire dal 1701, tuttavia senza le torri che sono un'aggiunta successiva. La piazza raggiunse il suo aspetto odierno sotto Federico II il Grande con la costruzione delle cupole gemelle (1780-1785).

Il figlio di Federico Guglielmo I, Federico il Grande, fece radere al suolo le stalle nel 1773, e la piazza venne completamente rifatta con l'aggiunta di edifici a tre piani. Tra le due chiese venne costruito un piccolo teatro comico francese, poi sostituito nel 1800-1802 da un Teatro Nazionale da 2000 posti, distrutto da un incendio nel 1817: fu così che nacque il progetto dell'attuale Konzerthaus, eretto nel 1821 a coronamento del Gendarmenmarkt. 

Tra le architetture di Berlino il “Neue Wache” o Nuova Guardia viene considerato il primo capolavoro dell’attività pubblica di Karl Friedrich Schinkel. Si tratta di una piccola costruzione, i cui quattro fronti risultano tutti liberi, posizionata nel Mitte, lungo l’Unter der Linden e poco lontano dall’Altes Museum. Non ha una cupola ma è caratterizzata da un loculo ricavato nel tetto e ispirato a quello del Pantheon di Roma.
Costruito nel 1818, doveva essere la sede della Guardia Reale e un memoriale ai caduti delle guerre contro Napoleone;  nel 1993 fu adibito invece a memoriale per  le vittime della guerra e della tirannia.  Attualmente ospita “La madre con il figlio morto”, scultura dell'artista tedesca Käthe Kollwitz. Sotto la scultura sono custodite le spoglie di un soldato tedesco, di un combattente della Resistenza e pezzi di terra provenienti da campi di battaglia e di concentramento. 

Gli edifici costruiti sotto Federico il Grande caratterizzano ancora oggi il paesaggio urbano di Berlino. Al regno di Federico II risale non solo il Castello di Sanssouci, ma anche il complesso di palazzi sul viale Unter den Linden: l'attuale Bebelplatz nel cuore di Berlino. Col suo grande senso artistico, lo stesso re realizzò gli schizzi di numerosi edifici e influenzò sempre le opere edilizie.

Il progetto originario, il Forum Fridericianum, non fu completato perchè troppo oneroso.  L'edificio di rappresentanza incarna l'ideale di Federico II di riunire monarchia, arte e scienza. Il progetto includeva un nuovo palazzo reale, la biblioteca e il teatro dell'opera. I progetti di Georg Wenzeslaus von Knobelsdorff, consulente del re, che comprendevano un nuovo palazzo reale, furono abbandonati in favore di una realizzazione più piccola. 
La costruzione dell'Opera, iniziata nel 1741, fu portata avanti con molta fretta, prima che venisse realizzato il progetto definitivo di tutta l'area. Un anno dopo fu portata in scena la prima opera, Cleopatra e Cesare di Carl Heinrich Graun. L'edificio in stile neoclassico fu il primo teatro dell'opera libero in Germania. Oggi l'edificio ospita la Staatsoper Unter den Linden ed è attualmente sottoposto a importanti lavori di restauro.

Dopo la seconda guerra di Slesia, il re di Prussia ordinò la costruzione di una cattedrale sul Forum Fridericianum, la Cattedrale di Sant'Edvige. La costruzione di una chiesa cattolica nel cuore della Berlino (e della Prussia) protestante rappresentò un segno di tolleranza religiosa, soprattutto nei confronti della nobiltà cattolica in Slesia.

Dopo la distruzione del 1943 dovuta alla guerra e la ricostruzione avvenuta tra il 1952 e il 1963, l'edificio originariamente di stile neo-classico, ispirato al Pantheon di Roma, presenta adesso un arredamento moderno e affascina grazie ad una straordinaria ripartizione degli ambienti nella chiesa superiore e inferiore, con otto cappelle. Un capolavoro tecnico magistrale è la cupola costituita da 84 segmenti in cemento armato.
 
A partire dal 1755, sull'altro lato della piazza, sorse la Biblioteca reale, che per la forma arrotondata viene soprannominata "Kommode" (comò). Con la costruzione simbolica di una biblioteca, della quale all'epoca non si sentiva alcuna necessità, Federico II intendeva sottolineare lo status di Berlino quale metropoli internazionale. 


Una volta stabilito che non sarebbe stato costruito un nuovo palazzo reale, nel 1748 iniziarono i lavori di costruzione di un palazzo per il fratello minore di Federico II. Il Prinz-Heinrich-Palais sorse dove era previsto il castello.  A partire dal 1810, dopo la morte del principe avvenuta nel 1802, vi si insediò la neonata università di Berlino fondata per iniziativa di Wilhelm von Humboldt. 
Qui venne introdotto il concetto della tesi di laurea, perchè gli studenti fossero attivamente partecipi dei loro studi. Vi insegnò anche Albert Einstein fino al 1932, quando fu costretto a fuggire perchè ebreo. Ancora oggi il Palazzo ospita la Humboldt-Universität di Berlino.  All'ingresso vi sono due statue in marmo: una rappresenta Wilhelm von Humboldt (con in mano un libro) e l'altra il fratello Alexander von Humboldt (seduto su un globo), che fu un famoso esploratore. 
Nel 1947 il Forum Fridericianum iniziò a essere chiamato Bebelplatz. Il 10 maggio 1933, tuttavia, Babelplatz è passata alla storia anche in modo inglorioso: qui ha avuto luogo il rogo di circa 25.000 libri da parte dei nazionalsocialisti: significative opere della letteratura mondiale sono state gettate tra le fiamme. Questo evento è ricordato dal memoriale dell'Autodafè, un'opera di Micha Ullman, consistente in un pannello luminoso inserito sulla strada, che lascia intravedere una camera piena di scaffali vuoti.
 
Accanto è posta una targa che riporta una citazione di Heinrich Heine:
Dort wo man Bücher verbrennt, verbrennt man am Ende auch Menschen.
(Là dove si bruciano i libri, alla fine si bruceranno anche gli uomini). 

A fianco un'altra immagine della piazza, in cui campeggia evidente una grande pila di libri, per ricordare il rogo dei nazisti. La piazza è di forma rettangolare, completamente lastricata, e ha preso il suo nome da August Bebel, cofondatore della SPD (Partito Socialdemocratico tedesco).






La cronaca continua.



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