14/9 Mattinata dedicata alla visita dell'ex Berlino Ovest.
Charlottenburg è un quartiere di Berlino, appartenente
al distretto di Charlottenburg-Wilmersdorf. Nell'area dell'attuale
quartiere esistevano dal medioevo tre piccoli centri abitati, di origine
slava, ad economia agricola. Nel 1695 Sofia Carlotta di Hannover,
moglie del principe elettore Federico III, una donna bella e
intelligente, patrona della filosofia e delle arti, acquisì l'area e vi
fece costruire una residenza estiva a cui diede il nome di Lützenburg.
Lo “Schloss Charlottenburg” – il castello di Charlottenburg - è un’imponente costruzione che testimonia l’importanza e lo sfarzo della dinastia degli Hohenzollern, famiglia tedesca di elettori, re e imperatori di Prussia, Germania e Romania.
Si nota all'ingresso l’imponente statua in bronzo del principe Federico Guglielmo di Hohenzollern a cavallo, realizzata nel 1697. Nel 1701 Federico III assunse il nome e il titolo di Federico I, re in Prussia; alla residenza di Lützenburg iniziarono così lavori di ampliamento, per trasformarla in un castello di rappresentanza.
Nel 1705, alla morte della regina Sofia Carlotta, il castello di
Lützenburg prese il nome di Charlottenburg. Il complesso è stato
ampliato diverse volte, con l’aggiunta di una torre sormontata da una
cupola e da una statua della dea Fortuna, di alcune ali laterali, del
giardino d’inverno e del Belvedere.
Dal 1709 al 1712 furono aggiunti ulteriori edifici tra i quali le caratteristiche torrette e l'orangerie.
Il castello è formato da splendidi ambienti rococò e caratterizzato da sale in infilata, ovvero comunicanti direttamente tra loro. La Camera della Porcellana, le cui pareti sono completamente rivestite di 2700 porcellane cinesi di ogni foggia risalenti al Seicento e ai primi anni del Settecento, era una delle preferite da Sofia.
Il castello è formato da splendidi ambienti rococò e caratterizzato da sale in infilata, ovvero comunicanti direttamente tra loro. La Camera della Porcellana, le cui pareti sono completamente rivestite di 2700 porcellane cinesi di ogni foggia risalenti al Seicento e ai primi anni del Settecento, era una delle preferite da Sofia.
Il palazzo fu gravemente danneggiato durante la
seconda guerra mondiale e fu poi ricostruito a partire dagli anni
Cinquanta. L’ex teatro del palazzo ospita oggi il Museo della preistoria
e dell’antichità, che custodisce tesori provenienti dai famosi scavi di
Troia eseguiti da Schliemann nell’Ottocento.
Lo splendore dello “Schloss Charlottenburg” si avverte anche all’esterno del palazzo, nell’immenso giardino
in stile barocco che lo circonda. Curatissimo e rigido nello stile,
inizialmente in stile francese venne trasformato in giardino di stile
inglese nel 1788.
Il giardino del castello ospita il “Belvedere”, costruito nel 1788/89 per il re Federico Guglielmo II, una dependance su tre piani usata come sala da the e attualmente ospita la “Porzellan-Kabinett”,
una delle più eccezionali collezioni di porcellane cinesi e giapponesi
al mondo. Come testimonia il nome, questa bella costruzione offriva una
magnifica vista sul parco del Castello.
Nel giardino dietro la casa si trova il mausoleo con le tombe del sovrano Federico I, della Regina Luisa
sua moglie, del Kaiser Guglielmo I e di sua moglie. La madre di Luisa,
durante la sua infanzia, la istruì sia nelle scienze umane sia nelle
varie occupazioni di cui, secondo le usanze, si doveva occupare una
principessa di sangue reale.
Queste occupazioni consistevano in opere di
carattere sociale, come le visite agli orfanotrofi, agli ospedali e
alle organizzazioni caritatevoli.
Luisa mise in pratica questi insegnamenti istituendo nel 1859 nella città di Karlsruhe la prima associazione femminile che funse da anticipatrice della Croce Rossa.
Luisa mise in pratica questi insegnamenti istituendo nel 1859 nella città di Karlsruhe la prima associazione femminile che funse da anticipatrice della Croce Rossa.
Nella foto, l'interno del mausoleo.
Ci spostiamo ora allo Stadio Olimpico.
Lo "Stadio Tedesco", Deutsches Stadion, venne
costruito tra il 1912 e il 1913 all'interno dell'area dell'ippodromo di
Charlottenburg, vicino alla Foresta di Grunewald. All'epoca, la capacità
di 40.000 posti lo rendeva il più grande stadio sportivo del mondo,
concepito per essere lo stadio principale delle olimpiadi estive del 1916 (poi
annullate per lo scoppio della Grande guerra), che erano state
assegnate a Berlino. Dopo la I guerra mondiale, lo stadio divenne sede
del "Collegio di Educazione Fisica". Quando i Giochi della XI Olimpiade vennero assegnati a Berlino,
inizialmente fu progettata una ristrutturazione del Deutsches Stadion.
Comunque, con l'ascesa al potere del partito nazista,
che riconobbe il prestigio dei Giochi olimpici, fu ordinata la
costruzione di uno stadio nuovo sullo stesso sito. L'Olympiastadion
venne costruito tra il 1934 e il 1936, come parte della nuova Olympischer Platz, e aveva spazio per 110.000 spettatori.
Ai giochi olimpici del 1936 le leggendarie imprese dell'atleta statunitense Jesse Owens,
vincitore di quattro medaglie d'oro nelle specialità del salto in
lungo, dei 100 e 200 metri e la staffetta 4x100 fecero vacillare
le teorie hitleriane sulla superiorità fisica della cosiddetta “razza
ariana”.
Nel pomeriggio del 4 agosto, allo stadio olimpico era presente anche Adolf Hitler.
Di fronte alla vittoria di Owens contro il tedesco Luz Long (il
migliore atleta tedesco, nonché amico di Owens), si dice che il Führer
indispettito si sia alzato e uscito dallo stadio per non stringere la
mano al nero americano. In realtà le cose andarono diversamente. Come
scrisse nella sua autobiografia, "The Jesse Owens Story", Owens stesso
raccontò come Hitler si alzò in piedi e gli fece un cenno con la mano.
Per ironia della sorte, fu il presidente statunitense dell'epoca, Franklin D. Roosevelt,
in quel periodo impegnato in un'elezione, e preoccupato della reazione
degli stati del sud, a cancellare un appuntamento con il
pluriolimpionico alla Casa Bianca. Owens fece notare in seguito che fu Roosevelt, e non Hitler, a snobbarlo.
L'impianto, nei primi anni 2000, venne sottoposto a dei lavori di
restauro che terminarono nel 2004. L'8 settembre dello stesso anno lo
stadio berlinese venne nuovamente aperto al pubblico.
La finale del campionato mondiale di calcio 2006 è stata disputata il 9 luglio 2006 all'Olympiastadion di Berlino, e determinò il vincitore del Campionato mondiale di calcio 2006. La vittoria fu ottenuta dall'Italia, che conquistò il quarto titolo mondiale, battendo la Francia ai rigori poiché la partita era terminata 1-1.
La finale del campionato mondiale di calcio 2006 è stata disputata il 9 luglio 2006 all'Olympiastadion di Berlino, e determinò il vincitore del Campionato mondiale di calcio 2006. La vittoria fu ottenuta dall'Italia, che conquistò il quarto titolo mondiale, battendo la Francia ai rigori poiché la partita era terminata 1-1.
Il Kurfürstendamm (spesso abbreviato in Ku'damm) è un viale
di Berlino. Lungo 3,5 km e largo 54 metri, fu creato nel XVI
secolo in una zona allora paludosa dal principe Joachim II. Aveva la
funzione di collegare il castello cittadino con la residenza di caccia
di Grunewald.
Diventò un punto di incontro rinomato negli anni venti e trenta ma durante la seconda guerra mondiale subì gravi danni. Con la divisione della città, a partire dal 1948, la zona intorno al Kurfürstendamm si configurò come il centro di Berlino Ovest. Vennero costruiti nuovi edifici, uffici, grandi magazzini. Il Kurfürstendamm assunse la funzione di "vetrina del capitalismo", contrapposta alla Berlino Est socialista. Il più famoso grande magazzino berlinese è la KaDeWe.
La Kaiser-Wilhelm-Gedächtniskirche ("Chiesa
commemorativa dell'Imperatore Guglielmo"), o semplicemente
Gedächtniskirche, è una chiesa che segna l'inizio di importanti strade,
come il Kurfürstendamm e la Tauentzienstrasse, di cui costituisce il
fondale prospettico. Gravemente danneggiata dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, ridotta a una solitaria rovina chiamata "der hohle Zahn" ("il dente cavo"), non è stata più ricostruita e le sue rovine offrono una viva testimonianza degli orrori della guerra.
Nel dopoguerra esistevano diversi progetti per una chiesa nuova.
Vinse la seconda fase del concorso, nel 1957, il noto architetto Egon
Eiermann con un progetto per una chiesa di foggia moderna, da costruire
al posto del rudere, da abbattere.
La protesta di gran parte della
popolazione berlinese costrinse le autorità ecclesiastiche e municipali a
rivedere il progetto; infine Eiermann progettò una nuova chiesa da
costruire in più elementi architettonici attorno al rudere, da salvare,
almeno in parte. La nuova chiesa fu inaugurata il 17 dicembre del 1961.
Per via della loro forma, la chiesa nuova e il campanile sono stati
ribattezzati dai berlinesi "la scatola da cipria e Il rossetto".
All'interno della parte vecchia della chiesa, precisamente nella base
della torre rimasta come rovina, trova collocazione il Gedenkhalle
(Memoriale), una sorta di museo della chiesa. Qui si trovano documenti
storici della chiesa, alcuni dei mosaici contenuti nell'edificio, fra
cui il Mosaico degli Hohenzollern, e una figura del Cristo di Hermann Schaper, che originariamente si trovava sull'altare maggiore, scampata ai bombardamenti.
Soprattutto vi si trovano i simboli della riconciliazione dei tre paesi che una volta erano nemici, ovvero una croce costruita con i chiodi
ritrovati nelle ceneri delle rovine dell'antica cattedrale di Coventry
(distrutta dai bombardamenti tedeschi), un'icona russa a forma di croce,
dono del vescovo ortodosso di Volokolamsk e Yuryev, nonché la Madonna
di Stalingrado, il disegno creato durante l'omonima battaglia dal
sacerdote e medico militare tedesco Kurt Reuber.
Cocludiamo la giornata con la stazione zoo.
La stazione di Berlin Zoologischer Garten è ai margini del quartiere di Charlottenburg e prende il
nome dall'adiacente giardino zoologico. Fu
aperta nel 1882 come semplice fermata della Stadtbahn. Nel 1902 vi venne costruita la fermata della metropolitana (la prima linea, attuale
U2). Nel 1936, in occasione delle olimpiadi, la vecchia stazione fu
abbattuta e ricostruita con una grande sala vetrata che ospita i quattro binari della ferrovia nazionale, e una sala più piccola, che ospita i due binari della S-Bahn.
Nel periodo degli anni settanta ed ottanta del XX secolo, la Zoologischer Garten diventa un punto di ritrovo per lo spaccio di droga e la prostituzione di strada. A tale riguardo è piuttosto illustrativo il libro autobiografico di Christiane Vera Felscherinow (Christiane F.) Noi, i ragazzi dello zoo di Berlino, da cui è stato tratto l'omonimo film di Uli Edel.
Anche se non ci siamo stati, merita di essere citato lo zoo. Il Zoologischer Garten Berlin
(giardino zoologico di Berlino) è insieme al Tierpark Berlin uno dei
due giardini zoologici di Berlino. È uno dei più grandi zoo della
Germania e uno dei più forniti del mondo, in termini di specie
animali: vanta numerose specie, circa 14 mila, provenienti da
tutto il mondo. Si trova al limite occidentale del quartiere Tiergarten,
nelle vicinanze del Kurfürstendamm e della stazione ferroviaria
Zoologischer Garten.
Adiacente allo zoo vi è il grande parco del Tiergarten. Anche
all'interno dello zoo ci sono molti giardini e piccoli laghetti. Il 5
dicembre 2006 nel parco è nato l'orso polare Knut,
rapidamente diventato una delle maggiori attrazioni dello zoo berlinese.
Rifiutato dalla madre, è stato allevato dai guardiani dello zoo. Tra
gli orsi polari nati allo zoo di Berlino, in oltre trent'anni Knut è
stato il primo a sopravvivere all'infanzia. Knut è morto improvvisamente
il 19 marzo 2011 per una lesione al cervello.
La cronaca continua.
Nessun commento:
Posta un commento