giovedì 8 dicembre 2016

Gita in Scozia - Seconda parte - Eilean Donan Castle, Loch Ness, Inverness, Elgin, Aberdeen

28/6: Partenza dall'isola di Skye verso Inverness (180 km).


Per lasciare l'isola siamo passati sullo Skye Bridge, di recente costruzione, che collega Kyle of Lochalsh e Kyleakin,  paesotto affacciato sullo stretto che separa l’isola di Skye alla Scozia. La parte settentrionale dell’Isola è quella più autentica, ricca di paesaggi mistici e magici.

Eilean Donan è una piccola isola nel Loch Duich, nelle Highlands occidentali; si trova al centro della confluenza di tre laghi marini che formano il  Loch Duich ed è attorniata dalla catena montuosa Cullin. Il nome Eilean Donan significa infatti "isola di Donan" (in lingua scozzese), termine che deriva con tutta probabilità da san Donan, religioso irlandese del VI secolo che raggiunse la Scozia attorno al 580 d.C. e che contribuì largamente alla cristianizzazione dell'area, nonché sull'isola ove pare che egli abbia fissato il proprio primo insediamento. L'isoletta è collegata alla costa dove sorge il paese di Dornie attraverso un ponte percorribile solo a piedi.
 
Sull'isola sorge Eilean Donan Castle,  uno  dei più scenografici castelli scozzesi, scelto per ambientare gran parte del film “Highlander”. Costruito la prima volta nel 1220 da Alessandro II di Scozia come difesa dai vichinghi,  si racconta sia stato uno dei rifugi di Robert Bruce durante la fuga dai soldati inglesi.

A partire dalla fine del XIII secolo divenne la dimora del clan Mackenzie; dal 1511 il Clan MacRae, in qualità di protettori dei Mackenzie, divennero connestabili del castello. Nel 1719 è stato occupato dalle truppe spagnole intente a far nascere una nuova rivolta giacobita. Il castello venne tuttavia riconquistato e demolito dal cannoneggiamento di tre fregate della Royal Navy tra il 10 ed il 13 maggio 1719. 

Il castello viene lasciato per quasi due secoli in rovina e poi viene ricostruito e restaurato tra il 1912 e il 1932 dal tenente colonnello John MacRae-Gilstrap che lo aveva acquisito in quanto discendente del clan MacRae che ne era stato un tempo proprietario. Tra le opere maggiormente rilevanti risalenti a questo periodo è da annoverare la costruzione di un ponte ad archi per permettere un accesso più facile alla fortezza. 


Tipica e dedicata ai turisti la figura del suonatore di cornamusa davanti al castello...


Partenza verso il Loch Ness, un lago d'acqua dolce situato nelle Highlands scozzesi (in Scozia, lago si traduce con Loch), a Sud-Ovest di Inverness. Ha acque profonde, si estende per circa trentasette chilometri ed è il più largo specchio d'acqua di una valle conosciuta come Great Glen, che va da Inverness a Nord fino a Fort William nel Sud.

Il Canale di Caledonia, che collega il mare all'altro capo del Great Glen, sfrutta le acque del lago per una parte del suo percorso. Il lago ha funzione di riserva d'acqua per la rete idroelettrica di Foyers, che è stata la prima del suo genere in Gran Bretagna.
Loch Ness è probabilmente più conosciuto per gli avvistamenti del mitico "Nessie", l'ipotetico mostro, che per l'affascinante paesaggio. 
Le rovine dell’antico castello di Urquhart, che in gaelico significa “presso il bosco”, sorgono su un promontorio roccioso che si affaccia sul lago nelle vicinanze del villaggio di Drumnadrochit. Non si sa quando il castello fu edificato, ma documenti storici provano che esisteva già prima del XIII secolo e fu una delle principali roccaforti della Scozia medioevale. Per non farlo cadere in mano ai giacobiti fu fatto esplodere nel 1692.
 
Dopo una minicrociera sul lago Ness, con gli occhi puntati sull'acqua alla vana ricerca di Nessie,

siamo arrivati a Inverness. La città è il centro amministrativo dell'Highland council area ed è considerata la capitale delle Highlands. E' la città più a nord della Scozia (stessa latitudine del sud della Scandinavia) ed è situata alla foce del fiume Ness (che confluisce nel vicino lago) e all'estremità sudoccidentale del fiordo di Moray Firth. I suoi edifici sono relativamente recenti (XIX sec d.C.), costruiti sulle rovine dell'Inverness distrutta nelle varie epoche maggiormente burrascose fatte di guerre e rivalità secolari; lo stesso castello, in arenaria rossa, risale al periodo che va dal 1834 al 1847. 



29/6: Partenza da Inverness verso Aberdeen (180 km).


Il paesaggio che ci circonda è fantastico, andando dall'aspra bellezza delle montagne alle silenziose distese di erica, dalla costa imprevedibile con piccole baie e tranquilli villaggi di pescatori. Le Higlands scozzesi sono una regione montuosa scarsamente abitata, con panorami mozzafiato, costantemente spazzata dal vento.

Forres è al nord, sulla costa del Moray, circa 40 km a est di Inverness. Esistono molti luoghi d'interesse e attrazioni storiche e geografiche nell'area di Forres, con monumenti e reperti archeologici presso la città stessa.




Il Grant Park Forres Morayshire con le sue eccezionali sculture floreali ha ottenuto numerosi riconoscimenti e ha vinto il premio floreale "Scotland in Bloom" (Scozia in fiore) in varie occasioni.  
Ci rimettiamo in viaggio verso

Elgin, una cittadina situata a 55 km a est di Inverness. La principale attività industriale della zona è la produzione di whisky, grazie alle numerose distillerie site nell'area dello Speyside. La città, cui spetta il titolo onorifico di Royal Burgh, è il capoluogo amministrativo dell'area consigliare del Moray e il capoluogo storico della contea tradizionale dell'Elginshire, detta anche Morayshire

Le fondamenta della città furono poste all'inizio dell'XI secolo, quando nell'area fu costruito un castello. Il luogo divenne in breve tempo un'apprezzata riserva di caccia per i primi sovrani scozzesi, in particolare per il controverso Macbeth di Scozia,  conosciuto soprattutto grazie all'omonima tragedia di  William Shakespeare. 


Nella sua prima realizzazione, la Cattedrale di Elgin era un semplice edificio a pianta cruciforme. La chiesa venne notevolmente ampliata dopo essere stata danneggiata da un incendio nel 1270, con il raddoppio della lunghezza del coro, l'aggiunta di due navate laterali e di un capitolo adiacente alla navata settentrionale. 
Nella foto, la facciata posteriore.


Nel 1390 Alessandro Stuart, figlio illegittimo del re più noto sotto il nome di "Volpe di Badenoch", saccheggiò le città di Forres ed Elgin e diede loro fuoco, causando alla cattedrale danni tali da richiedere la completa ricostruzione del timpano occidentale, degli archi della navata, della torre centrale e del capitolo. Le sue scorrerie furono anche occasione di vaste stragi in entrambe le città. 

Nei primi anni della Riforma protestante la cattedrale non subì danni; venne però spogliata quasi interamente nel 1567. Nel 1630 crollò il tetto principale e nel corso dei due secoli successivi le pietre della chiesa vennero riciclate come materiale da costruzione, trasformando in un mero guscio vuoto quella che un tempo era stata chiamata la 'Lanterna del Nord'.

Come già scritto sopra siamo in una zona tipica per la produzione di whisky, andiamo quindi a Dufftown perché non c'è nessun altro luogo, anche in Scozia, con una tale concentrazione di distillerie:
"Roma fu costruita su sette colli,
Dufftown si erge su sette alambicchi."


La distilleria Glenfiddich fu edificata nella valle del fiume Fiddich nel 1886 da William Grant, uno dei migliori distillatori del suo tempo, il quale acquistò un vecchio alambicco da Mrs Elizabeth Cumming, proprietaria di una vicina distilleria; l'acqua proveniva dalla sorgente Robbie Dubh. Era il giorno di natale del 1887 quando il primo distillato uscì dagli alambicchi.

Gli alambicchi attuali (cinque per la prima e otto per la seconda distillazione) sono rimasti delle dimensioni originarie e il whisky matura in botti di rovere. L’azienda è ancora di proprietà della Famiglia Grant che introdusse sul mercato, in modo sistematico, il malt whisky e oggi il Glenfiddich è il più venduto al mondo. 

Inoltre è l’unica distilleria nelle Highlands attrezzata per l’imbottigliamento in loco. La loro gamma è vasta: Glenfiddich Special Reserve, invecchiato 12 anni, Glenfiddich Solera Reserve 15 anni e Glenfiddich Ancient Reserve 18 anni.
Nel 1969 la Glenfiddich è stata la prima distilleria ad aprire un centro per turisti e ovviamente, alla fine del tour, c'è la degustazione dei loro migliori whisky.



  
Lo stemma della marca di whisky nasce dal nome scelto
(Glenfiddich - valle dei cervi)
Il whisky di malto è universalmente riconosciuto per essere il più complesso, variabile e sofisticato dei distillati è però preparato con soli tre ingredienti : orzo tostato (malto), acqua e un pizzico di lievito.
Maltazione - l’orzo viene bagnato per iniziare la germinazione. Viene poi essiccato, a volte sopra fumo di torba, per conferirgli un carattere affumicato.
WashMashing - L’orzo maltato viene macinato e poi mescolato con acqua tiepida nel ‘mash tun’, per trasformare gli amidi in zucchero fermentabile.
Fermentazione - Il liquido dolciastro (wort) viene scaricato in un largo grande contenitore (washback). Viene aggiunto il lievito ed inizia la fermentazione che continua per circa 50 ore, per trasformare gli zuccheri in alcol. Il prodotto risultante (wash) è una birra acquosa con contenuto alcolico per volume di circa 8%.
Distillazione - Il wash viene distillato due volte (occasionalmente 3) in due distinti alambicchi discontinui in rame (pot still). Solo il cuore della seconda distillazione (spirit) viene tenuto per la maturazione.
Maturazione (botte - cask) - Il whisky viene fatto maturare in botti ex-bourbon o ex-sherry, che devono essere costruite con legno di quercia. Il tipo e la qualità del legno, la frequenza del riempimento nonché il precedente contenuto della botte, hanno un profondo effetto sulla qualità finale ed il suo carattere.
Per essere chiamato Scotch, la botte deve invecchiare in Scozia per almeno tre anni, dove il clima locale e le caratteristiche dei magazzini influenzano il whisky.
Con l’invecchiamento, il whisky acquista rotondità e profondità. Invecchiamenti tipici sono 8, 10, 12 o 15 anni. Alcuni possono continuare a maturare anche per 25 o 30 anni


Si riparte.
Giunti al ponte di Gairnshiel Lodge si scende dal pullman per sicurezza.
 
Si risale dopo il ponte per dirigersi verso Ballater, per visitare 

la Crathie church, che è la chiesa frequentata dalla famiglia reale. La regina Vittoria del Regno Unito frequentò la chiesa dal 1848, e da allora ogni sovrano britannico ha frequentato la Crathie Kirk. La famiglia reale britannica partecipò alla funzione religiosa a Crathie Kirk la domenica dopo la morte di Diana, principessa del Galles, la mattina del 31 agosto 1997.

Caratteristica la cabina telefonica rossa, posta sulla stradina che conduce alla chiesa. 

Di nuovo in viaggio, ci si ferma ad

Aberdeen, che è la terza città più popolosa della Scozia, avendo una popolazione di poco più di 200 mila abitanti. Viene soprannominata la Città di Granito e la Città d'Argento. Dalla metà del XVIII alla metà del XX secolo gli edifici di Aberdeen sono stati infatti edificati utilizzando il granito grigio, estratto da cave locali, le cui inclusioni di mica scintillano al sole.

L'area su cui sorge Aberdeen è stata colonizzata da almeno 8000 anni, quando vennero edificati dei villaggi preistorici alla foce dei due fiumi Dee e Don. La città sorse come due borghi separati: Old Aberdeen alla foce del Fiume Don e New Aberdeen, un insediamento di pescatori e commercianti, dove il canale Denburn entra nella foce del fiume Dee. 

L'antico piccolo villaggio di pescatori esiste ancora oggi e si chiama Footdee: è caratterizzato dalla presenza di basse case per ripararsi dal vento delle tempeste.

Old Aberdeen occupa approssimativamente il sito su cui sorgeva Aberdon, il primo insediamento di Aberdeen; la parola significa letteralmente "alla confluenza del Don" (con il mare). Il nome moderno, Aberdeen, significa letteralmente "tra il Dee (l'altro fiume locale) e il Don". Il prefisso celtico "Aber-" significa " confluenza di" in rapporto ai due fiumi. In latino medievale (o ecclesiastico) il nome era Aberdonia.


Le due università cittadine, l'Università di Aberdeen, fondata nel 1495 e l'Università Robert Gordon,  cui fu riconosciuto lo status di Università solo nel 1992, hanno reso Aberdeen il centro educativo più importante del nordest della Scozia. A fianco il King's College, l'università di Aberdeen
La Cattedrale di San Machar (o, più formalmente, la Chiesa Madre di San Machar) tecnicamente non è una cattedrale, in quanto non è stata la sede di un vescovo.
Una leggenda narra di come Dio abbia ordinato a Machar di costruire una chiesa dove un fiume si piega nella forma di un vescovo, prima di sfociare in mare. Il fiume Don in effetti si piega in questo modo appena sotto il luogo dove sorge la Cattedrale. Secondo la leggenda, San Machar fondò il luogo di culto  circa nel 580. 

La chiesa fu sostituita da una cattedrale normanna nel 1131. Della cattedrale originale quasi nulla sopravvive oggi. Vi sono invece numerose tombe di vescovi.
A lato, l'ingresso della chiesa.
La città si affaccia sul mare per un lungo tratto con coste sabbiose. Dalla scoperta del petrolio del Mare del Nord negli anni settanta, si è guadagnata altri soprannomi quali Capitale europea del petrolio e Capitale europea dell'energia.
L'augurio usato in città è "Happy to meet, sorry to part, happy to meet again" ("Felici di incontrarci, dispiaciuti di separarci, felici di incontrarci ancora").


La cronaca continua.

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