L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l'acronimo UNESCO) è stata fondata durante la Conferenza dei Ministri Alleati dell'Educazione (CAME) che si è svolta tra il 1° e il 16 novembre 1945.
La Costituzione dell'UNESCO è stata firmata il 16 novembre 1945 e la
sua entrata in vigore è del 4 novembre 1946, dopo la ratifica da parte
di venti Stati.
La sede mondiale dell'UNESCO si trova a Parigi.
Quella di sito patrimonio dell'umanità
è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del
patrimonio dell'umanità, o nella sua accezione inglese World Heritage
List, della Convenzione sul patrimonio dell'umanità.
Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato
nella riunione del 40° Comitato per il patrimonio dell'umanità a
Istanbul tra il 10 e il 17 luglio 2016, la lista è composta da un totale
di 1052 siti (di cui 814 beni culturali, 203 naturali e 35 misti) presenti in 165 stati del mondo.
Per essere iscritto tra i patrimoni dell'umanità, un sito deve rispettare almeno uno dei seguenti 10 criteri:
1. rappresentare un capolavoro del genio creativo umano;
2. testimoniare un cambiamento
considerevole culturale in un dato periodo sia in campo archeologico
sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico;
3. apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà;
4. offrire un esempio eminente di un tipo
di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante
uno dei periodi della storia umana;
5. essere un esempio eminente dell'interazione umana con l'ambiente;
6. essere direttamente associato a
avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie
aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in
associazione ad altri punti);
7. rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale;
8. essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici;
9. essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell'evoluzione dell'ecosistema;
10. contenere gli habitat naturali più
rappresentativi e più importanti per la conservazione delle
biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore
universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della
conservazione.
In Croazia ci sono ben sette siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco, più uno che è in comune con la Bosnia Erzegovina. Noi ne abbiamo visti cinque.
1. Complesso storico di Spalato con il Palazzo di Diocleziano (1979)2. Città vecchia di Ragusa (1979-1994)
3. Parco nazionale dei laghi di Plitvice (1979-2000)
4. Complesso episcopale della Basilica Eufrasiana nel centro storico di Parenzo (1997)
5. Città storica di Traù (1997)
6. Cattedrale di San Giacomo a Sebenico (2000)
7. Piana di Cittavecchia (2008)
8. Cimiteri di tombe medievali stećci (2016)
1. Complesso storico di Spalato con il Palazzo di Diocleziano (1979)
La reggia imperiale è una delle opere
architettoniche più preziose della tarda antichità, non soltanto per
l’ottimo stato di conservazione d’alcune parti e complessi originali, ma
anche per una serie di forme architettoniche che anticipano l’arte
paleocristiana, bizantina e dell’alto Medioevo. La cattedrale fu eretta
nel Medioevo, facendo uso dei materiali dell’antico mausoleo romano.
All’interno delle mura romane si trova un armonioso complesso costituito
da chiese romaniche del XII e XIII secolo, fortezze medievali e palazzi
in stile gotico, rinascimentale e barocco.
2. Città vecchia di Ragusa (1979-1994)
"Perla dell’Adriatico”, divenne
un’importante potenza mediterranea nel XIII secolo. Questa città del
basso Medioevo, costruita in base a un piano urbanistico ben preciso,
sorge nel tratto meridionale della costa croata, sulla sponda orientale
dell’Adriatico. Con il suo centro storico accovacciato ai piedi del
monte Srđ, Dubrovnik (Ragusa) ha saputo conservare, sino ai nostri
giorni, il suo carattere di singolare nucleo urbano definito dalle mura
cittadine, importante nella storia dello sviluppo urbanistico europeo.
Sebbene sia stata fortemente danneggiata dal terremoto del 1667,
Dubrovnik è riuscita a conservare le proprie chiese gotiche,
rinascimentali e barocche e tanti conventi, palazzi e fontane.
3. Parco nazionale dei laghi di Plitvice (1979-2000)
Plitvice deve render grazie alla bellezza e
all’insuperabile suggestività del tufo e della vegetazione dell’area.
La formazione del tufo e la delimitazione del letto del fiume hanno dato
vita a una sequela di 16 laghetti (i Laghi di Plitvice) che
rappresentano un grandioso fenomeno architettonico naturale immerso in
una natura incontaminata, ricca di fitti boschi abitati da orsi, lupi e
da tante altre specie animali e vegetali molto rare.
4. Complesso episcopale della Basilica Eufrasiana nel centro storico di Parenzo (1997)
(noi non ci siamo stati)
Il complesso della cattedrale di Parenzo
in Istria prende il nome dal vescovo Eufrasio il quale, a metà del VI
secolo, decise di ricostruirla e abbellirla con i suoi famosi mosaici.
Prima degli interventi voluti da Eufrasio, su questo stesso luogo
sorgevano almeno due edifici sacri d’epoca paleocristiana. La basilica,
l’atrio, il battistero e l’episcopio di Parenzo (città nella quale
l’avvento del cristianesimo risale al IV secolo) sono fulgidi esempi
d’architettura sacra, mentre la basilica spicca per lo straordinario
connubio di elementi architettonici classicistici e bizantini. L’abside è
riccamente decorata con alcuni dei mosaici più preziosi d’Europa.
5. Città storica di Traù (1997)
Trogir (Traù) è uno straordinario
esempio di continuità urbana. La pianta ortogonale delle vie di questo
centro abitato isolano risale all’età ellenistica. I suoi
amministratori, succedutisi nel tempo, hanno abbellito la città con
bellissimi edifici pubblici, palazzi e fortificazioni. Le sue belle
chiese romaniche sono ricche d’elementi rinascimentali e barocchi.
L’edificio di maggior prestigio di Trogir è la sua cattedrale, col
portale dell’ingresso occidentale che è un capolavoro attribuito al
maestro Radovan e uno degli esempi dell’arte romanico-gotica più
significativi di tutta la Croazia.
Il critico Bernard Berenson la definì come una delle poche città che annoverano tante opere d'arte in così poco spazio.
6. Cattedrale di San Giacomo a Sebenico (2000)
Criterio I - Le caratteristiche
strutturali della cattedrale di San Giacomo a Sebenico ne fanno un
edificio unico ed eccezionale in cui le forme gotiche e rinascimentali
sono state fuse armonicamente.
Criterio II - La cattedrale di San Giacomo
è il risultato fecondo di intensi scambi fra tre regioni culturalmente
diverse: l'Italia centro-settentrionale, la Dalmazia e la Toscana nei
secoli XV e XVI. Questi interscambi hanno creato le condizioni per
soluzioni uniche ed eccezionali ai problemi tecnici e strutturali
relativi alla costruzione della copertura e della cupola.
Criterio IV - La cattedrale di San Giacomo
a Sebenico è una testimonianza unica del passaggio dal Gotico al
Rinascimento in un'architettura religiosa.
7. Piana di Cittavecchia (2008)
(noi non ci siamo stati)
A partire dal 2008, l'UNESCO ha inserito
la piana di Cittavecchia tra i patrimoni dell'umanità. La sua iscrizione
è dovuta al fatto che è praticamente rimasta invariata rispetto a come
appariva nel IV secolo a.C., quando venne colonizzata dai Greci ioni. La
pianura è da sempre famosa per le coltivazioni di uva e olive. Il sito
è classificato tra quelli di importanza culturale a causa degli antichi
muri in pietra, e mostra un sistema di lottizzazione usato dai Greci
(chora).
8. Cimiteri di tombe medievali stećci (2016)
(noi non ci siamo stati)
Stećak è il nome che identifica le
pietre tombali monumentali risalenti al Medioevo che si trovano sparse
in Bosnia Erzegovina e in alcune zone delle odierne Croazia,
Montenegro e Serbia, nelle zone che erano comprese nei confini del Regno
di Bosnia. Ne sono stimate circa 60.000 in Bosnia Erzegovina e altre
10.000 nei paesi vicini. Le pietre iniziarono ad apparire nel corso
dell'XI secolo per raggiungere la massima diffusione nel XIV e XV secolo,
prima di scomparire sotto la dominazione ottomana. Si trattava di una
tradizione della chiesa bosniaca per fedeli sia cattolici che ortodossi.
Gli epitaffi riportati sulle pietre sono scritti in alfabeto cirillico
bosniaco. La più ampia collezione di Stećak si trova presso la città di
Radimlja, in Erzegovina.
Dal 15 luglio 2016, 30 siti cimiteriali di
pietre tombali stećci in Bosnia Erzegovina e nei tre paesi
confinanti sono stati iscritti nella lista del Patrimonio dell'umanità
dell'UNESCO.
Aggiungo un altro sito, non della Croazia bensì dell'Italia.
La città di Vicenza (1994) e le Ville del Palladio nel Veneto (1996)
Rappresenta un capolavoro del genio
creativo umano e mostra un importante scambio di valori esprimendo
eccezionalità negli sviluppi dell'architettura e delle tecnologie,
dell'arte monumentale, urbanistica e paesaggistica. L'opera di Andrea
Palladio, fondata su uno studio approfondito dell'architettura romana
classica, ebbe un'influenza decisiva sull'evoluzione dell'architettura.
Il suo lavoro ha ispirato uno stile architettonico caratteristico (lo
stile palladiano) che si è successivamente diffuso in Europa e
nell'America del Nord.
Criteri iscrizione:
(i): Vicenza rappresenta un’opera
artistica unica fra le varie realizzazioni di Andrea Palladio, integrata
nel contesto storico e partecipe del suo carattere urbano. I complessi
architettonici di Palladio nel territorio di Venezia mostrano la
singolare impronta che l’artista è stato in grado di lasciare sul
territorio vista la relazione formale tra le ville ed il paesaggio
veneto, che rivela una qualità unica che gli conferisce un valore
universale.
(ii): Attraverso la sua architettura la
città e le architetture del Palladio sul territorio del Veneto hanno
esercitato un’eccezionale influenza sull’architettura, l’urbanistica e
il cultural landmark nella maggior parte dei paesi europei e in tutto
il mondo.
Non mi si consideri irriverente se
mi concedo uno scherzetto: quando anche il MIO SITO sarà nella lista
dei patrimoni Unesco, ci sarà la motivazione
"Per l'immane fatica nel rendere omaggio a tutte le meraviglie viste nelle svariate gite".
A presto.
Nessun commento:
Posta un commento