venerdì 14 ottobre 2016

Patrimoni umanità in Croazia



L'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'Educazione, la Scienza e la Cultura (in inglese United Nations Educational, Scientific and Cultural Organization, da cui l'acronimo UNESCO) è stata fondata durante la Conferenza dei Ministri Alleati dell'Educazione (CAME) che si è svolta tra il 1° e il 16 novembre 1945. La Costituzione dell'UNESCO è stata firmata il 16 novembre 1945 e la sua entrata in vigore è del 4 novembre 1946, dopo la ratifica da parte di venti Stati.
La sede mondiale dell'UNESCO si trova a Parigi.
Quella di sito patrimonio dell'umanità è la denominazione ufficiale delle aree registrate nella lista del patrimonio dell'umanità, o nella sua accezione inglese World Heritage List, della Convenzione sul patrimonio dell'umanità.
Secondo l'ultimo aggiornamento effettuato nella riunione del 40° Comitato per il patrimonio dell'umanità a Istanbul tra il 10 e il 17 luglio 2016, la lista è composta da un totale di 1052 siti (di cui 814 beni culturali, 203 naturali e 35 misti) presenti in 165 stati del mondo.
Per essere iscritto tra i patrimoni dell'umanità, un sito deve rispettare almeno uno dei seguenti 10 criteri:
1. rappresentare un capolavoro del genio creativo umano;
2. testimoniare un cambiamento considerevole culturale in un dato periodo sia in campo    archeologico sia architettonico sia della tecnologia, artistico o paesaggistico;
3. apportare una testimonianza unica o eccezionale su una tradizione culturale o della civiltà;
4. offrire un esempio eminente di un tipo di costruzione architettonica o del paesaggio o tecnologico illustrante uno dei periodi della storia umana;
5. essere un esempio eminente dell'interazione umana con l'ambiente;
6. essere direttamente associato a avvenimenti legati a idee, credenze o opere artistiche e letterarie aventi un significato universale eccezionale (possibilmente in associazione ad altri punti);
7. rappresentare dei fenomeni naturali o atmosfere di una bellezza naturale e di una importanza estetica eccezionale;
8. essere uno degli esempi rappresentativi di grandi epoche storiche a testimonianza della vita o dei processi geologici;
9. essere uno degli esempi eminenti dei processi ecologici e biologici in corso nell'evoluzione dell'ecosistema;
10. contenere gli habitat naturali più rappresentativi e più importanti per la conservazione delle biodiversità, compresi gli spazi minacciati aventi un particolare valore universale eccezionale dal punto di vista della scienza e della conservazione.



In Croazia ci sono ben sette siti dichiarati patrimonio dell'umanità dall'Unesco, più uno che è in comune con la Bosnia Erzegovina. Noi ne abbiamo visti cinque.
1. Complesso storico di Spalato con il Palazzo di Diocleziano (1979)
2. Città vecchia di Ragusa (1979-1994)
3. Parco nazionale dei laghi di Plitvice (1979-2000)
4. Complesso episcopale della Basilica Eufrasiana nel centro storico di Parenzo (1997)
5. Città storica di Traù (1997)
6. Cattedrale di San Giacomo a Sebenico (2000)
7. Piana di Cittavecchia (2008)
8. Cimiteri di tombe medievali stećci (2016)

 

1. Complesso storico di Spalato con il Palazzo di Diocleziano (1979)

La reggia imperiale è una delle opere architettoniche più preziose della tarda antichità, non soltanto per l’ottimo stato di conservazione d’alcune parti e complessi originali, ma anche per una serie di forme architettoniche che anticipano l’arte paleocristiana, bizantina e dell’alto Medioevo. La cattedrale fu eretta nel Medioevo, facendo uso dei materiali dell’antico mausoleo romano. All’interno delle mura romane si trova un armonioso complesso costituito da chiese romaniche del XII e XIII secolo, fortezze medievali e palazzi in stile gotico, rinascimentale e barocco.





2. Città vecchia di Ragusa (1979-1994)

"Perla dell’Adriatico”, divenne un’importante potenza mediterranea nel XIII secolo. Questa città del basso Medioevo, costruita in base a un piano urbanistico ben preciso, sorge nel tratto meridionale della costa croata, sulla sponda orientale dell’Adriatico. Con il suo centro storico accovacciato ai piedi del monte Srđ, Dubrovnik (Ragusa) ha saputo conservare, sino ai nostri giorni, il suo carattere di singolare nucleo urbano definito dalle mura cittadine, importante nella storia dello sviluppo urbanistico europeo. Sebbene sia stata fortemente danneggiata dal terremoto del 1667, Dubrovnik è riuscita a conservare le proprie chiese gotiche, rinascimentali e barocche e tanti conventi, palazzi e fontane.



3. Parco nazionale dei laghi di Plitvice (1979-2000)

Plitvice deve render grazie alla bellezza e all’insuperabile suggestività del tufo e della vegetazione dell’area. La formazione del tufo e la delimitazione del letto del fiume hanno dato vita a una sequela di 16 laghetti (i Laghi di Plitvice) che rappresentano un grandioso fenomeno architettonico naturale immerso in una natura incontaminata, ricca di fitti boschi abitati da orsi, lupi e da tante altre specie animali e vegetali molto rare. 



4. Complesso episcopale della Basilica Eufrasiana nel centro storico di Parenzo (1997)
(noi non ci siamo stati)

Il complesso della cattedrale di Parenzo in Istria prende il nome dal vescovo Eufrasio il quale, a metà del VI secolo, decise di ricostruirla e abbellirla con i suoi famosi mosaici. Prima degli interventi voluti da Eufrasio, su questo stesso luogo sorgevano almeno due edifici sacri d’epoca paleocristiana. La basilica, l’atrio, il battistero e l’episcopio di Parenzo (città nella quale l’avvento del cristianesimo risale al IV secolo) sono fulgidi esempi d’architettura sacra, mentre la basilica spicca per lo straordinario connubio di elementi architettonici classicistici e bizantini. L’abside è riccamente decorata con alcuni dei mosaici più preziosi d’Europa.



5. Città storica di Traù (1997)


Trogir (Traù) è uno straordinario esempio di continuità urbana. La pianta ortogonale delle vie di questo centro abitato isolano risale all’età ellenistica. I suoi amministratori, succedutisi nel tempo, hanno abbellito la città con bellissimi edifici pubblici, palazzi e fortificazioni. Le sue belle chiese romaniche sono ricche d’elementi rinascimentali e barocchi. L’edificio di maggior prestigio di Trogir è la sua cattedrale, col portale dell’ingresso occidentale che è un capolavoro attribuito al maestro Radovan e uno degli esempi dell’arte romanico-gotica più significativi di tutta la Croazia.
Il critico Bernard Berenson la definì come una delle poche città che annoverano tante opere d'arte in così poco spazio.



 

6. Cattedrale di San Giacomo a Sebenico (2000)

Criterio I - Le caratteristiche strutturali della cattedrale di San Giacomo a Sebenico ne fanno un edificio unico ed eccezionale in cui le forme gotiche e rinascimentali sono state fuse armonicamente.
Criterio II - La cattedrale di San Giacomo è il risultato fecondo di intensi scambi fra tre regioni culturalmente diverse: l'Italia centro-settentrionale, la Dalmazia e la Toscana nei secoli XV e XVI. Questi interscambi hanno creato le condizioni per soluzioni uniche ed eccezionali ai problemi tecnici e strutturali relativi alla costruzione della copertura e della cupola.
Criterio IV - La cattedrale di San Giacomo a Sebenico è una testimonianza unica del passaggio dal Gotico al Rinascimento in un'architettura religiosa.


 




7. Piana di Cittavecchia (2008)

(noi non ci siamo stati)

A partire dal 2008, l'UNESCO ha inserito la piana di Cittavecchia tra i patrimoni dell'umanità. La sua iscrizione è dovuta al fatto che è praticamente rimasta invariata rispetto a come appariva nel IV secolo a.C., quando venne colonizzata dai Greci ioni. La pianura è da sempre famosa per le coltivazioni di uva e olive. Il sito è classificato tra quelli di importanza culturale a causa degli antichi muri in pietra, e mostra un sistema di lottizzazione usato dai Greci (chora).


 

8. Cimiteri di tombe medievali stećci (2016)

(noi non ci siamo stati)

Stećak è il nome che identifica le pietre tombali monumentali risalenti al Medioevo che si trovano sparse in Bosnia Erzegovina e in alcune zone delle odierne Croazia, Montenegro e Serbia, nelle zone che erano comprese nei confini del Regno di Bosnia. Ne sono stimate circa 60.000 in Bosnia Erzegovina e altre 10.000 nei paesi vicini. Le pietre iniziarono ad apparire nel corso dell'XI secolo per raggiungere la massima diffusione nel XIV e XV secolo, prima di scomparire sotto la dominazione ottomana. Si trattava di una tradizione della chiesa bosniaca per fedeli sia cattolici che ortodossi. Gli epitaffi riportati sulle pietre sono scritti in alfabeto cirillico bosniaco. La più ampia collezione di Stećak si trova presso la città di Radimlja, in Erzegovina.
Dal 15 luglio 2016, 30 siti cimiteriali di pietre tombali stećci in Bosnia Erzegovina e nei tre paesi confinanti sono stati iscritti nella lista del Patrimonio dell'umanità dell'UNESCO.



Aggiungo un altro sito, non della Croazia bensì dell'Italia.



La città di Vicenza (1994) e le Ville del Palladio nel Veneto (1996)


Rappresenta un capolavoro del genio creativo umano e mostra un importante scambio di valori esprimendo eccezionalità negli sviluppi dell'architettura e delle tecnologie, dell'arte monumentale, urbanistica e paesaggistica. L'opera di Andrea Palladio, fondata su uno studio approfondito dell'architettura romana classica, ebbe un'influenza decisiva sull'evoluzione dell'architettura. Il suo lavoro ha ispirato uno stile architettonico caratteristico (lo stile palladiano) che si è successivamente diffuso in Europa e nell'America del Nord.

Criteri iscrizione:

(i): Vicenza rappresenta un’opera artistica unica fra le varie realizzazioni di Andrea Palladio, integrata nel contesto storico e partecipe del suo carattere urbano. I complessi architettonici di Palladio nel territorio di Venezia mostrano la singolare impronta che l’artista è stato in grado di lasciare sul territorio vista la relazione formale tra le ville ed il paesaggio veneto, che rivela una qualità unica che gli conferisce un valore universale.

(ii): Attraverso la sua architettura la città e le architetture del Palladio sul territorio del Veneto hanno esercitato un’eccezionale influenza sull’architettura, l’urbanistica e il cultural landmark nella maggior parte dei paesi europei e in tutto il mondo.






Non mi si consideri irriverente se mi concedo uno scherzetto: quando anche il MIO SITO sarà nella lista dei patrimoni Unesco, ci sarà la motivazione

"Per l'immane fatica nel rendere omaggio a tutte le meraviglie viste nelle svariate gite".

A presto.
















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