venerdì 26 ottobre 2018

Le capitali baltiche - Castello di Trakai


9 settembre: Castello di Trakai.

Trakai è una cittadina appartenente alla Contea di Vilnius: si trova in una regione lacustre a 30 km ad ovest dalla capitale lituana. E’ circondata da diversi laghi tra cui Galvė, nel quale, sopra un'isola, sorge fin dal XIV secolo un castello più volte ricostruito. Trakai vanta un illustre passato e un importante patrimonio artistico, essendo stata uno dei principali centri del Granducato di Lituania. All'interno della città vive una delle più importanti e antiche comunità caraite d'Europa.


Vitoldo, noto anche come Vytautas il Grande, Granduca di Lituania dal 1401 al 1430, è considerato il più grande sovrano lituano del Medioevo e in Lituania è ancora oggi considerato un eroe nazionale.

Nel 1397 era a capo di uno Stato esteso dal Mar Baltico al Mar Nero: in cerca di soldati fidati per rafforzare il proprio esercito, li trovò tra i caraiti, un popolo di ceppo e lingua turchi originario della Crimea, e portò con sé quattrocento famiglie.
Nel 1410 Vitoldo guidò l'esercito polacco-lituano nella vittoriosa battaglia di Grunwald, che pose definitivamente fine al potere dell'Ordine Teutonico. Dipinto di Jan Matejko presente anche nel castello. Vitoldo è il personaggio centrale in rosso. 

La comunità di caraiti, persa con il tempo la propria funzione militare, si stabilì definitivamente nella nuova patria, dando vita a Trakai a un'originale architettura;
Foto di Luxetowiec - Opera propria


le loro case di legno, a un piano, presentano ancora oggi tutte rigorosamente tre finestre sulla facciata: «Una per Dio, una per la famiglia, una per il granduca Vitoldo». La porta non si apre mai sulla strada, ma sempre sul retro o sul fianco. Foto di Nikater - Opera propria

Oggi la comunità è ridotta a poche centinaia di persone.
A tre finestre è anche la kenessa di Trakai, tempio del culto caraita. Foto di Nikater – Opera propria. 


Trakai è inserita nell’omonimo parco nazionale, un’area protetta di circa 8.200 ettari (si tratta del parco nazionale più piccolo di tutta la Lituana), un parco che conta ben 32 laghi che ne coprono circa un quinto dell’intera superficie.
Nella foto, la statua in legno in onore di Vytautas il Grande che si trova nel parco vicino al castello.




Su un’isola del lago Galve è situato il castello di mattoni rossi e tetti aguzzi che desta ammirazione già dal primo impatto visivo, da lontano. Il complesso, perfettamente restaurato, è l‘unico rimasto tra tutti i castelli che sorgevano sulle isole disseminate nei laghi della Lituania. Si raggiunge percorrendo una passerella di legno di circa trecento metri,



ammirando gli imbarcaderi in cui sostano barche di tutti i tipi che offrono gite sul lago.

La costruzione fu iniziata nel XIV secolo da Kęstutis (1297-1382), il Granduca di Lituania che, secondo una leggenda, viveva con sua moglie Birutė nella città vecchia di Trakai. Ma Birutė, proveniente dalla costa della Lituania, non amava vivere a Trakai in quanto priva di acqua; 


per questo motivo il duca decise di far erigere un nuovo castello in una penisola circondata da laghi solo per compiacere sua moglie. 
Il castello divenne la residenza principale dei Granduchi di Lituania, negli anni in cui Trakai era la capitale del Paese. Costruito in stile gotico, comprendeva un palazzo e una torre residenziale circondati da solide mura difensive. Vytautas il Grande, figlio di Kęstutis, salito al potere dopo anni di battaglie per il trono, ne riprese la costruzione fino al 1409.

Trakai, e con essa il Castello, da posizione strategica al centro del regno, perse pian piano importanza quando la capitale fu trasferita a Vilnius nel 16° secolo anche se per un lungo periodo rimase una delle residenze preferite dei nobili lituani. Durante il dominio di Sigismondo II Augusto, il castello fu ristrutturato in stile rinascimentale e servì da residenza reale per un breve periodo di tempo, dopodiché fu utilizzato come prigione fino al XVI secolo

Durante le guerre contro il Granducato di Mosca nel XVII secolo, il castello fu seriamente danneggiato e non venne ricostruito, cadendo gradualmente in rovina. Nel corso dell'Ottocento, è stato avviato un piano per la ricostruzione: gli affreschi originali sono stati conservati e copiati dal pittore Wincenty Smokowski. La Commissione Archeologica Imperiale ha iniziato a documentare i resti esistenti del castello nel 1888. Si prepararono alcuni modelli ipotizzando come avesse potuto essere il Castello nei suoi anni migliori. 

Nel 1905 le autorità imperiali russe decisero di ripristinarlo parzialmente. La prima fase della ricostruzione avvenne durante e dopo la Prima Guerra Mondiale. Tra il 1935 e il 1941, parti del muro del Palazzo Ducale furono rinforzate e la torre del sud-est fu ricostruita, comprese le sezioni delle sue mura. I restauratori lituani e polacchi avevano lavorato al progetto, ma i lavori  furono interrotti allo scoppio della seconda grande guerra. Alla fine del conflitto  iniziò un grande progetto di ricostruzione in stile barocco: le opere sono iniziate tra il 1951 e il 1952 e la parte principale è stata completata nel 1961. 

Le pietre di cava originali e i mattoni in cotto sono stati sostituiti da più economici mattoni forati e le zone restaurate sono ben evidenti, ma almeno così il castello ha ripreso il suo aspetto migliore e ora ospita da ormai più di mezzo secolo un interessante museo, uno dei maggiori punti di riferimento in Lituania per la storia e la cultura del paese. 


Ho scattato numerose fotografie ma non sempre con buoni risultati, per via della poca luce, della fretta e della gente, ma le propongo ugualmente. Scorcio del cortile


Vecchia gogna.


Due archi. 


Riscaldamento dell'epoca. 


Accesso ai sotterranei. 


Dettaglio del ponte levatoio. 


Un arazzo. 


Armatura


Armi. 


Il pugnale della misericordia, così chiamato perché a forma di stiletto serviva a uccidere i feriti non trasportabili per evitare loro la cattura e la tortura da parte del nemico. 



Corazza con, in alto a destra nell'immagine, sinistra nel corpo, il foro per far penetrare il pugnale della misericordia. 


Una sala. 


Vytautas il Grande aspetta la corona, a sinistra, mentre a destra suo cugino gliela sottrae. In alto, sopra Vitoldo, l'immagine della Madonna


Costumi caraiti. 


Abitazione caraita. 


Oggetti vari (a me sembra una piccola sella). 


La sala del tribunale (impossibile fare una foto decente). 


Sala con due troni (secondo la guida però non era una sala del trono).

Ci sarebbe altro ancora ma c'è un limite a tutto. Usciamo, guardiamo ancora una casa tipica e le immancabili bancarelle con ambra di tutti i tipi e prezzi e ce ne andiamo a pranzo, 

al ristorante Bona Lounge dove, con una bellissima vista sul lago e il castello, gustiamo una zuppa con gli ottimi kibinai.
Nel pomeriggio visitiamo Vilnius, quindi apro una nuova pagina. La cronaca continua.


 





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