Sono andata con la solita agenzia Partiti e contenti a fare un tour dell'Olanda dal 30 aprile al 6 maggio 2018. Vista la distanza da percorrere abbiamo fatto due tappe, una all'andata e una al ritorno: la prima tappa è stata a Reims.
I Paesi Bassi (in olandese Nederland), spesso impropriamente indicati come Olanda, sono una delle quattro nazioni costitutive del Regno dei Paesi Bassi; si trovano principalmente in Europa ma comprendono anche i cosiddetti Paesi Bassi caraibici (isole di Bonaire, Saba e Sint Eustatius, che hanno lo status di municipalità speciali).
La parte europea confina a sud con il Belgio
e ad est con la Germania;
a nord e a ovest è bagnata dal Mare del Nord. La capitale costituzionale è Amsterdam,
mentre quella esecutiva
e legislativa
è L'Aia. Le
altre due città principali sono Rotterdam e Utrecht.
Il Regno dei Paesi Bassi agisce come
nazione unitaria in materia di difesa, politica estera e cittadinanza,
mentre i Paesi Bassi, quale nazione costitutiva, agiscono come
nazione indipendente per tutte le altre materie (ad esempio interni, sanità, istruzione e trasporti).
I Paesi Bassi hanno avuto un vasto impero coloniale che, al momento della sua massima espansione (XVII secolo), ne fece la principale potenza del commercio
mondiale e la culla del capitalismo.
Sono tra gli Stati fondatori della CECA,
della CEE,
e dell'Unione europea. Dal 2013
il loro sovrano è re Guglielomo Alessandro, mentre dal 2010 il capo del Governo è Mark Rutte.
Nella foto Re
Guglielmo Alessandro il 30 aprile 2013, con la moglie Màxima e le
figlie, le principesse Catharina-Amalia, Alexia e Ariane.
La superficie totale dei Paesi Bassi è di 41 543 km² (paragonabile
alla superficie della Svizzera che è di 41 285 km²). La principale caratteristica
della geografia olandese è la piattezza del territorio: circa metà del
territorio si trova a meno di un metro sopra il livello del mare ed una
parte consistente (20% della superficie totale, in cui risiede il 21%
della popolazione) è sotto il livello del mare. Una catena di dune e dighe
lungo le coste e le rive dei fiumi principali impediscono che queste
zone vengano inondate, mentre numerose stazioni di pompaggio provvedono a
rimuovere l'acqua piovana in eccesso.
La lotta per strappare il territorio al mare ed ai fiumi è uno
dei temi ricorrenti della storia e della geografia olandese. Infatti
buona parte del territorio è costituito da polder, una fascia costiera situata sotto il livello dell'alta
marea, ma sottratta al mare da opere di bonifica, tipica dei Paesi
Bassi. Con la costruzione di una diga si isola una superficie più o meno
ampia di terreno costiero, che viene suddivisa per mezzo di argini e
sbarramenti in bacini minori da cui si elimina l'acqua con un complesso
sistema di chiuse. I terreni così acquisiti vengono successivamente resi
coltivabili: gli Olandesi, all'epoca dei primi polder nel 1600, lo
facevano eliminando il sale di cui era impregnato il terreno dopo il
prosciugamento. Infatti vi piantavano il cavolo cappuccio, famoso per la sua capacità di assorbimento del sale.
Il punto più elevato dei Paesi Bassi è il Vaalserberg (321 m s.l.m.), nell'estremo sud-est del paese.
La rete idrografica olandese ha caratteristiche peculiari. I Paesi
Bassi sono divisi in due parti principali da un intricato sistema di
fiumi che ha origine dalla Schelda e soprattutto dalla Mosa e dal Reno, che in territorio olandese formano un complicato delta i cui rami principali sono noti come Waal, Lek, IJssel e Amstel. Nella foto la Mosa a Maastricht.
Questa divisione è rilevante anche dal punto di vista culturale,
come evidenziato dai differenti dialetti parlati nel nord e nel sud, ed
ancor più dalla predominanza cattolica nella regione a sud dei fiumi e protestante calvinista nel nord, in particolare nelle province frisone a nord dell'IJssel.
Per altre informazioni rimando alle numerose pagine rintracciabili in rete. Veniamo dunque alla nostra gita.
30 aprile: partenza dalla Val di Susa e arrivo a Reims.
Per altre informazioni rimando alle numerose pagine rintracciabili in rete. Veniamo dunque alla nostra gita.
30 aprile: partenza dalla Val di Susa e arrivo a Reims.
Reims è un comune francese situato nel dipartimento della Marna. Il nome è di origine celtica, dal ceppo belga dei Remi. I Romani la chiamavano Durocortorum; era raggiunta da ben otto strade commerciali e Cesare nel 57 a.C. la creò capitale della Gallia conquistata.
Fu sede vescovile, e gli arcivescovi di Reims esercitarono funzioni
importanti nella storia di Francia.
La cattedrale metropolitana di Nostra Signora di Reims è uno dei più alti esempi di arte gotica in Europa, costruita sul sito dove sorgevano le precedenti cattedrali. La prima fu fatta costruire dal vescovo di Reims, Nicasio, nel IV secolo d.C., sui resti di una chiesa protocristiana che sorgeva sulle terme gallo-romane dell'antica Durocortorum. In essa Clodoveo fu battezzato da san Remigio, vescovo di Reims, nel 496, con l'olio crismale contenuto in una fiala, divenendo così il primo re cattolico dei Franchi.
Secondo Incmaro, arcivescovo di Reims (circa 802 - 882), un angelo, in forma di colomba, avrebbe portato questa fiala a san Remigio di Reims, per ungere la fronte di Clodoveo I al suo battesimo. Né i contemporanei, né Gregorio di Tours riferiscono questo miracolo, che appartiene tuttavia alla tradizione orale della Chiesa di Reims. Secondo questa tradizione, Incmaro accredita l'idea che "Dio, dunque, e Dio solo fa il re, con l'aiuto visibile del servizio sacerdotale." Nel contesto politico dell'epoca, le «pie menzogne» di Incmaro erano finalizzate a favorire il ritorno all'ordine politico, alla stabilità dinastica e, allo stesso tempo, assicurare il potere spirituale degli arcivescovi di Reims.
Nella cattedrale vennero celebrate le incoronazioni di quasi tutti i re di Francia (non, per esempio, quelle di Ugo Capeto, Luigi VII, Enrico IV, Napoleone), fino all'incoronazione nel 1825 di Carlo X. Giovanna d'Arco, dopo la vittoria di Orléans e la liberazione del re che era stato "esiliato" a Bourges, il 17 luglio 1429 accompagnò Carlo VII a Reims per l'incoronazione, ma fu catturata dai Borgognoni, giudicata per eresia e condannata al rogo.
Foto dell'altare dedicato a santa Giovanna d'Arco all'interno della Cattedrale.
Durante la Rivoluzione francese fu trasformata in tempio della Dea Ragione e gran parte degli antichi arredi furono dispersi o distrutti. Nel 1875 l'Assemblea Nazionale Francese votò un finanziamento per la riparazione della facciata e delle balaustre. La facciata è la parte più bella dell'edificio, e uno dei grandi capolavori del Medioevo.
Nel 1914, durante la Prima guerra mondiale, sotto il fuoco d'artiglieria tedesco crollarono il tetto, la gran parte del soffitto a volte, numerosi elementi decorativi (tra cui i cicli scultorei del portale maggiore), mentre le vetrate (già sostituite in gran numero, dai canonici, con vetri neutri nel corso del XVIII secolo) andarono in frantumi. Al disastro arrecato dalla guerra seguì una notevole opera di ricostruzione, possibile anche grazie alle sovvenzioni della famiglia Rockefeller, che terminò nel 1938, con una cerimonia avvenuta il 14 luglio.
L'8 luglio 1962 il presidente francese Charles de Gaulle e il cancelliere tedesco Konrad Adenauer tennero nella cattedrale una cerimonia che suggellò la riconciliazione tra i loro due paesi 17 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale.
La targa ricordo dell'evento.
La pianta della cattedrale di Reims è simile a quella di Chartres; la navata centrale, a dieci campate, misura 141, 17 m di lunghezza e 37,95 m di altezza; è fiancheggiata da navatelle e termina in un coro circolare a cappelle radiali, preceduto da un corto transetto con navate laterali.
All’interno la controfacciata è, singolarmente, ornata di sculture, raffiguranti scene dell’infanzia di Gesù, della vita di San Giovanni Battista, e di statue di profeti in nicchie separate da pannelli decorativi a fogliami, che richiamano i grandi capitelli della navata: doveva essere un omaggio ai re appena incoronati.
La cattedrale assunse l'aspetto attuale entro la fine del XIII secolo, rimanendo incompiuta: delle sette torri inizialmente progettate furono erette solamente quelle del lato ovest, lasciate tuttavia prive della copertura a cuspide: pensate in origine per innalzarsi fino a 120 metri, non superarono la soglia degli 81.
I tre portali sono ricoperti di statue di grandi e piccole proporzioni. Il portale centrale, dedicato alla Vergine Maria, è sormontato da un rosone, scelta adottata anche per i portali minori, che garantisce maggiore illuminazione.
La "Galleria dei Re", che si snoda tra il rosone centrale e le torri campanarie, raccordando queste ultime al resto della facciata, mostra al centro la statua di Clodoveo, colto nel momento del battesimo, mentre ai lati si collocano i ritratti dei suoi successori.
L'interno della Cattedrale comprende una navata centrale con navate laterali, transetti con navate, un coro con doppie navate e un'abside con cappelle disposte a raggiera. Contiene statue in profusione, simili a quelle presenti all'esterno, e vetrate colorate del XIII secolo. Il rosone sopra il portone principale e la galleria sottostante sono di rara magnificenza.
La cattedrale possiede raffinati arazzi. Di questi la serie più importante e quella presentata da Robert de Lenoncourt, arcivescovo durante il regno di Francesco I, che rappresenta la vita della Vergine. Il transetto settentrionale contiene un organo in stile gotico. L'orologio astronomico del coro è ornato con curiose figure meccaniche. Ci sono diversi dipinti di Tintoretto, Nicolas Poussin e altri. Le vetrate del coro risalgono al XIII secolo.
Da non perdere le vetrate blu della cappella assiale, disegnate dall'artista contemporaneo Marc Chagall.
Interessante anche il modellino della cattedrale, all'interno della stessa
e la pietra tombale originale di uno degli architetti.
Il
tesoro della cattedrale contiene preziosi reliquiari, tra
cui
la Santa Ampolla, erede dell'antica ampolla che conteneva l'olio
crismale usato per l'unzione dei re di Francia durante la cerimonia
di incoronazione. Era conservata nell'Abbazia di Saint-Remi e fu
solennemente infranta il 7 ottobre 1793 a Reims sul basamento della statua di Luigi
XV che era stata già staccata e consegnata a una fonderia di
cannoni. Secondo altre fonti l'olio fu recuperato qualche giorno
prima della distruzione. Diluito con olio ordinario consentì una
nuova riserva d'olio santo, che fu utilizzato per le successive
consacrazioni. Un frammento della fiala fu recuperato ed è oggi
conservato nel tesoro della Cattedrale.
La cattedrale di Notre-Dame di Reims, l'abbazia di Saint-Remi e il palazzo di Tau sono inclusi nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dal 1991.
Passiamo per Piazza Royale: realizzata nel 1760 su progetto di Legendre, la piazza è caratteristica dell'epoca di Luigi XVI. La statua di Luigi XV, realizzata da Pigalle, non è sopravvissuta alla Rivoluzione. Quella che si vede oggi, di Cartellier, è stata posizionata durante la Restaurazione.
Il piedistallo, invece, è quello originale: vi si nota Pigalle seduto su pacchi di stoffa, sotto la protezione del re vestito alla romana
e a sinistra la legge che domina la forza.
Reims è famosa anche per la produzione del vino champagne
che viene esportato in tutto il mondo. Lo champagne prende il nome
dalla regione (Champagne sèche) con terreni argillosi e ondulati, poveri
e dediti al pascolo delle pecore; già ai tempi dei romani prosperava la
coltivazione della vite sui pendii soleggiati. San Remigio cita infatti
i vigneti nel suo testamento redatto nel 533.
La fama del vino della Champagne si diffuse per merito degli scambi commerciali, ma solo alla fine del XVII secolo il monaco dell'abbazia di Hautvilliers, Dom Pierre Pérignon, riuscì a ottenere una fermentazione naturale durante la quale il vino spumeggia mantenendo la limpidezza e, grazie alla "cuvée", cioè all'uso di uve di diversi vitigni, ottenne un ricco "bouquet". Risolto il problema dei contenitori con bottiglie robuste resistenti alla pressione del vino e alla loro chiusura con tappi di sughero legati da gabbiette metalliche, dalle cantine di Reims e di Épernay cominciarono ad uscire sempre più bottiglie, che anche le campagne napoleoniche contribuirono a far conoscere in Europa.
N.B. Molti ritengono queste affermazioni non del tutto esatte.
Le cantine, generalmente scavate nel gesso e molto vaste, a Reims e Épernay sono visitabili. I vini spumanti di altre regioni non possono usare il nome di champagne riservato allo spumante prodotto in una striscia collinosa della Champagne lunga circa 150 km e larga da 300 a 2000 metri.
Il tempo è tiranno, oltre che uggioso, quindi chiudiamo la giornata e ci rechiamo in albergo. La cronaca continua.
La cattedrale metropolitana di Nostra Signora di Reims è uno dei più alti esempi di arte gotica in Europa, costruita sul sito dove sorgevano le precedenti cattedrali. La prima fu fatta costruire dal vescovo di Reims, Nicasio, nel IV secolo d.C., sui resti di una chiesa protocristiana che sorgeva sulle terme gallo-romane dell'antica Durocortorum. In essa Clodoveo fu battezzato da san Remigio, vescovo di Reims, nel 496, con l'olio crismale contenuto in una fiala, divenendo così il primo re cattolico dei Franchi.
Secondo Incmaro, arcivescovo di Reims (circa 802 - 882), un angelo, in forma di colomba, avrebbe portato questa fiala a san Remigio di Reims, per ungere la fronte di Clodoveo I al suo battesimo. Né i contemporanei, né Gregorio di Tours riferiscono questo miracolo, che appartiene tuttavia alla tradizione orale della Chiesa di Reims. Secondo questa tradizione, Incmaro accredita l'idea che "Dio, dunque, e Dio solo fa il re, con l'aiuto visibile del servizio sacerdotale." Nel contesto politico dell'epoca, le «pie menzogne» di Incmaro erano finalizzate a favorire il ritorno all'ordine politico, alla stabilità dinastica e, allo stesso tempo, assicurare il potere spirituale degli arcivescovi di Reims.
Nella cattedrale vennero celebrate le incoronazioni di quasi tutti i re di Francia (non, per esempio, quelle di Ugo Capeto, Luigi VII, Enrico IV, Napoleone), fino all'incoronazione nel 1825 di Carlo X. Giovanna d'Arco, dopo la vittoria di Orléans e la liberazione del re che era stato "esiliato" a Bourges, il 17 luglio 1429 accompagnò Carlo VII a Reims per l'incoronazione, ma fu catturata dai Borgognoni, giudicata per eresia e condannata al rogo.
Foto dell'altare dedicato a santa Giovanna d'Arco all'interno della Cattedrale.
Durante la Rivoluzione francese fu trasformata in tempio della Dea Ragione e gran parte degli antichi arredi furono dispersi o distrutti. Nel 1875 l'Assemblea Nazionale Francese votò un finanziamento per la riparazione della facciata e delle balaustre. La facciata è la parte più bella dell'edificio, e uno dei grandi capolavori del Medioevo.
Nel 1914, durante la Prima guerra mondiale, sotto il fuoco d'artiglieria tedesco crollarono il tetto, la gran parte del soffitto a volte, numerosi elementi decorativi (tra cui i cicli scultorei del portale maggiore), mentre le vetrate (già sostituite in gran numero, dai canonici, con vetri neutri nel corso del XVIII secolo) andarono in frantumi. Al disastro arrecato dalla guerra seguì una notevole opera di ricostruzione, possibile anche grazie alle sovvenzioni della famiglia Rockefeller, che terminò nel 1938, con una cerimonia avvenuta il 14 luglio.
Anche
la seconda guerra mondiale arrecò a Reims gravi danni. Il 7 maggio
1945 vi fu firmata la resa della Germania agli Alleati, ripetuta il
giorno dopo a Berlino in presenza dei russi (data ufficiale).
L'8 luglio 1962 il presidente francese Charles de Gaulle e il cancelliere tedesco Konrad Adenauer tennero nella cattedrale una cerimonia che suggellò la riconciliazione tra i loro due paesi 17 anni dopo la fine della seconda guerra mondiale.
La targa ricordo dell'evento.
Anniversario amicizia franco-tedesca, Hollande e Merkel a Reims
Jul 16th, 2012. Tratto da International Post.
François
Hollande e Angela Merkel hanno messo l’Unione Europea al centro
dell’attenzione durante la celebrazione a Reims del 50°
anniversario della riconciliazione franco-tedesca siglata proprio in
questa città nel luglio del 1962 dal generale Charles de Gaulle e il
cancelliere Konrad Adenauer. Hollande e la Merkel hanno sottolineato
che le relazioni tra Parigi e Berlino sono cruciali per l’Europa, e
hanno affermato che l’unica via d’uscita dalla crisi è
concentrarsi sulla costruzione europea. Reims era stata occupata dai
prussiani nel 1870, distrutta dall’aviazione tedesca durante la
Prima Guerra Mondiale, è stata lo scenario anche della capitolazione
tedesca il 7 maggio 1945. Per questo Adenauer e De Gaulle la scelsero
per celebrare il tavolo della pace che nel luglio 1962 ha aperto la
strada alla più lunga fase di pace e prosperità della storia
europea. Davanti le vetrate decorate da Chagall e Knoebel, dopo aver
ascoltato un estratto di un’opera di Bach, Hollande ha proposto
alla Merkel di accordarsi e firmare un nuovo Trattato dell’Eliseo,
il patto con cui De Gaulle e Adenauer posero fine, il 22 gennaio
1963, ad una delle pagine più drammatiche del continente. Il
presidente francese ha così invitato la cancelliera tedesca a
“sancire ancora di più l’amicizia” tra i due paesi. “La
nostra amicizia inspira l’Europa”, ha detto Hollande, ricordando
che a Bruxelles “sono state poste le basi della nuoca architettura
dell’Unione Europea”.
La pianta della cattedrale di Reims è simile a quella di Chartres; la navata centrale, a dieci campate, misura 141, 17 m di lunghezza e 37,95 m di altezza; è fiancheggiata da navatelle e termina in un coro circolare a cappelle radiali, preceduto da un corto transetto con navate laterali.
All’interno la controfacciata è, singolarmente, ornata di sculture, raffiguranti scene dell’infanzia di Gesù, della vita di San Giovanni Battista, e di statue di profeti in nicchie separate da pannelli decorativi a fogliami, che richiamano i grandi capitelli della navata: doveva essere un omaggio ai re appena incoronati.
La cattedrale assunse l'aspetto attuale entro la fine del XIII secolo, rimanendo incompiuta: delle sette torri inizialmente progettate furono erette solamente quelle del lato ovest, lasciate tuttavia prive della copertura a cuspide: pensate in origine per innalzarsi fino a 120 metri, non superarono la soglia degli 81.
I tre portali sono ricoperti di statue di grandi e piccole proporzioni. Il portale centrale, dedicato alla Vergine Maria, è sormontato da un rosone, scelta adottata anche per i portali minori, che garantisce maggiore illuminazione.
La "Galleria dei Re", che si snoda tra il rosone centrale e le torri campanarie, raccordando queste ultime al resto della facciata, mostra al centro la statua di Clodoveo, colto nel momento del battesimo, mentre ai lati si collocano i ritratti dei suoi successori.
L'interno della Cattedrale comprende una navata centrale con navate laterali, transetti con navate, un coro con doppie navate e un'abside con cappelle disposte a raggiera. Contiene statue in profusione, simili a quelle presenti all'esterno, e vetrate colorate del XIII secolo. Il rosone sopra il portone principale e la galleria sottostante sono di rara magnificenza.
La cattedrale possiede raffinati arazzi. Di questi la serie più importante e quella presentata da Robert de Lenoncourt, arcivescovo durante il regno di Francesco I, che rappresenta la vita della Vergine. Il transetto settentrionale contiene un organo in stile gotico. L'orologio astronomico del coro è ornato con curiose figure meccaniche. Ci sono diversi dipinti di Tintoretto, Nicolas Poussin e altri. Le vetrate del coro risalgono al XIII secolo.
Da non perdere le vetrate blu della cappella assiale, disegnate dall'artista contemporaneo Marc Chagall.
Interessante anche il modellino della cattedrale, all'interno della stessa
e la pietra tombale originale di uno degli architetti.
Una
curiosità è che la Cattedrale di Reims aveva sul pavimento un
labirinto a pianta ottagonale. Questo venne distrutto nel Settecento
dal canonico Jacquemart, “Perché gli dava fastidio – scrive
Umberto Eco che lo ha scelto per la copertina del suo celebre romanzo
Il nome della rosa – l’uso giocoso che ne facevano i bambini i
quali, durante le funzioni sacre, cercavano di seguirne gli intrichi,
per fini evidentemente perversi”.
Accanto
alla Cattedrale si trova il Palazzo di Tau, dove venivano organizzati
i banchetti dopo le incoronazioni. Questo palazzo oggi ospita il
Museo dell'Opera di Notre Dame, nel quale sono esposti arazzi,
sculture, il Tesoro della Cattedrale e oggetti legati alle
incoronazioni. Altro monumento simbolo della città è
la basilica di Saint Remi, un edificio romano-gotico, e il relativo
museo.
La cattedrale di Notre-Dame di Reims, l'abbazia di Saint-Remi e il palazzo di Tau sono inclusi nella lista dei Patrimoni dell'umanità dell'UNESCO dal 1991.
Passiamo per Piazza Royale: realizzata nel 1760 su progetto di Legendre, la piazza è caratteristica dell'epoca di Luigi XVI. La statua di Luigi XV, realizzata da Pigalle, non è sopravvissuta alla Rivoluzione. Quella che si vede oggi, di Cartellier, è stata posizionata durante la Restaurazione.
Il piedistallo, invece, è quello originale: vi si nota Pigalle seduto su pacchi di stoffa, sotto la protezione del re vestito alla romana
e a sinistra la legge che domina la forza.
La fama del vino della Champagne si diffuse per merito degli scambi commerciali, ma solo alla fine del XVII secolo il monaco dell'abbazia di Hautvilliers, Dom Pierre Pérignon, riuscì a ottenere una fermentazione naturale durante la quale il vino spumeggia mantenendo la limpidezza e, grazie alla "cuvée", cioè all'uso di uve di diversi vitigni, ottenne un ricco "bouquet". Risolto il problema dei contenitori con bottiglie robuste resistenti alla pressione del vino e alla loro chiusura con tappi di sughero legati da gabbiette metalliche, dalle cantine di Reims e di Épernay cominciarono ad uscire sempre più bottiglie, che anche le campagne napoleoniche contribuirono a far conoscere in Europa.
N.B. Molti ritengono queste affermazioni non del tutto esatte.
Le cantine, generalmente scavate nel gesso e molto vaste, a Reims e Épernay sono visitabili. I vini spumanti di altre regioni non possono usare il nome di champagne riservato allo spumante prodotto in una striscia collinosa della Champagne lunga circa 150 km e larga da 300 a 2000 metri.
Il tempo è tiranno, oltre che uggioso, quindi chiudiamo la giornata e ci rechiamo in albergo. La cronaca continua.
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