Ci rimettiamo in viaggio alla volta di Amsterdam e, come spesso faremo, passiamo all'aeroporto per far salire la nostra guida.
L’aeroporto di Schiphol è il principale dei Paesi Bassi e uno dei più importanti
aeroporti europei sia per il traffico passeggeri che quello cargo. E' anche uno dei primi aeroporti al mondo per numero di piste (6
piste). Si
trova a Sud di Amsterdam, sul polder di Haarlemmermeer, che fino alla prima metà del
XIX secolo era occupato da un vasto lago. Schiphol nacque agli inizi
del XX secolo nelle vicinanze di un vecchio forte come aeroporto
militare; agli inizi era costituito soltanto da alcune caserme e una
pista sterrata. Quando iniziò ad essere utilizzato per l'aviazione
civile venne soprannominato Schiphol-les-bains. Nel 1936-37 fu
il secondo aeroporto europeo ad avere una pista asfaltata.
Il nome in olandese significa spazio cavo per le navi
(porto riparato in caso di tempeste). Si trova 5 metri sotto il
livello del mare, ciò ne fa l'aeroporto civile più basso del mondo.
E' costituito da un unico grande edificio suddiviso in tre vaste sale
partenze comunicanti tra loro. La torre di controllo, quando fu
inaugurata nel 1991, era la più alta del mondo con i suoi 101 metri.
Lo stemma di Amsterdam, simbolo ufficiale della città, si presenta come uno scudo rosso diviso da un palo nero sulla cui superficie si trovano disposte, in senso verticale, tre croci di Sant'Andrea che, a seconda delle volte, sono di colore argento o bianco, la Corona imperiale d'Austria, due leoni d'oro e il motto. Le tre croci e la corona sono un motivo frequente negli stemmi di altre città dei Paesi Bassi.
Lo stemma di Amsterdam, simbolo ufficiale della città, si presenta come uno scudo rosso diviso da un palo nero sulla cui superficie si trovano disposte, in senso verticale, tre croci di Sant'Andrea che, a seconda delle volte, sono di colore argento o bianco, la Corona imperiale d'Austria, due leoni d'oro e il motto. Le tre croci e la corona sono un motivo frequente negli stemmi di altre città dei Paesi Bassi.
Una
leggenda popolare sostiene che le tre croci siano la rappresentazione
delle tre grandi minacce che incombono su Amsterdam: gli incendi, le
inondazioni e la peste, ma si ritiene invece che le tre croci siano
state il simbolo della potente famiglia dei Persijn, di cui un
esponente, Jan Persijn, fu signore della città dal 1280 al 1282.
Inoltre, negli stemmi di altre città, come Delft o Dordrecht, il
palo simboleggia l'acqua. Nello stemma di Amsterdam, quindi, il palo
nero probabilmente simboleggia il fiume Amstel. Nel 1481 Massimiliano
I d'Asburgo concesse il diritto alla città di Amsterdam di
raffigurare la corona imperiale sullo stemma cittadino: la
concessione fu un ringraziamento alla borghesia di Amsterdam che, nel
corso di un conflitto, aveva concesso all'Imperatore ingenti
prestiti. Nel 1941 la popolazione di Amsterdam scioperò contro le
persecuzione patite dagli ebrei. In memoria di ciò e delle
sofferenze patite durante la seconda guerra mondiale, la regina
Guglielmina dei Paesi Bassi concesse il motto Heldhaftig,
Vastberaden, Barmhartig, ovvero valorosa,
decisa, misericordiosa.
Amsterdam
è la capitale e la maggiore città dei Paesi Bassi, nella provincia
dell'Olanda Settentrionale. Nacque
nel XIII secolo da un villaggio di pescatori situato vicino a una
diga ("dam") sul fiume Amstel (da cui il nome originario
"Amsteldam"). La città si trova 2 metri sotto il livello
del mare. Il terreno circostante è pianeggiante in quanto è formato
da grandi polder, tratti di mare asciugati artificialmente. Amsterdam
è collegata al Mare del Nord attraverso il lungo Canale del Mare del
Nord.
Amsterdam possiede uno dei maggiori centri rinascimentali di tutta
l'Europa. Numerose costruzioni che risalgono al periodo tra il XVI e
XVII secolo, conosciuto anche come Secolo d'oro, sono considerate
monumenti storici e sono collocate intorno ad una serie di canali
poligonali concentrici. Questi cingono il vecchio porto che un tempo
era affacciato sullo Zuiderzee, oggi un lago noto con il nome di
Ijsselmeer (IJ); è un lago artificiale separato dal Mare del Nord per
mezzo di una diga lunga 32 km e chiamata Diga
del Nord.
La
Stazione Centrale si trova nella zona del porto sull'IJ,
nella parte settentrionale della città e della Zona
Nuova, di fronte alla Chiesa di San Nicola e alla
Schreierstoren, un'antica torre del centro storico costruita intorno
al 1480 come parte delle fortificazioni cittadine e
che rappresenta tutto
ciò che rimane delle mura medievali della città.
La stazione è edificata su tre isole artificiali e poggia su
8.687 pali. L'edificio principale, in mattoni rossi, ha una facciata neogotica e neorinascimentale lunga circa 100 metri. Ai lati spiccano due torri dell'orologio, ma, mentre la lancetta della torre
est indica l'ora, l'altra indica la direzione
del vento. La costruzione iniziò nel 1881 e terminò nel 1889.
Di fianco alla stazione c'è uno dei più grandi parcheggi gratuiti di biciclette al mondo, una struttura di 3 piani in acciaio che ospita migliaia di bici. La bici è il mezzo di trasporto preferito nei Paesi Bassi e in particolare ad Amsterdam: la nostra guida ci ha raccomandato di prestare molta attenzione nell'attraversare le piste ciclabili, presenti ovunque, perché i ciclisti sfrecciano senza preoccuparsi troppo dei pedoni.
La
parte moderna (il retro della stazione) si affaccia sul porto (Het
Ij), dal quale partono diversi piccoli traghetti che collegano il
centro al nuovo complesso residenziale firmato da famosi architetti
(Java Island) e all’area nord (Noord). L'edificio bianco, di fianco alla torre, è il museo del cinema.
Usciamo dalla stazione percorrendo il Cuyperspassage, un
corridoio lungo 110 metri, ampio 10 con un’altezza di 3 metri, inaugurato il 21 novembre 2015, che offre un
collegamento diretto con il
centro storico. Il tunnel è diviso in un’area pedonale, leggermente sopraelevata rispetto alla parte dedicata alla pista ciclabile.
I
lati del tunnel e il soffitto sopra il passaggio pedonale sono
rivestiti da piastrelle in ceramica realizzate dal produttore di
ceramiche Koninklijke Tichelaar di Makkum e decorate da un’opera di
Irma Boom: dal lato che dà sul centro città si ammira infatti un
bellissimo paesaggio marino che si rifà ad un pittore dei primi anni
del '700, Cornelis Boumeeste, opera che va svanendo lungo il percorso
per poi lasciare spazio, nella parte finale della galleria, a
un’immagine astratta e contemporanea.
Il
lato della pista ciclabile invece é rivestito con griglie in acciaio
dietro cui un materiale fonoassorbente è in
grado di ridurre al minimo l’eco; inoltre, una buona illuminazione
e un sistema di videosorveglianza garantiscono la sicurezza dei
passanti.
La
città è costruita su una rete di 165
canali
artificiali (in olandese: grachten)
lunga più di cento chilometri, con
circa
90 isole e 1.500 ponti. I tre canali principali, Herengracht, Keizersgracht e Prinsengracht, scavati nel XVII secolo, il
Secolo d'oro olandese, formano cinture concentriche intorno alla
città, tagliate da canali di collegamento. Lungo i canali si trovano 1550 edifici monumentali. L'area
compresa nella cintura di canali del XVII secolo all'interno del
Singelgracht, che comprende il Prinsengracht, Keizersgracht,
Herengracht e Jordaan, è inserita nella lista dei Patrimoni
dell'umanità dell'UNESCO.
Benché non più comunemente usati come in passato, anche i canali
che attraversano il centro cittadino rappresentano un'importante via
di trasporto. Grazie a questi Amsterdam si è guadagnata
l'appellativo di "Venezia del nord". Per mantenere la rete di canali in
perfette condizioni ed evitare problemi di odori e salubrità, la
città è dotata di un sistema di fognature, che ovviamente non
esisteva nel XVII secolo. Fino a un decennio fa per pulire i canali
si pompava l'acqua ogni giorno. I canali venivano chiusi di notte
grazie a un sistema di chiuse che li isolava rispetto al fiume,
mentre si pompava acqua pulita dal lago Ijsselmeer. Attualmente
l'acqua dei canali di Amsterdam è costantemente monitorata al fine
di tenerne controllata la qualità. Quest'acqua è priva di agenti
inquinanti ma è diventata purtroppo un'enorme discarica di
biciclette: ogni anno ne affondano migliaia.
Lo Herengracht ("Canale dei
signori") è un canale e una via che si snoda da sud a nord
nella parte occidentale del centro cittadino. La costruzione di
questo canale fu concepita come un'area prevalentemente residenziale
e come ampliamento del Singel, il canale quattrocentesco che segnava
i confini della città. La costruzione iniziò nel 1585 e terminò
dopo il 1660.
Vi si affacciano per lo più edifici patrizi eleganti, anche se
trovano posto pure alcuni magazzini. Le dimore sono risalenti al
XVII-XVIII secolo, appartenute un tempo ai ricchi mercanti,
costruttori di navi, politici e ora sede di banche o istituzioni.
Quasi tutti gli edifici di questa zona presentano una facciata in
arenaria, materiale all'epoca molto costoso. Particolarità
architettonica è l'abbondanza dello stile Luigi XIV, in cui dominano
le finestre decorate.
Una tra le tante, casa Bartolotti: parte dell'edificio è occupato dal
Theatermuseum, il museo del teatro.
Il Keizersgracht ("Canale
dell'Imperatore"), lungo 2.8 chilometri, ha una larghezza di 31
metri ed è attraversato da 14 ponti. Iniziato nel 1612, viene così
chiamato in onore di Massimiliano d'Austria, che nel 1489 autorizzò
la città ad aggiungere la corona imperiale al proprio stemma. Lungo
il canale si possono ammirare edifici che risalgono al 1620 come la
Rode Hoed, una casa in cui alloggiava un fabbricante di cappelli nel
cui retro venne stabilita una chiesa clandestina. Oggi è un centro
culturale indipendente molto attivo e apprezzato dalla comunità.
Il Keizergracht non è percorribile nei
mesi invernali: al sopraggiungere dei primi freddi, infatti, il
canale viene chiuso e le sue paratie alzate, per consentire all’acqua
di ghiacciare. In questo modo il canale si trasforma in una lunga
pista di pattinaggio sul ghiaccio, amatissima e frequentata tanto dai
cittadini quanto dai turisti, che si divertono a esplorare Amsterdam
sui pattini.
Il Prinsengracht ("Canale
del Principe") è un canale e una strada che si snoda tra la
zona meridionale, la zona orientale e la zona settentrionale del
centro cittadino. Scavato nella seconda metà del XVII secolo è il
più recente, il più esterno e il più lungo (misura circa 2 miglia)
dei tre canali principali ed è intitolato a Guglielmo il Taciturno. Sul canale si affacciano edifici
abitativi, magazzini, hofjes
e sono ormeggiate numerose case galleggianti.
Si calcola che sui canali di Amsterdam ci siano circa 2.500
case-imbarcazioni; molte di queste hanno più di 100 anni e
conservano elementi autentici a cui si aggiungono servizi moderni,
quali elettricità, riscaldamento e acqua corrente. Le case
galleggianti sono ancorate in modo permanente a un indirizzo
specifico: come per
tutte le proprietà immobiliari, una posizione prestigiosa accresce
notevolmente il valore di una casa galleggiante. Consapevoli di
questo grande potenziale, molti proprietari hanno trasformato le loro
abitazioni in piccoli hotel o bed&breakfast che affittano ai
clienti. Nel canale Prinsengracht è ormeggiata una casa-museo
galleggiante, ricavata da un'imbarcazione costruita nel 1914;
visitandola si può meglio comprendere cosa significhi questo stile
di vita.
La Casa di Anna Frank è una casa-museo allestito a partire
dal 1960 ai nr. 263-265 di Prinsengracht, ovvero in quella che fu in
parte l'abitazione (situata al nr. 263) dove rimasero nascosti per
due anni (dal 1942 al 1944) la giovane ebrea tedesca Anna Frank e la
sua famiglia, assieme ai Van Daan, durante l'occupazione nazista nei
Paesi Bassi. L'abitazione è soprannominata "l'alloggio segreto"
e appartiene alla Fondazione Anna Frank, che lo acquistò nel 1957.
Il museo venne aperto il 3 maggio 1960.
Gli hofjes (spesso
tradotto in italiano come "ospizi") costituiscono una
particolare tipologia abitativa dell'architettura tradizionale dei
Paesi Bassi: si tratta di complessi abitativi raccolti attorno ad un
cortile o giardino, che furono realizzati per lo più tra il XV e il
XVIII secolo con l'aiuto della Chiesa e successivamente anche con il
sostegno economico delle persone più facoltose per ospitare i meno
abbienti, gli anziani o gli ammalati.
Il Begijnhof
("beghinaggio") è un complesso di 164 abitazioni,
costruite tra il XV e il XVIII secolo, situato nella parte
occidentale del centro di Amsterdam. Il luogo – come suggerisce il
nome – è un ex-beghinaggio, fondato nel 1346 da una confraternita
di beghine (donne che non avevano preso i voti, ma dedicavano la
propria vita all'assistenza di malati ed anziani) provenienti dai
dintorni della capitale olandese, ed è il più antico tra gli hofjes
della città. Oggi è invece abitato per lo più da signore anziane
con poche disponibilità economiche e da studenti, attratti dalle
favorevoli condizioni dei canoni d'affitto; l'ultima beghina vi visse
fino al 1976.
Le case del Begijnhof sono racchiuse attorno ad un cortile, al
quale si accede da una porticina dedicata a Sant'Orsola. La maggior
parte degli edifici risale al XV e il XVIII secolo; soltanto 10
abitazioni risalgono al XV secolo. Non rimane invece nulla delle
abitazioni delle beghine del XIV secolo, distrutte dai violenti
incendi del 1421 e del 1452. All'interno del Begijnhof, si trovano,
tra l'altro, la Engelse Kerk (Chiesa
inglese), del 1419, una chiesa cattolica clandestina, costruita nel
1671
e la casa più antica di Amsterdam (al numero 34), dalla facciata
in legno (restaurata), risalente al 1460 o al 1475. Quasi tutte le
case sono abbellite da formelle che illustrano episodi biblici.
Piazza Dam o semplicemente "il Dam" è la
più famosa piazza di Amsterdam; è di forma quasi rettangolare e si
estende per circa 100 metri da nord a sud e 200 metri da est ad
ovest. Il nome fa riferimento alla funzione originaria del luogo,
dove, in una data compresa tra il 1204 e il 1275, venne costruita una
diga/chiusa (in olandese: dam)
sul fiume Amstel. Situata nella zona nuova, sorta intorno al 1270 e
un tempo piazza del mercato, ospita uno dei monumenti principali
della città, il Palazzo Reale, oltre ad altri monumenti ed edifici
d'interesse, quali il Nationaal Monument, la Nieuwe Kerk e il
celebre museo delle cere Madame Tussauds Scenerama.
Il Nationaal Monument è un obelisco di pietra alto 22
metri, eretto nel 1956 e dedicato alle vittime della Seconda Guerra
Mondiale. Nella foto, un dettaglio.
Il Palazzo Reale, chiamato così
sebbene usato solo saltuariamente dai Reali olandesi, venne costruito
a partire dal 1648 su progetto di Jacob van Campen (1595 – 1657).
In origine municipio, divenne palazzo reale a partire dal 1808.
Superbo esempio dell'Architettura barocca olandese, rappresenta anche
il più importante monumento storico e culturale di tutto il Secolo
d'oro olandese. L'edificio poggia su 13.659 pali di
legno e venne costruito in una pietra arenaria dal color ocra molto
chiaro.
La Nieuwe Kerk, la "chiesa nuova"
(per distinguerla dalla Oude Kerk, la "chiesa vecchia"),
venne eretta nel XV secolo (anche se l'assetto attuale risale al 1650
– 1660) per l'aumento della popolazione
cittadina. Oggi non è più un edificio spirituale: dal 1808, quando
il vicino Municipio divenne Palazzo reale per volere di Luigi
Bonaparte, la Chiesa Nuova fu elevata a Chiesa nazionale del Regno
dei Paesi Bassi, e vi si tengono tutte le incoronazioni.
Ogni anno il 4 maggio in
occasione della Giornata
del Ricordo, che commemora i civili e i soldati caduti
durante la seconda guerra mondiale, si tiene una cerimonia in piazza Dam, davanti al Monumento Nazionale. Alle 20 si ricordano i caduti con due minuti di silenzio (anche noi li abbiamo osservati). Il giorno seguente si festeggia invece
la liberazione del Paese dalle truppe tedesche.
Alla destra del Palazzo
Reale inizia Kalverstaat, affollata
via dello shopping: al numero 92 troviamo il Museo Storico, che
racconta la storia di Amsterdam, il suo passato, il presente e il
futuro. Non lo visitiamo ma passiamo il bel portone d'ingresso, dove
spicca lo stemma della città
dettaglio
altro dettaglio
e osserviamo il muro esterno, ricco di piastrelle decorative che
rimandano agli artigiani del Medio Evo.
Una delle formelle
L’Amsterdam Museum nacque ufficialmente nel 1926 ed era situato
nell’edificio De Waag. Nel 1975 il Museo, allora noto come
Amsterdams Historisch Museum (Museo storico di Amsterdam), si è
trasferito nell’edificio attuale, che nel Medioevo era la sede del
Convento di Santa Lucia, un convento femminile con un proprio
birrificio e capi di bestiame. Nel 1578 l’edificio è diventato
l’Orfanotrofio cittadino. Di questa epoca sono la Stanza dei
Reggenti e gli armadietti dei piccoli orfani nel cortile interno. Nel
2011 il museo ha cambiato nome diventando Amsterdam Museum.
Kalverstraat è attraversata dalla piazzetta Spui,
nella quale si svolge il venerdì un mercatino dei libri e la
domenica esposizioni di artisti. In questa piazza s'innalza una
piccola statua chiamata Het Lieverdje, che
rappresenta la gioventù di Amsterdam. Prima di diventare la Piazza
Spui odierna, questa zona costituiva
il confine della città. Nel 1882 fu ricostruita,
diventando una piazza accogliente, situata
vicino all'università,
che negli anni Sessanta fu la sede del movimiento "Provo".
Da Spui si ha accesso, attraverso una via pedonale e una piccola
volta, al Begijnhof, di cui ho parlato sopra.
Il Singel (anticamente:
Cingel, letteralmente "cintura", "fossa")
è un canale e via che taglia in due la parte settentrionale della
città: scavato tra il 1428 e il 1450, è il più antico e il più
interno della cosiddetta "cerchia dei canali" a cui - per
via della sua curva - conferisce la caratteristica forma a ferro di
cavallo. Fino al XV secolo, segnava i confini della città.
Molti edifici, specie nella sua parte iniziale, erano in origine dei magazzini adibiti allo stoccaggio delle merci. Quasi tutti gli edifici con frontone del canale risalgono al periodo compreso tra il 1600 e il 1650. Inizialmente era stato concepito come via artificiale per il commercio ed il trasporto delle merci e solo in seguito divenne zona residenziale.
Gran parte dei palazzi e dei caseggiati storici sono caratterizzati da facciate strette, sviluppate in verticale. Questa particolarità non deriva da una moda urbanistica del 600’, ma da un regime fiscale attuato dall'amministrazione cittadina negli anni del suo massimo sviluppo edilizio: questa prevedeva che la tassa sugli immobili venisse calcolata non in base all'altezza degli edifici ma in base alla loro larghezza. La conseguenza fu la costruzione di edifici sviluppati maggiormente in altezza e in profondità, piuttosto che in larghezza.
Le case storiche presentano quindi scalinate d'ingresso molto ripide e pericolose che
impediscono il passaggio di qualsiasi tipo di mobilia o lo stoccaggio delle merci. Per questo motivo si optò per posizionare delle
carrucole ancorate al tetto degli edifici per issare
fino alle finestre ciò che era troppo grande per
passare dalle scale. Inoltre, per evitare che tali oggetti pesanti e ingombranti raschiassero contro le pareti, la facciata
veniva realizzata con una inclinazione verso l’esterno.
Nel 1481 furono erette sul lato interno del canale le mura cittadine. Il canale perse la sua funzione difensiva nel 1586, quando - per difendersi dagli Spagnoli - si costruì un terrapieno in corrispondenza dello Herengracht. Da allora si iniziarono a costruire lungo il Singel anche delle abitazioni. Al civico 7 si trova quella che è conosciuta come la casa più stretta al mondo. L'ampiezza della sua facciata misura infatti solo 1 metro. In realtà la porta non è l'ingresso dell'abitazione, bensì la porta che dà sul retro. Inoltre pare che i locali interni, anche se non di molto, siano comunque significativamente più ampi della facciata esterna.
Nel 1481 furono erette sul lato interno del canale le mura cittadine. Il canale perse la sua funzione difensiva nel 1586, quando - per difendersi dagli Spagnoli - si costruì un terrapieno in corrispondenza dello Herengracht. Da allora si iniziarono a costruire lungo il Singel anche delle abitazioni. Al civico 7 si trova quella che è conosciuta come la casa più stretta al mondo. L'ampiezza della sua facciata misura infatti solo 1 metro. In realtà la porta non è l'ingresso dell'abitazione, bensì la porta che dà sul retro. Inoltre pare che i locali interni, anche se non di molto, siano comunque significativamente più ampi della facciata esterna.
Il Bloemenmarkt
è l'unico mercato dei fiori galleggiante al mondo. Fondato
nel 1862, si trova sul Singel a sud della città. Nel Bloemenmarkt
ci sono 15 fioristi e negozi di giardinaggio e la merce è
esposta su barconi galleggianti, retaggio di un passato quando fiori
e piante arrivavano sui barconi. I
banchi si coprono anche di zoccoli, nani da giardino e tulipani in legno per i turisti. Ma
i principali acquirenti di bulbi restano i cittadini di Amsterdam.
Il Torensluis è un caratteristico ponte ad arco sopra il canale Singel e con i suoi 42 metri uno dei più ampi della città. Il ponte era anche usato come piazza del mercato; risale al 1648 ed è il più antico ponte di Amsterdam che è stato conservato nel suo stato originale.
Sul ponte dal 1987 si ammira un busto in bronzo di Multatuli (Eduard Douwes Dekker), realizzato da Hans Bayens.
Multatuli
è stato uno scrittore, aforista e funzionario governativo olandese.
Lavorò nelle Indie Orientali Olandesi, oggi
Indonesia, dove arrivò quando aveva diciannove anni. Lì vide i
tanti abusi di cui era responsabile il governo olandese. Pubblicò la
sua opera più famosa, il romanzo Max
Havelaar
(1860), con lo pseudonimo di Multatuli,
in latino ho
sopportato molte cose,
con un riferimento a un famoso passaggio dei Tristia
di Ovidio.
Rembrandtplein
(Piazza Rembrandt) prende
il nome – a partire dal 1876 – dal famoso pittore Rembrandt (1606
– 1669), del quale è stata eretta una statua in loco nel 1852
(opera di Louis Royer). In precedenza, il luogo si chiamava
Botermarkt (mercato del
burro) poiché a
partire dal 1669, il mercato dei latticini che si teneva il lunedì
in Piazza Dam, venne trasferito qui.
La
statua raffigura Rembrandt pensieroso mentre volge lo sguardo al
quartiere ebraico dove abitò per 20 anni prima di cadere in rovina e
spostarsi nel Jordaan, allora quartiere operaio. Nel 2006, anno del
400° anniversario della nascita di Rembrandt, la statua è stata
affiancata da 22 figure in bronzo che danno vita ad una replica
tridimensionale del più celebre capolavoro dell’artista, La ronda
di notte.
Il
Rijksmuseum
Amsterdam
(Museo Statale di Amsterdam)
possiede la più grande collezione di opere d'arte del periodo d'oro
dell'arte fiamminga (1584-1702) e una considerevole collezione di
arte asiatica.
Tra le altre opere si trovano La
ronda di notte e
La
lezione di anatomia del Dottor Deyman di
Rembrandt,
Lattaia e Stradina di Delft di Vermeer.
Situato nella piazza Museum Quarter, sul retro del Rijksmuseum, lo
slogan I AMsterdam (Io sono Amsterdam) è
diventato in breve un’icona della città. Alte più di due metri,
le lettere dello slogan raggiungono la larghezza di 23.5 metri. Un
altro gruppo di lettere cambia spesso posizione, comparendo in
luoghi inaspettati in occasione di sfilate di moda, fiere o festival.
Il
Blauwbrug
(Ponte blu) è un celebre ponte in pietra sul fiume Amstel,
realizzato nel 1883 sul modello del ponte Alessandro III di Parigi. Situato
a est della Rembrandtplein è
decorato con sculture raffiguranti pesci con la corona imperiale di
Amsterdam, barche veneziane e lampade ornamentali. Il ponte ha tre
aperture per il passaggio delle imbarcazioni. Sostituì
un preesistente ponte in legno risalente al 1555 che era colorato di blu.
Dettaglio
La sinagoga
portoghese fu
costruita tra il 1671 al 1675
su commissione della comunità ebrea sefarditi portoghese e su un
progetto che si ispirò al
tempio di Salomone di Gerusalemme. Si tratta della più antica
sinagoga della capitale olandese e dell'unica ancora utilizzata per
celebrare delle funzioni religiose. Ospita anche una mostra
permanente sulla storia della comunità ebraica di Amsterdam dal XVII
secolo all'occupazione nazista del 1940. Nella sinagoga si trova una
delle più importanti biblioteche al mondo, la Ets
Haim, inaugurata nel 1615.
L'edificio, situato
nei pressi di Rembrandtplein,
è
rivolto verso sud-est, in direzione di Gerusalemme; è a pianta
rettangolare, suddiviso da tre navate e presenta un soffitto in
legno. Gli interni sono illuminati da 1.000 candele e dalla
luce proveniente dalle 72 finestre. Vi sono poi 24 candelabri in
ottone, utilizzati per le funzioni serali.
Prima di chiudere, una curiosità.
Il 12 marzo 1345, poco prima di
Pasqua, Ysbrand Dommer, pensando di essere prossimo alla fine, chiese
ai familiari di chiamare il parroco della vicina chiesa di Oude Kerk
per comunicarsi. Dopo la comunione il malato rigettò però la particola
in un catino, il cui contenuto fu gettato nel camino acceso. Secondo
il racconto tramandato dalla tradizione, il giorno dopo, mentre
Dommer si era completamente ripreso, una delle donne che lo
accudivano notò nel camino una strana luce, con al centro l'ostia
consacrata intatta; alle grida della donna accorsero i vicini: la
particola fu recuperata e consegnata al parroco, che dovette tornare
tre volte, perché l'ostia tornava ogni volta dalla chiesa alla casa
di Ysbrand; per questo fu deciso di trasformare la casa in cappella.
Il giorno di Pasqua i testimoni del presunto miracolo rilasciarono un
resoconto scritto, che fu consegnato al vescovo di Utrecht, Jan van
Arkel, il quale riconobbe l'autenticità dei fatti, autorizzando il
culto. Nel 1452 un incendio distrusse la cappella, ma l'ostensorio
contenente la particola rimase intatto. Nel 1665 l'ostensorio fu
trasferito in una delle case dell'ex convento delle Beghine,
trasformata in cappella, ma poco tempo dopo fu trafugato da ladri
ignoti. Oggi, a testimoniare quanto accaduto, rimangono i documenti
relativi, alcuni dipinti che lo raffigurano e una colonna dell'antica
cappella. Ogni anno ad Amsterdam, nella notte che precede la domenica
delle Palme, si tiene una processione silenziosa (Stille Omgang) per onorare quello che viene ricordato come Il miracolo eucaristico di Amsterdam.
La cronaca continua.