mercoledì 19 settembre 2018

Le capitali baltiche - Tallinn - seconda parte

3 settembre: Kadriorg, città alta, centro storico.


La giornata comincia con la visita al Parco di Kadriorguna vasta area verde poco lontana dalla città vecchia. Il suo sviluppo fu influenzato soprattutto dall’alta società del governo zarista e dalla fascia più ricca della popolazione locale. Per le strade del parco 


le ville e tenute padronali si alternano ai più economici caseggiati di legno. Oggi Kadriorg è una delle zone residenziali più eleganti e più amate dagli abitanti di Tallinn.


Altre due case del parco: una chiamata Casa di Ken


l'altra Casa di Barbie.


La Rusalka è stata un monitore della Marina militare imperiale russa, impiegata nel Mar Baltico dal 1867 al 1893, anno in cui scomparve senza lasciare tracce con l'intero equipaggio durante una burrasca, mentre percorreva la rotta tra Tallinn ed Helsinki, città all'epoca facenti parte entrambe dell'Impero russo. La Rusalka salpò il 7 settembre 1893 alle 8.30 del mattino con i suoi 177 membri di equipaggio, nonostante le previsione di avverse condizioni atmosferiche, scortata dalla cannoniera Tucha, dato che simili navi erano adatte solo all'uso costiero e si trovavano male in acque profonde. Durante il viaggio scoppiò una burrasca e la scorta perse il contatto con il monitore intorno alle ore 11.40 a causa della fitta nebbia. Il disastro fece molta impressione sull'opinione pubblica, specie a Tallinn dove risiedevano molti parenti dell'equipaggio del Rusalka. 



Il 7 settembre 1902, in occasione del nono anniversario del naufragio, fu eretto nel parco di Kadriorg in ricordo delle 177 vittime un memoriale con un angelo in bronzo che regge una croce ortodossa, opera dello scultore estone Amandus Heinrich Adamson, che rimane tuttora uno dei monumenti più noti della città. 
La foto serve a indicare la posizione del memoriale nel parco.
Friedrich Reinhold Kreutzwald (26 dicembre 1803 - 25 agosto 1882) è stato uno scrittore estone considerato il padre della letteratura nazionale per il paese. È l'autore dell'epica nazionale estone Kalevipoeg. I genitori di Friedrich erano servi della gleba: suo padre lavorava come guardiano del granaio e sua madre era una cameriera. Dopo la liberazione dalla servitù nel 1815, la famiglia fu in grado di mandare il figlio a scuola. Nel 1833 Kreutzwald si laureò alla Facoltà di Medicina dell'Università Imperiale di Dorpat ma fu anche autore del primo libro estone originale. Era uno dei leader del risveglio nazionale, nonché un modello e un incoraggiamento dei giovani intellettuali di lingua estone. Nel parco di Kadriorg c’è un memoriale per lui. 


Nel parco ci sono canali


laghetti


su uno dei quali abbiamo incontrato delle suore brigidine,


fontane


aree attrezzate con giochi per bimbi 


e giardini 

ma Kadriorg è famoso soprattutto per il suo palazzo omonimo, originariamente chiamato Catherinethal (la Valle di Caterina). Dopo il vittorioso assedio dell'antica Reval nel 1710, Pietro il Grande entrato da conquistatore nella città, decise di comprare un maniero in stile danese, trasformandolo, per la moglie Caterina I di RussiaLa nuova costruzione venne iniziata il 25 luglio 1718 da Gaetano Chiaveri, dopo la Grande guerra del Nord, su progetto dell'architetto veneziano Nicola Michetti. Gli zar Pietro e Caterina visitarono svariate volte la residenza in costruzione, ma dopo la morte dello Zar Pietro nel 1725, Caterina si mostrò disinteressata a questa proprietà sulla marina, che entrò lentamente ma progressivamente nell'oblio. Il palazzo odierno è il risultato di drastici restauri ordinati da Nicola I di Russia nel 1827.

Con l'indipendenza dello stato estone nel 1918, divenne corrente il nome estone di Kadriorg, utilizzato anche per il quartiere e il parco circostante. 
Il palazzo divenne il sito principale del Museo d'Arte dell'Estonia nel 1921, ma negli anni trenta del XX secolo, il primo presidente della Repubblica d'Estonia, Konstantin Päts, iniziò un restauro molto controverso con lo spirito di trasformare il palazzo per farne la sua residenza. Il nuovo palazzo presidenziale fu costruito nel 1938 quindi il museo venne spostato in sedi temporanee dal 1929. 
Durante la Seconda Guerra mondiale la costruzione temporanea fu parzialmente distrutta nel bombardamento sovietico del 9 marzo 1944. In quell'occasione si persero circa tremila opere di pregiato valore storico e artistico, mentre la biblioteca, l'archivio con il passato storico della Lega Anseatica e il magazzino vennero distrutti. Circa diecimila opere d'arte vennero spostate verso le campagne in altre strutture periferiche dagli impiegati estoni del museo e poterono essere risparmiate, finché non ritornarono nel Palazzo Kadriorg nel 1946. Nel 1991 il palazzo venne chiuso essendo caduto in un grave stato di abbandono durante gli anni di occupazione sovietica.


Restaurato dopo l'indipendenza dell'Estonia, riaprì i battenti nell'estate del 2000. È divenuto la sede della Collezione d'arte straniera, uno dei cinque settori del Museo d'Arte dell'Estonia ma vi si trova anche la residenza del presidente della Repubblica Estone così come molte ambasciate

Dettaglio catturato subito dopo il cambio della guardia.

Si decise che una nuova costruzione sarebbe sorta in zona per destinarvi il KunstiMuseum o brevemente il KUMU. Il progetto della struttura avveniristica è di un architetto finlandese, Pekka Vapaavuori, che vinse la gara di appalto nel 1994, mentre la costruzione fu eseguita tra il 2003 e il 2006. È il maggior museo dei Paesi Baltici e fa parte dei cinque settori del Museo estone d'arte che ha qui i suoi uffici principali. Il Kumu ospita sia collezioni permanenti che mostre temporanee. La principale raccolta racchiude tutta l'arte estone dal XVIII secolo in poi, includendo anche le opere nate durante il periodo sovietico e mostra sia il Socialismo reale che l'arte non comformista. Le mostre temporanee includono sia arte estone che arte straniera, moderna e contemporanea. 

Tallinn, storicamente, si divideva in tre zone: Toompea (Domberg) o "Collina della Cattedrale", la Città vecchia, ossia la vecchia città anseatica, e la Città estone, che forma un semicerchio a sud della Città vecchia. E' a Toompea che ci dirigiamo lasciando Kadriorg.
La Città Vecchia, chiamata Toompea dal tedesco Domberg, ("collina della Cattedrale") si trova su di una collina calcarea nella parte centrale di città. La collina è un altopiano oblungo, che misura circa 400 per 250 metri, ha una superficie di circa 7 ettari ed è di 20-30 metri più elevato rispetto alle aree circostanti. Nel folklore il colle è conosciuto come il tumulo sopra la tomba di Kalev, eretto in sua memoria dalla moglie in lutto, come descritto nel poema epico nazionale Kalevipoeg scritto come detto sopra da Friedrich Reinhold Kreutzwald. «Linda aveva pianto Kalev per tre mesi, uno dopo l'altro, e il quarto era molto avanzato. Accumulò un mucchio di pietre sulla sua tomba, che costituisce la collina su cui si erge l'attuale Cattedrale della Rivelazione.» 
Foto tratta da mondi e viaggi di Paolo Pernigotti.


La storia di Toompea è strettamente legata a quella dei governanti e del potere in Estonia. Oggi è il centro del governo dell'Estonia, che risiede nella Casa Stenbock, (Foto di David Pursehouse Flickr)


e del Riigikogu (parlamento), che ha sede nel Castello di Toompea, situato nell'angolo sud-occidentale della collina e sormontato dalla torre Pikk Hermann


Ermanno il Lungo (in estone Pikk Hermann) è il nomignolo con il quale è soprannominata la più alta torre del Castello di Toompea. La prima parte della torre venne costruita nel 1360-70. Nel XVI secolo una ricostruzione la rese ancora più alta (46,5 m). La leggenda vuole che Ermanno il Lungo sia il fidanzato di Margherita la Grassa (la torre di cui parlerò) e sia solito inviarle dei fiori. La bandiera posta sulla torre è uno dei più noti simboli, in Estonia, del potere e dell'indipendenza del parlamento estone; viene issata all'alba e ammainata al tramonto. 

La cattedrale di Aleksandr Nevskij è la cattedrale ortodossa di Tallinn; con le sue cupole domina la collina di Toompea. Fu edificata in stile bizantino-russo fra il 1895 e il 1900, periodo in cui l’Estonia faceva parte della Russia zarista, dove sorgeva il giardino del Castello di Toompea e già a quel tempo causò lo scontento dell’opinione pubblica. Si riteneva che le cupole non fossero adatte all’architettura della città anseatica, soprattutto essendo la chiesa proprio di fronte al Palazzo del Parlamento. Durante l'occupazione tedesca la Cattedrale è stata chiusa: nel maggio 1945 è stata riaperta al culto ed è nuovamente diventata il centro della vita della chiesa ortodossa in Estonia. 


Durante l'ultimo decennio del XX secolo la cattedrale è stata rinnovata, la facciata restaurata, ricostruite (anche se senza doratura) le cupole, sostituite le parti metalliche della decorazione esterna sul tamburo principale, installate sulle cupole nuove croci, realizzate a San Pietroburgo in completa analogia con il vecchio stile. La chiesa è a pianta centrale (croce greca) con cinque cupole a cipolla sormontate da croci dorate ortodosse. La facciata, che gioca sul contrasto del rosso dei mattoni con il bianco delle rifiniture, è abbellita da mosaici. Foto di Dennis Jarvis - Flickr
L'interno è affrescato e arredato con tre iconostasi in legno dorato, candelabri, tappeti e vetrate colorate. Quando siamo andati a vederla c’era una funzione, per cui la visita è stata brevissima.

Foto di Pudelek (Marcin Szala) - Opera propria

Uno scorcio interessante di Nikater - Opera propria


e uno mio, per sottolineare il selciato.



Alcune immagini dal belvedere Patkuli



Una buffa insegna,


uno dei tanti pupazzi davanti all'ingresso di un negozio di souvenir,


molti stemmi e la visita prosegue.


La cattedrale (o duomo) di Toompea, è una cattedrale luterana sulla collina di Toompea. È consacrata a Santa Maria Vergine e caratterizzò talmente la zona da darle il nome (Toompea significa “collina della cattedrale“). Fondata nel XIII secolo dai danesi, è la chiesa più antica di Tallinn. 

Nacque come cattedrale cattolica, divenne luterana nel 1561 e da allora appartiene alla Chiesa evangelica luterana estone di Tallinn ed è la chiesa principale di tale Sinodo. Della prima chiesa, costruita in legno, si hanno notizie già attorno al 1219, quando i danesi invasero Tallinn; nel 1229, con l'arrivo dei monaci domenicani, venne iniziata la ricostruzione in pietra. I monaci furono successivamente uccisi in una lotta tra i Cavalieri portaspada e i vassalli legati al papa nel 1233, e la chiesa fu sconsacrata. La costruzione fu completata nel 1240, con una sola navata e con un coro rettangolare. 



Rinnovata e ampliata molte volte nel tempo, dopo l’incendio del 1684 fu restaurata nello stile gotico originario mentre la torre barocca culminante con la bella guglia è un’aggiunta del 1779. 


L’interno conserva più di cento stemmi delle antiche famiglie tedesco-baltiche dal XVII secolo al XX secolo realizzati in legno di quercia, 



uno splendido pulpito barocco (1686) 



e numerosi monumenti funerari



Tra i personaggi illustri sepolti nella chiesa si ricordano in particolare: Samuel Greig, scozzese, ammiraglio della Marina Imperiale Russa per il quale Caterina, imperatrice di Russia, fece costruire la tomba, 


e Adam Johann von Krusenstern, navigatore. 



L'organo della chiesa è del 1914. 


Un posto riservato per seguire la funzione.
Usciamo.

Voldemar Panso (nato il 30 novembre 1920 a Tomsk, morto il 27 dicembre 1977 a Tallinn) è stato un attore, sceneggiatore ed educatore sovietico. Ha fondato un teatro giovanile statale, per il quale ha anche lavorato come regista. Ha lavorato come regista presso lo State Academic Theatre di Tallinn ed è stato direttore del Conservatorio di Stato dello spettacolo. Nella foto, la strana targa commemorativa.




Dettaglio.



L’accesso più suggestivo alla rocca (che per noi è stata la discesa) è attraverso la Pikk Jalg (Gamba lunga), la rampa provvista di porta fortificata e fiancheggiata da mura, percorribile da carri e carrozze; 


(porta che conduce al centro da Gamba Lunga)


quello più tortuoso anche se più breve è dato dalla scalinata in pietra della Luhike Jalg (Gamba corta), che si percorre solo a piedi.

Ci stiamo dirigendo verso la città bassa di Tallin, che si estende attorno ai piedi di Toompea ed è circondata da oltre due chilometri di mura medievali che, subito dopo la sua fondazione, la città costruì per difendersi dagli attacchi dei nemici. Accresciute nei secoli, nel XVI secolo divennero uno dei sistemi difensivi più inaccessibili ed efficaci del Nord Europa. La cinta muraria consisteva di mura alte 16 metri e spesse ben 3 metri, 46 torri di avvistamento, per una lunghezza totale di 4 chilometri, che avvolgevano interamente la città di allora. Oggi sono una ventina le torri rimaste, quasi tutte adibite a ristoranti, hotel, musei e altre destinazioni. Le due più famose sono “Margherita la Grassa” (Paks Margareeta), cosi chiamata per la sua forma tozza dovuta allo spessore delle pareti di quasi 5 metri, e la “Sbircia in cucina” (Kiek in de kök), cosi chiamata perché la sua altezza permetteva alle guardie di sbirciare nelle case degli abitanti di Tallinn controllandoli a distanza. 

Margherita la Grassa, costruita dal 1511 al 1530, è una gigantesca torre circolare con un diametro di 25 metri, un'altezza di circa 20 metri e pareti spesse fino a 5 metri. Con l'annessa Grande Porta Costiera è di guardia all'estremità settentrionale della via Pikk. Vennero costruite non solo per difendere la città dal lato verso la costa, ma anche per impressionare i visitatori che arrivano dal porto. Attualmente la torre difensiva Margherita la Grassa ospita il Museo Marittimo dell'Estonia, che raccoglie numerose testimonianze della storia marinara dell’Estonia, dagli attrezzi da pesca risalenti al Neolitico, antiche attrezzature subacquee e l'intera timoneria di un peschereccio degli anni cinquanta. Ricordo quanto scritto sopra: per gli estoni burloni Margherita è la fidanzata di Ermanno il Lungo. 


Sbircia in cucina è una torre di artiglieria, costruita nel 1475. È alta 38 metri e ha muri di spessore di quattro metri. Fu gravemente danneggiata durante la Guerra di Livonia, ma non è mai crollata. Palle di cannone, sparate da Ivan il Terribile e antecedenti al 1577, sono ancora visibilmente incastrate nei muri perimetrali esterni. Dall'ultimo restauro avvenuto nel XX secolo la torre e l'area circostante sono ritornate al loro splendore originario. La torre ora ospita un museo di storia estone, che illustra la nascita e lo sviluppo della capitale estone ed una galleria fotografica.  

Sormontate da un frontone triangolare, le case dei ricchi mercanti dell'epoca anseatica sfoggiavano una facciata assai ristretta, tenuto conto dell'altezza. Il piano terra era riservato all'accoglienza della clientela, mentre al primo piano si trovavano le stanze abitate. La parte alta del palazzo era formata da un solaio in cui i commercianti depositavano le merci, issate con una puleggia. Un esempio è dato dal complesso chiamato Le tre sorelle, formato da tre case che appartenevano a un ricco mercante della Lega Anseatica che le fece costruire nel 1362 per le sue tre figlie, nel tentativo di darle in dote per il loro matrimonio. Ora sono state ristrutturate e trasformate in un prestigioso hotel a cinque stelle.


Un altro edificio singolare, La casa del pepe.

La Raeapteek è un'antica farmacia nel centro storico di Tallinn. Si trova nella Piazza Raekoja, sul lato opposto del Municipio, nella casa contrassegnata dal numero civico 11, ed è forse la più antica farmacia ancora attiva in Europa, essendo stata da sempre alloggiata nella stessa costruzione medioevale dall'inizio del XV secolo. È anche la più vecchia impresa commerciale e il più datato insediamento medico a Tallinn. Alcune ricerche danno come data presumibile di apertura il 1415. I Burchard sono stati la famiglia più strettamente legata alla storia della Farmacia Municipale: hanno infatti gestito gli affari della farmacia per più di dieci generazioni, in 325 anni tra il 1582 ed il 1911. 
Nel periodo medioevale i pazienti potevano acquistare il succo della mummia (polvere fatta con resti di mummie oltremare immersi nel liquido), polvere di porcospini bruciati, api bruciate, polvere di pipistrello, pozione di pelle di serpente e polvere del corno dell'unicorno per trattamenti. Vi erano disponibili anche lombrichi, nidi di rondine e svariate erbe e spiriti, distillati sul posto. Si poteva acquistate anche cibo come, caramelle balsamiche, biscotti naturali, confetture varie, marzapane (secondo una leggenda inventato qui per puro caso), canditi e scorzette di limone. La specialità classica erano dei particolari biscotti speziati piccanti, chiamati morsells (bocconcini). La farmacia inoltre vendeva carta, inchiostro, grasso di balena, cera, polvere da sparo, pallottole, piombini, spezie varie, candele e torce. Quando il tabacco venne importato in Europa, e quindi anche in Estonia, la farmacia fu la prima a commercializzarlo. 


Un simpatico giovane in costume, in posa per me vicino al Municipio.


Dopo un pranzo libero a base di ottimi taglieri di alce e renna 


e una buona bevuta in una birreria molto caratteristica ci siamo riposati 


nel parco vicino alla porta di Viru, che custodisce un’insolita statua, “Dopo il bacio” di Tauno Kangro.

Una coppia di torri medievali è ciò che resta dell'antica Porta di Viru,  ingresso al centro storico. Un piccolo mercato di fiori antistante le torri offre uno scorcio coloratissimo. Le due torri sono in realtà solo la parte visibile di quello che era un sistema molto più complesso di porte cittadine, costruito nel XIV secolo. 


La maggior parte del complesso venne abbattuta nel 1880 per fare spazio al traffico cittadino, ma le due torri sono fortunatamente rimaste quasi intatte, e da allora sono diventate uno dei simboli della città


Accanto alla Torre Hellemann ci sono bancarelle con prodotti tradizionali estoni di lana, lavorati a mano e venduti dalle donne locali.


Oltre alla lana, i souvenir includono vesti di lino, oggetti artigianali in ginepro, vecchi oggetti dell’epoca sovietica. 


Immancabile, la carrozzella...


Salutiamo questo gioiellino medievale e rientriamo in albergo. La cronaca continua.


Foto tratta  da noigiovani.it/tallinn-una-citta-tra-passato-e-futuro

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