martedì 26 giugno 2018

Maria Teresa d'Austria

Mi sembra doveroso dedicare a Maria Teresa d'Austria una pagina, vista l'importanza della sua figura.


Maria Teresa d'Asburgo (Vienna, 13 maggio 1717 – Vienna, 29 novembre 1780) è stata arciduchessa regnante d'Austria, re apostolico d'Ungheria, regina regnante di Boemia e di Croazia e Slavonia, duchessa regnante di Parma e Piacenza, duchessa regnante di Milano e Mantova e inoltre granduchessa consorte di Toscana e imperatrice consorte del Sacro Romano Impero in quanto moglie di Francesco I, già duca di Lorena col nome di Francesco III Stefano.
Come si evince dalla data, quest'anno ricorrevano i 300 anni dalla sua nascita.
In virtù della Prammatica Sanzione del 1713, emanata dal padre, l'imperatore Carlo VI, nel 1740 fu la prima (nonché unica) donna della Casa d'Austria ad ereditare il governo dei vasti possedimenti della monarchia asburgica. L'eredità di Maria Teresa non fu riconosciuta da diversi stati tedeschi, che, spalleggiati dalla Francia e dalla Spagna, precipitarono l'Europa centrale in quella che fu nota come guerra di successione austriaca. Alla fine Maria Teresa uscì vittoriosa e venne riconosciuta come legittima sovrana dei suoi possedimenti ereditari, ma non poté essere eletta al soglio imperiale e si accontentò d'essere l'imperatrice consorte, facendo eleggere come imperatore il proprio marito. Il suo governo personale è ricordato come un periodo ricco di riforme economiche e sociali, nonché di grande sviluppo culturale.
Foto: Maria Teresa e il consorte Francesco Stefano di Lorena, 1746

Sebbene di opinioni piuttosto conservatrici (specie se comparate a quelle del figlio e successore, Giuseppe), attuò importanti riforme in campo amministrativo e giuridico in modo da rafforzare le capacità economiche e militari dell'Austria: in primo luogo, Maria Teresa incaricò il conte Friedrich Wilhelm von Haugwitz di istituire un esercito stanziale permanente di 108.000 soldati, sottoposto direttamente al controllo del governo centrale, per pagare il quale Haugwitz razionalizzò il sistema tributario, istituendo un sistema di catasto ed imponendo anche al clero ed alla nobiltà di pagare le imposte.

In seguito alla morte della sorella, l'arciduchessa Maria Anna, Maria Teresa reclutò il medico Gerard van Swieten affinché servisse a corte come medico personale e riformasse il sistema sanitario mediante la costituzione di un ospedale a Vienna e il rinnovamento degli studi di medicina; in seguito, Maria Teresa affidò a Van Swieten il compito di studiare il problema della mortalità infantile in Austria e, su raccomandazione del medico, la regina sancì che l'ospedale della città di Graz (seconda città dell'Austria, nella foto) avrebbe dovuto effettuare autopsie per tutte le morti avvenute in modo da garantire dati adeguati alla ricerca medica.

Poi, Maria Teresa vietò la costruzione di cimiteri senza un previo permesso governativo, contrastando in tal modo usanze funerarie dispendiose e scarsamente igieniche; infine la decisione di sottoporre, nel 1767, i propri figli alla vaccinazione antivaiolosa fu essenziale per superare il contrasto verso tale pratica, più volte espresso dalla comunità accademica. Fu la stessa Maria Teresa ad inaugurare la vaccinazione ospitando al Castello di Schönbrunn una cena per sessantacinque bambini. 
Come già scritto nella cronaca della gita, il Castello di Schönbrunn rappresenta la maggiore costruzione realizzata da Maria Teresa. Fu lei, infatti, a commissionare all’architetto goriziano Nicolò Pacassi un radicale ampliamento e ristrutturazione di questo complesso.

Nel 1776, su impulso del figlio Giuseppe, mise fuori legge la pratica della caccia alle streghe, ridusse le fattispecie criminose punite con la pena capitale e abolì la tortura; la lentezza con cui l'Austria praticò tali riforme è stato spiegato con il fatto che Maria Teresa si adattò con estrema riluttanza alle idee dell'illuminismo.
Consapevole della inadeguatezza della burocrazia in Austria, Maria Teresa, nel 1775, riformò il sistema scolastico sancendo che ogni bambino di età compresa tra i sei ed i dodici anni avrebbe dovuto obbligatoriamente frequentare la scuola; tale misura, accolta con forte ostilità in molti villaggi, non ebbe esito pratico pienamente soddisfacente, se si considera che in talune zone dell'Austria, nel XIX secolo, ancora metà della popolazione era analfabeta, tuttavia, fu essenziale poiché fu espressione del valore di una educazione gratuita e pubblica.

Nella foto il collegio Theresianum istituito dalla sovrana. È detto anche Neue Favorita dal nome del palazzo in cui è ospitato. Ancora oggi il Theresianum è considerato uno dei migliori istituti scolastici in Austria e ospita, oltre al liceo, anche una scuola materna, una scuola elementare e un’accademia diplomatica.


L'imperatore Francesco morì il 18 agosto 1765, mentre lui e la corte erano in Innsbruck celebrare il matrimonio del l'arciduca Leopoldo. Maria Teresa fu devastata dal dolore: rinunziò a gioielli o altri ornamenti, tagliò i capelli corti, pose tende nere alle sue stanze, indossò abiti neri per il resto della sua vita e, infine, si ritirò dalla vita pubblica al punto da trascorrere ogni anno l'intero mese di agosto ed il diciottesimo giorno di ogni altro mese reclusa da sola nelle sue camere.

L'imperatrice in abiti vedovili mentre mostra le corone d'Ungheria, Austria e Boemia.


Nel corso di venti anni, Maria Teresa dette alla luce sedici figli, e tredici sopravvissero all'infanzia. Con i figli, Maria Teresa fu estremamente devota ed affettuosa ma spesso ne sacrificò la felicità personale in matrimoni vantaggiosamente dinastici e, anche quando furono accasati, non mancava di inviare lettere settimanali per recare loro consigli e critiche.

Maria Teresa e la sua famiglia nel 1756. Nella poltroncina anteriore vi è l'arciduca Ferdinando, nella culla l'arciduchessa Maria Antonietta.


La sua vita familiare fu influenzata non solo dalla morte del marito, nel 1765, ma anche dalla morte della figlia Maria Giuseppina: infatti, nel maggio del 1767, Maria Teresa contrasse il vaiolo dalla nuora, moglie dell'imperatore Giuseppe; alla morte della nuora costrinse la figlia, Maria Giuseppina, a seguirla per una preghiera davanti alla tomba, non sigillata, della defunta; dopo pochi giorni, Maria Giuseppina iniziò a mostrare i sintomi del vaiolo e presto morì. Per Maria Teresa, fu una perdita durissima poiché per tutta la vita ritenne che la figlia avesse preso il vaiolo nel corso della preghiera che lei stessa aveva imposto. In realtà oggi si può affermare, considerando il tempo di incubazione del virus, che l'arciduchessa fu molto probabilmente infettata alcune settimane prima della visita alla tomba.


Maria Teresa ebbe un'eccellente salute fisica, tanto da restare anche in pieno inverno a finestre aperte finché, nel 1767, fu colpita da un forte attacco di vaiolo dal quale, secondo molti storici, non si riprese mai completamente: negli ultimi anni, infatti, iniziò a soffrire di asma, astenia, tosse persistente, insonnia e, infine, edema. Il 24 novembre 1780, Maria Teresa si ammalò e iniziò soffrire di brividi; presto le sue condizioni di salute peggiorarono: sempre più debole, quattro giorni dopo chiese l'estrema unzione; si spense, alle nove di sera del 29 novembre, circondata dai suoi cari. Per sua volontà, fu sepolta a Vienna nella Cripta Imperiale, accanto al marito.

Maria Teresa aveva ereditato uno Stato prostrato da fallimenti diplomatici e sconfitte militari, prossimo al declino; dopo quarant'anni di regno, lasciò al figlio Giuseppe, primo degli Asburgo-Lorena, uno Stato rivitalizzato, dotato di un efficiente sistema militare, economico e amministrativo. 

Maria-Theresien-Platz è una delle piazze principali di Vienna, congiunge la Ringstraße con il Museumsquartier. La piazza è contraddistinta da due edifici speculari che ospitano rispettivamente il Museo di Storia Naturale e il Museo di Storia dell'Arte. La piazza venne edificata a partire dal 1889. Al centro si trova il monumento dedicato a Maria Teresa da cui il nome stesso della piazza. 
Fino al 1857 in questo luogo era presente il poligono di tiro cittadino ed era posto al di fuori delle mura storiche della città di Vienna. A partire dal 1858 l'imperatore Francesco Giuseppe fece realizzare la Ringstraße, inaugurata nel 1865. L'obiettivo politico del sovrano era quello di costruire un grande boulevard sul modello di quelli francesi, ribadendo e rafforzando l'importanza e la magnificenza dell'Impero austriaco e della casa d'Asburgo-Lorena, in un periodo di grande crisi. 


L'area si trovava immediatamente di fronte alla residenza imperiale di Hofburg e proprio a coronamento di questo vennero create due grandi piazze, una di fronte alla reggia, la Heldenplatz, e l'altra dedicata appunto alla figura di Maria Teresa d'Austria. Nel 1888 venne inaugurato il monumento a Maria Teresa al centro della piazza ed immediatamente dopo (1889 e 1891) vennero aperti i musei che le fanno da corona.

Francesco Giuseppe riteneva a ragione Maria Teresa una delle più grandi imperatrici, fondatrice del vero e proprio impero su cui l'Austria ancora si reggeva a distanza di oltre un secolo dalla sua nascita. Grazie al suo matrimonio con Francesco Stefano di Lorena, aveva riportato agli Asburgo il diritto ereditario di elezione al trono del Sacro Romano Impero e aveva permesso la continuazione della dinastia come Asburgo-Lorena. Il suo governo era ed è ancora oggi il simbolo di una politica né partigiana né nazionale, guidata unicamente dalla saggezza dei governanti la cui popolarità doveva essere d'esempio e radunare l'Austria appunto attorno alla sua storia, attraverso uno dei rappresentanti più popolari della storia austriaca. 
Per l'esecuzione del monumento a Maria Teresa occorsero 13 anni di lavoro, con un peso totale di 44 tonnellate. Il piedistallo si estende su una superficie di 632 metri quadrati e fa raggiungere al monumento i 19,36 m di altezza. Sulla cima sta la figura dell'imperatrice che da sola raggiunge 6 metri di altezza. La base e il basamento sono realizzati in granito di Mauthausen e di Enns, oltre a granito di San Pietroburgo e di Plzeň, mentre le colonne sono realizzate in serpentino di Vipiteno, in Sud-Tirolo. 


La sovrana si trova seduta sul trono e impugna nella mano sinistra un lo scettro e la prammatica sanzione, mentre con la mano destra saluta il popolo. Seduti intorno al trono sul cornicione stanno delle personificazioni allegoriche delle virtù cardinali: prudenza, giustizia, fortezza, temperanza. 

A ognuno dei quattro lati si trova un timpano con un rilievo e una statua indipendente, ispirata a personaggi chiave che guidarono il governo di Maria Teresa:
Il "consigliere", personificato da Wenzel Anton von Kaunitz-Rietberg, dietro il quale si trova un altorilievo che raduna i consiglieri Johann Christoph von Bartenstein, Gundakar Thomas von Starhemberg e Florimond Claude, conte di Mercy-Argenteau con una vista della Gloriette del giardino del castello di Schonbrunn.

L'"amministratore", personificato da Friedrich Wilhelm von Haugwitz, dietro il quale si trova un altorilievo che raggruppa gli amministratori Antal Grassalkovich, Samuel von Brukenthal, Paul Joseph von Riegger, Karl Anton Martini e Joseph von Sonnenfels in una sala di consultazione della Hofburg. 

Il "militare" Giuseppe Venceslao del Liechtenstein, dietro il quale si trova un altorilievo che raggruppa i generali Franz Moritz von Lacy, András Hadik e Franz Leopold von Nádasdy davanti al castello di Wiener Neustadt, sede dal 1752 dell'Accademia Militare Teresiana, fondata dall'imperatrice stessa.

La "scienza" e l'"arte", personificate dal medico Gerard van Swieten, dietro il quale si trova un altorilievo che raggruppa il numismatico Joseph Hilarius Eckhel, lo storico György Pray e il compositore Christoph Willibald Gluck, Joseph Haydn assieme al piccolo Wolfgang Amadeus Mozart di fronte alla vecchia università di Vienna. 


Sugli assi diagonali il monumento è circondato da quattro statue equestri di quattro generali d'esercito dell'epoca di Maria Teresa e che contribuirono a costruire la grandezza dell'Impero austriaco.
Il monumento è stato restaurato nell'ottobre del 2008 e nel corso dei lavori è stata scoperta, sotto il monumento, una volta di mattoni per sostenere adeguatamente e distribuire il peso dell'enorme monumento. Il restauro si è concluso definitivamente alla fine del 2013.
 

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