venerdì 16 dicembre 2016

Tour Bretagna - Normandia - Quinta parte - Luoghi dello sbarco, Honfleur, Etretat, Rouen, Chartres

27/7 Partenza verso Omaha Beach, prima tappa a Pointe du Hoc, dove ci ha sorpreso un diluvio universale.


Il 6 giugno 1944, la Normandia entra nella storia, diventando il più grande campo di battaglia di tutti i tempi.
Vero museo all'aria aperta, lo Spazio Storico della Battaglia di Normandia riunisce su tre dipartimenti, del Calvados, della Manche e dell'Orne, l'insieme dei siti, musei e luoghi di memoria, che evocano lo sbarco e l'offensiva che seguì.

Il Pointe du Hoc è un promontorio sulla costa normanna della Francia, diventato famoso nella storia per la battaglia svoltasi all'alba del 6 giugno 1944 tra le truppe scelte dell'esercito degli Stati Uniti e le forze tedesche. I Ranger americani che assaltarono la scogliera, alta circa 30 metri ed estesa per circa 6 km e mezzo, facevano parte delle truppe impiegate dagli Alleati nell'Operazione Overlord, in particolare nell'Operazione Nettuno.

A strapiombo sul mare, a Colleville sur Mer, su un area di 70 ettari, sorge il più vasto cimitero americano di Francia. Il cimitero è di forma rettangolare, ha i viali disposti a forma di croce latina.
Per ogni soldato, in una distesa di erba verdissima e curatissima, c'è una croce di marmo bianca con il nome, la compagnia di appartenenza e la data della morte. Le croci sono disposte tutte rivolte verso l'oceano, orientate verso il lato di spiaggia dove caddero in battaglia. Questi luoghi, sebbene in territori francese, sono di proprietà del governo degli Stati Uniti.


Dal cimitero si vede la sottostante Omaha Beach: si può capire quanto fosse facile da parte delle truppe tedesche difendere questo settore, tant'è che quasi la metà dei soldati americani caddero sulla sabbia il primo giorno, in un mare disseminato di mine. Omaha Beach è il nome in codice dato dagli alleati ad una delle cinque spiagge su cui avvennero gli sbarchi il 6 giugno 1944. La spiaggia, dell'ampiezza di 8 chilometri, si snoda da Sainte-Honorine-des-Pertes a Vierville-sur-Mer.
 
Le prime truppe a sbarcare sulla spiaggia furono quelle appartenenti alla 29ª Divisione di Fanteria statunitense, nei settori occidentali, e la 1ª Divisione di Fanteria, anch'essa statunitense, nei settori orientali. Entrambe le divisioni erano inquadrate nel V Corpo d'armata statunitense al comando del generale Omar Bradley, a bordo dell'incrociatore Augusta. Su questa spiaggia gli alleati registrano il maggior numero di perdite. Ottimo questo sito.

Leggi qui e qui se vuoi una cronaca di quei giorni drammatici che, a partire dal 6 giugno 1944, portano alla Liberazione.
Leggi qui se vuoi sapere della richiesta della Francia affinchè i luoghi del D-Day possano diventare patrimonio mondiale.




Longues sur Mer permette di vedere ancora oggi i resti dello straordinario sistema di difesa costiera creato dalla Germania durante la Seconda Guerra Mondiale. Le batterie di Longues sono alcune casematte in cui ancora sono contenuti i potentissimi cannoni tedeschi, in grado di sparare fino a 20 km di distanza. 
Il Mulberry Harbour era un tipo di porto temporaneo artificiale sviluppato nella Seconda guerra mondiale per essere utilizzato durante gli sbarchi del D-Day. L'operatività di due porti Mulberry, costruiti nei mesi precedenti in Inghilterra, venne attuata già il 9 giugno, appena tre giorni dopo il D-Day; il Mulberry 'A', venne utilizzato dagli americani a Omaha Beach, mentre il Mulberry 'B' fu gestito dagli inglesi ad Arromanches. La notte tra il 19 e il 20 giugno una violenta tempesta distrusse il porto americano.

Da un punto di vista tecnico un porto Mulberry veniva costruito con 600.000 tonnellate di calcestruzzo, era suddiviso in 33 moli, e aveva 16 km di carreggiata galleggiante per lo sbarco di uomini e mezzi sulla spiaggia. I cassoni che furono poi affondati per farne dei frangiflutti durante la costruzione, vennero trainati attraverso la Manica a sole 5 miglia orarie. Mentre il porto a Omaha si distrusse  rapidamente, Port Winston fu utilizzato intensamente per 8 mesi, nonostante fosse stato progettato per durare solo 3 mesi. 

Nei 100 giorni successivi al D-Day, questo porto fu utilizzato per far sbarcare oltre 2,5 milioni di uomini, 500.000 veicoli, e 4 milioni di tonnellate di rifornimenti, facendo così transitare gran parte dei rinforzi necessari per l'avanzata in Francia.
Port Winston viene comunemente indicato come uno dei migliori esempi di ingegneria militare. I suoi resti sono ancora visibili oggi dalle spiagge di Arromanches.
Deauville è una raffinata località balneare e mondana della Côte Fleurie ("Costa Fiorita"), fin dalla seconda metà dell'Ottocento. Ancora oggi è un centro estivo di fama internazionale con le sue ville del ventesimo secolo e le sue case a graticcio normanne. In questa località visse ed operò dal 1913 la celebre stilista Coco Chanel, e nel 1966 vi fu ambientato il celebre film Un uomo, una donna, di Claude Lelouch. Il 26 maggio 2011 ha ospitato il G8.
Trouville è anch'essa molto carina, ma, rispetto a Deauville, più alla portata di coloro che arrivano con un budget 'normale'. Alberghi e ristoranti sono meno cari e la città va giustamente fiera del suo recente passato di centro artistico: fu amata da Alexandre Dumas e dall'adolescente Gustave Flaubert. Il suo pittoresco porto  già da diversi secoli era diventato meta di artisti e scrittori di varia natura.

Queste due piccole località balneari sulla costa della Normandia sono in realtà divise solo dal fiume Touques. Per il resto sono molto simili anche se mantengono caratteri contraddistinti. Deauville è più alla moda di Trouville e anche più cara.

Honfleur, situata sull'estuario della Senna, alle porte del Pays d'Auge e della Cote de Grace, è una cittadina molto attraente con il suo Vecchio Bacino, le stradine pittoresche, la Chiesa Santa Caterina e il suo porto in cui una flottiglia di pescherecci sbarca quotidianamente pesci e crostacei.

Risparmiata dai bombardamenti alleati della seconda guerra mondiale, conserva ancora oggi stradine acciottolate ricche di case a graticcio ospitanti molte galleria d’arte, lavorazioni di gioielli in argento e negozi di prodotti tipici. Particolarissima la torre dell’orologio, ma il monumento il più originale è


la chiesa Santa Caterina della quale il soffitto-volta è costituito da un immenso drakkar rovesciato. La chiesa è interamente in legno ad eccezione delle fondamenta e delle parti aggiunte alla fine del 19° e nel 20° secolo. Dopo la Guerra dei Cent'Anni e le sue distruzioni, ci fu una grande smania di ricostruzione e si rubavano muratori e architetti. Ricostruire, soprattutto chiese, era un modo per ringraziare Dio della partenza degli Inglesi.

Anche la Chiesa di Honfleur era stata praticamente distrutta dal lungo conflitto e non essendoci muratori disponibili l'incarico della ricostruzione fu affidato ai "Maestri d'Ascia" di Honfleur, che costruivano le barche in legno (Honfleur era un tempo un centro di costruzioni navali). Essi decisero di utilizzare il materiale e i sistemi che conoscevano e costruirono una chiesa interamente in legno, con un soffitto che era la carena di una barca rovesciata; anche le decorazioni vennero fatte con il legno.
Nel 16° secolo la popolazione era tanto aumentata che la piccola chiesa non era più sufficiente; venne quindi chiesto ai Maestri d'Ascia di ingrandirla ed essi ne fecero un'altra quasi uguale e la posero alla destra della prima. Entrando si ha proprio l'impressione di vedere due chiese unite (vi sono solo pali in legno di quercia appena smussati a separare le due navate) e vi sono due altari. Vi sono numerose statue lignee, tra questa anche Santa Maria Maddalena.

Partenza verso Le Havre, dove pernotteremo solo. La città è situata sulla riva destra dell'estuario della Senna ed è importante per il suo porto affacciato sulla Manica. Per il traffico di merci si posiziona al secondo posto in Francia, subito dopo quello di Marsiglia e al nono posto in Europa per quanto riguarda il numero di container movimentati.




28/7 Partenza verso Etretat


Il Ponte di Normandia, completato nel 1995, collega l'Alta Normandia, dipartimento della Senna Marittima, alla Bassa Normandia, dipartimento del Calvados, scavalcando il fiume Senna a 59 metri d'altezza. Opera di Michel Virlogeux e Bertrand Deroubaix, quando fu realizzato era il ponte strallato con la maggiore luce libera nel mondo (850 m), ed è tuttora (per la campata centrale) il più grande ponte strallato in Europa.
La Costa d'Alabastro è un tratto di costa sulla Manica della Francia nord-occidentale, che si estende per circa 120 km tra le località di Le Tréport e Dieppe, nel dipartimento della Senna Marittima dell'Alta Normandia. Il litorale deve il proprio nome al colore biancastro delle acque e delle rocce che si ergono lungo la costa e che ricorda quello dell'alabastro. Località famose di questo tratto di costa sono Le Havre, Dieppe, Étretat, Fécamp, Le Tréport, Yport e altre.

Sorta come un modesto villaggio di pescatori, Etretat oggi è una delle stazioni balneari più rinomate della Costa d’Alabastro per la bellezza delle spiagge ghiaiose, ma soprattutto per le sue falesie naturali di gesso a picco sul mare, la Falesia D’Amont con la cappella di Notre Dame des Flots

e la Falesia D’Aval. Quest'ultima è una scogliera alta 85 m che, per la sua forma finale, fu paragonata dallo scrittore Guy de Maupassant ad una "proboscide che si getta sul mare". Svetta dietro di essa, con i suoi 70m, l'Aiguille, un gigantesco obelisco che si staglia nell’oceano.
 
Dalla falesia d'Aval guardando verso sinistra si ammira l'arco della Manneporte e verso destra la falesia d'Amont.

Qui si può notare bene l'arco della Manneporte e la falesia d'Aval.








Fécamp è una delle principali località della Costa d'Alabastro. È situata sul Oceano Atlantico, presso lo Stretto della Manica, a Nord-Owest di Rouen, nel Nord-Est della Francia ed è uno dei principali porti francesi per la pesca al merluzzo. Fécamp è anche una stazione balneare molto frequentata.

A Fécamp era stata edificata, in età medievale, un'abbazia benedettina di cui ci resta una chiesa, La Trinité, con facciata rifatta interamente nel Settecento. Al lato della chiesa sorge un museo che raccoglie pitture, oggetti di artigianato e anche alcuni reperti archeologici di età romana. Molto noto a Fecamp è l'elisir Benedictine.

Inizialmente l'élixir de santé dell'abbazia di Fécamp era stato messo a punto da un monaco veneziano, Bernardo Vincelli, nel 1510. Alchimista ed erborista, egli distillava alcune piante medicinali che si trovavano in abbondanza nel Pays de Caux, zona della Normandia. Durante la rivoluzione francese vennero svuotati conventi e monasteri e si interruppe la fabbricazione del prodotto, perdendosi la ricetta medicinale.

Nel 1863 tuttavia la ricetta fu inventata da un negoziante di vini, certo Alexandre Legrand, nelle cui mani era capitato un antico documento. Il Legrand intraprese quindi la produzione di un nuovo elisir che chiamò Bénédictine e che era costituito da 27 spezie orientali e molte piante locali. Esso veniva prodotto in un palazzo-fabbrica di stile gotico e rinascimentale, costruito per Legrand dall'architetto Camille Albert.

Rouen è capoluogo del dipartimento della Senna Marittima e della regione dell'Alta Normandia. La città è attraversata dalla Senna e da tre suoi affluenti: l'Aubette, il Robec, e il Cailly. Nel luogo in cui oggi sorge Rouen, era ubicata nell'antichità la capitale della tribù celtica dei Veliocassi. Dopo la conquista della Gallia da parte di Cesare, vi venne fondata una città Gallo-Romana, chiamata Rotomagus.

Rouen è nota per il suo patrimonio d'arte gotica, sia chiese che palazzi, e per le sue numerose case medievali preservate. Una delle vie più affascinanti della città vecchia è rue St. Romain, con molte case a graticcio di epoca compresa tra il XV e il XVIII sec. In lontananza si profila la guglia della chiesa di Saint-Maclou.

La Cattedrale di Notre-Dame è una delle più belle e imponenti Cattedrali gotiche francesi e uno dei massimi capolavori dell'architettura gotica visto nella sua evoluzione dal XIII al XVI secolo. Presenta tre spettacolari facciate: la principale e quelle dei rispettivi transetti sud e nord, veri merletti di pietra. Ha tre bellissime torri, una sulla crociera, che con la sua altezza di 151 metri rende la cattedrale di Rouen la più alta di Francia, e due sulla facciata principale: a sinistra la Tour Saint-Roman, di base romanica, continuazione gotica e coronamento fiammeggiante; a destra la Tour de Beurre, capolavoro gotico-fiammeggiante eretta tra il 1485 e il 1505, che custodisce un carillon di 55 campane.
Giovanna d'Arco morì nel 1431, a soli 19 anni, ingiustamente giustiziata dagli inglesi a Rouen. Negli ultimi anni della sua vita, la oramai leggendaria pulzella perse i favori della corte e dell'opinione pubblica; abbondanata dallo stesso re si ritrovò a difendersi contro le accuse del vescovo di Beauvais, Pierre Cauchon. Venne consegnata alla giurisdizione inglese con le accuse più diverse, tra cui quelle di blasfemia, l'idolatria e superstizione e condannata al rogo, nella piazza del mercato a Rouen.

Usciamo dalla Normandia e ci dirigiamo a Chartres, situata in una regione abitata fin dalla preistoria, come attestano i monumenti megalitici e gli oggetti dell'epoca neolitica. L'attuale dipartimento dell'Eure-et-Loir corrisponde alla parte centrale del territorio dei Carnuti, di cui Chartres era la capitale, sotto il nome di Autricum.

La città è conosciuta ovunque per la Cattedrale, che è considerata la più bella cattedrale gotica della Francia. Fu costruita agli inizi del XIII secolo, per la maggior parte in 30 anni. L'attuale cattedrale, di architettura gotica, è stata costruita sulle rovine di una precedente cattedrale, romanica, distrutta da un incendio nel 1194. La sua importanza storica e culturale è riconosciuta anche dall'UNESCO.

Notre-Dame de Chartres, consacrata alla Vergine, è considerata uno degli edifici religiosi più importanti del mondo ed uno dei più perfetti edifici gotici. Il fattore decisivo che la fa prevalere tra le altre cattedrali francesi è il suo buono stato di conservazione, specialmente delle sculture e delle vetrate. La cattedrale possiede ad oggi le vetrate più importanti risalenti al XIII secolo, che presentano un colore blu particolare e inimitabile tale che è noto anche come "blu di Chartres". Comprese le rosette, le 176 vetrate coprono una superficie di 2600 m². Raffigurano principalmente santi e personaggi biblici.




 
L'edificio si riconosce facilmente a causa della grande differenza tra le sue due torri:
• la torre sud è dotata di una base tipicamente gotica e sormontata da una guglia molto semplice;
• la torre nord, costruita in epoca più tarda e di architettura più complessa.
Grande luogo di pellegrinaggi, questa cattedrale e le sue torri dominano la città di Chartres e la piana della Beauce circostante, risultando visibili da molte decine di chilometri di distanza.





 
Il labirinto di Chartres, opera del XII secolo, è una figura geometrica circolare inscritta in larghezza sul pavimento della navata centrale. Rappresenta un percorso continuo lungo 261,5 m che va dall'esterno all'interno del cerchio, con una successione di curve e archi di cerchio concentrici. Una delle sue particolarità è che i percorsi, sia dal centro che dal perimetro, presentano la stessa successione di curve e archi.

La cattedrale attuale risulta dalla sovrapposizione di sette edifici di epoche differenti, collocati su di un antico luogo di culto druidico dei Carnuti. Le parti non utilizzate come fondazioni per le costruzioni successive hanno formato due cripte concentriche.

29/7 Dopo tutte questi posti bellissimi, giornata dedicata al rientro... 


CIAO, ALLA PROSSIMA!

Nessun commento:

Posta un commento