Come si può vedere la nostra gita ai Castelli della Loira ha compreso anche una parte della costa atlantica della Francia, nella zona di La Rochelle e con l'Ile de Rè.
Nelle mie solite considerazioni cercherò di non dare troppo risalto al
Castello di Chenonceau, il mio preferito, perché in realtà tutto è stato
affascinante e ricco di sorprese.
Cominciamo con la strada, in moltissimi punti abbellita da rotatorie
che, oltre a svolgere il loro ruolo, sono veri e propri riconoscimenti
per l'artigianato, i fiori, la scultura. La Francia inoltre vanta circa
7.000 chilometri di percorsi ciclo-pedonali; entro il 2020 dovrebbe possederne 20.000 come previsto da un progetto nazionale.
Sulle stradine della campagna francese si contano circa 2.600 km di itinerari che integrano una quarantina di percorsi – le Voies vertes o Vie verdi – riservati esclusivamente alle gite in bicicletta. La Loire à Vélo è un percorso per cicloturisti lontano dalle strade trafficate, lungo piste ciclabili per 800 km.
La regione della Valle della Loira non offre solamente magnifici castelli medievali e rinascimentali, ma anche una varietà di armoniosi paesaggi attraversati da corsi d’acqua e dolci vigneti, borghi pittoreschi e cittadine ricche di arte e di storia.
Questa incantevole valle è il più grande sito francese dichiarato Patrimonio Culturale Vivente dell’UNESCO.
Questa incantevole valle è il più grande sito francese dichiarato Patrimonio Culturale Vivente dell’UNESCO.
Delle abitazioni troglodite,
scavate nella roccia calcarea della collina e ancora oggi abitate, ho
già parlato nella cronaca. Ripropongo però l'immagine di questo
affascinante mondo che mi era sconosciuto. Mille chilometri di gallerie sotterranee sono il risultato di scavi nel tufo per prelevare la pietra utile alla costruzione dei castelli.
Sembra sia diventato di moda trascorrere le vacanze in queste grotte e molte sono state attrezzate con ogni confort e trasformate in comodi alberghi.
La diversità dei territori della Valle della Loira offre un'ampia selezione di vini bianchi secchi, dolci, liquorosi, rossi novelli o invecchiati, rosé, frizzanti... Rinomati per la loro leggerezza e il loro sapore tipico, questi vini possono accompagnare armoniosamente qualsiasi tipo di cucina.
I vigneti della Turenna vantano ben 9 denominazioni di origine controllata (DOC).
Le vigne della Turenna si trovano su colline soleggiate, ideali per coltivare e veder maturare l'uva. Sugli altopiani, leggermente vallosi, le vigne si estendono a perdita d'occhio e qua e là si scorgono belle tenute che costeggiano le strade di campagna. Percorrendo la strada dei vini della Valle della Loira si può colgliere l'occasione per visitare le proprietà di alcuni viticoltori, le loro cantine e degustare il loro vino migliore.
I vigneti della Turenna vantano ben 9 denominazioni di origine controllata (DOC).
Le vigne della Turenna si trovano su colline soleggiate, ideali per coltivare e veder maturare l'uva. Sugli altopiani, leggermente vallosi, le vigne si estendono a perdita d'occhio e qua e là si scorgono belle tenute che costeggiano le strade di campagna. Percorrendo la strada dei vini della Valle della Loira si può colgliere l'occasione per visitare le proprietà di alcuni viticoltori, le loro cantine e degustare il loro vino migliore.
Nei nostri molti spostamenti abbiamo spesso visto bovini
al pascolo. La Francia è il primo produttore di razze da carne in
Europa con 21 razze bovine di cui 11 da carne, che rappresentano circa
il 60% della produzione in Francia. Alla Razza Charolaise appartengono imponenti bovini color crema, originari della regione della Saona e della Loira.
La Razza Blonde d’Aquitaine
è un incrocio di tre razze originarie dell’Aquitaine: la Garonnaise, la
Quercy e la Blonde des Pyrénées.Questi animali vivono in zone alberate e sono originari della Loira. Si adattano a condizioni climatiche diverse e trascorrono la maggior parte dell’anno allo stato brado nei pascoli.
La Valle della Loira è caratterizzata da una clima mite e temperato di origine oceanica: vanta estati secche
con temperature miti e ventilate mentre l’autunno non è mai
eccessivamente freddo. In estate le temperature non superano i 25° e non
scendono sotto i 14°. Beh, sì, l'ombrello ci è servito...
Ma la Loira è soprattutto fonte di bellezza, dovuta al re Carlo VIII il quale, durante una campagna militare in Italia, rimasto estasiato dalla cultura del Rinascimento la volle portare nel suo Paese insieme ad alcuni architetti. A Carlo VIII si deve la trasformazione del Castello di Amboise, dove il suo successore Francesco I ospiterà Leonardo da Vinci.
Ripropongo una veloce carrellata di immagini dei castelli visitati.
Chambord
Chenonceau
I giardini di Villandry
Azay le Rideau
Chinon
Le case, ma anche i castelli, sono spesso costrite in pietra calcarea e hanno tetti in ardesia,
uno dei più antichi sistemi di copertura degli edifici, materiali
facili da reperire nel territorio circostante. Il tetto in ardesia ha
anche un alto valore estetico, al punto da essere usato anche in paesi
lontani dalle cave di questo materiale.
Il castello di Ussé, castello gotico e rinascimentale situato sulle rive del fiume Indre,
non era previsto nella nostra visita, ma ne accenno perché Charles
Perrault si sarebbe ispirato a questo castello per la favola della Bella addormentata nel bosco. Parte del suo fascino è dovuto ai magnifici tetti di ardesia.
La Loira Atlantica
presenta un meraviglioso litorale con spiagge, cale selvagge, coste
rocciose e stazioni balneari di grande fama. Come già scritto, noi siamo
stati a Ile de Ré, un alternarsi di saline, pinete, vigneti, dune di sabbia ricoperte di sparto, piste ciclabili e villaggi dalle case bianche.
Una delle tante cose che non sapevo: la salicornia, conosciuta anche come asparago di mare,
è un concentrato di sali minerali e altre sostanze buone per
l’organismo. Apporta poche calorie, quindi è adatta nelle diete
dimagranti, e predilige habitat vari e diversi tra di loro, come le
paludi, le spiaggie e gli scogli. La salicornia è una pianta che l’uomo
sfrutta sin dall’antichità: i Vichinghi la impiegavano per le sue
proprietà diuretiche e depurative.
Punto dolente, il cibo. I piatti di pesce naturalmente sono tanti ma abbondano anche le moules (cozze), che vengono proposte in tutte le salse e accompagnate delle immancabili frites (patatine). Brodini come primo e poco pane, drammatico per italiani come noi.
Un aspetto detestabile è anche il fatto che ben pochi francesi conoscono o ammettono di conoscere l'italiano;
a malapena tollerano l'inglese. Se ci si rivolge loro con una richiesta
qualsiasi in italiano il minimo che possa capitare è uno sguardo bovino
di sufficienza, salvo poi tentare una traduzione scolastica ed essere
quindi capiti.
Ho trovato in rete una classifica relativa alla simpatia delle popolazioni: quali sono i paesi più maleducati del
mondo? La domanda è stata posta da Skyscanner, il sito di comparazione
di voli low cost, con un sondaggio internazionale. E, non troppo a
sorpresa, il risultato delle votazioni dei partecipanti ha conferito la
medaglia d’oro alla Francia. Un paese inviso ai più
soprattutto per la riluttanza del suo popolo ad imparare l’inglese, il
suo testardo orgoglio nazionalista e la scarsa considerazione nei
confronti del turista che non si esprima nella lingua locale.
Insomma, si credono tutti Luigi XIV.
Da oltre 40 anni ormai il marchio "Città e villaggi fioriti"
si è diffuso sia tra i cittadini che tra i comuni. Più di 12.000 comuni
hanno fatto domanda ma solo un quarto di loro sono stati premiati con
il marchio. Tra le città e villaggi in fiore, solo 205 Comuni hanno
raggiunto la più alta distinzione, il prestigioso marchio "4 Fiori". Chiudo con questa bella immagine. Alla prossima!